[Gfoss] problemi con indici spaziali sqlite

Luca Lanteri mescal72 a gmail.com
Ven 21 Feb 2014 15:52:34 CET


Giovanni, mi sembra un punto di vista più che corretto, quindi allargo la
mia domanda anche agli strumenti annessi.

Ovviamente non pretendo che tutto sia per forza facile, figurati ! Con
Postgres ho smoccolato non poco, ma alla fine ho imparato ad utilizzare uno
strumento che secondo me nel suo campo non ha pari. Con SL ho la stessa
impressione: flessibilità, leggerezza, potenzialità ottime e soprattutto
portatile ! E' per questo che mi piacerebbe capire in che direzione sta
andando SL e tutto quanto gli gravita attorno. Mi pare strano che non sia
uno degli argomenti più gettonati in lista e che lo sviluppo degli
strumenti che gli gravitano in torno non stia viaggiando a mille !


>L<


Il giorno 21 febbraio 2014 14:29, G. Allegri <giohappy a gmail.com> ha
scritto:

> Lascio la risposta a Sandro, ma permettimi di dire che il punto è far sì
> che gli strumenti, delegati a gestire un db Spatialite, siano fatti in modo
> da assicurare la corretta gestione di tutti gli aspetti che vanno
> maneggiati con cura.
>
> Spatialite (Sqlite) sono strumenti raffinatissimi, con uno sviluppo
> gestito con tutti i crismi per garantire sicurezza e affidabilità. Ciò non
> toglie che possa essere usato (inconsapevolmente) male.
>
> giovanni
> Il 21/feb/2014 14:21 "Luca Lanteri" <mescal72 a gmail.com> ha scritto:
>
> OK, grazie mille dell'analisi approfondita che adesso andrò a leggermi e a
>> provare con attenzione.
>> A questo punto però vi chiedo una cosa più generica. Come procede lo
>> sviluppo di spatialite ? Quanto sta investendo la comunità su SL ?
>>
>> Io ho iniziato a lavorarci da poco e mi è sembrato uno strumento
>> assolutamente fondamentale e dalle ampie potenzialità. Anche con le mie
>> scarse capacità grazie a SL sono riuscito a risolvere parecchi dei problemi.
>> Tempo addietro si parlava di SL come dello shapefile del futuro, ed in
>> effetti le potenzialità ci sono, però a leggere questo treadh mi viene un
>> po' di depressione.  Insomma, utilizzare SL sembra molto più complicato di
>> quello che pare a prima vista e ci sono risvolti non da poco da tener
>> conto. In diversi ambiti lavorativi non posso permettermi di maneggiare
>> nitroglicerina o scalare ad ampia quota, devo affidarmi alla sicurezza e
>> all'affidabilità.
>> Se esiste un forte interesse da parte della comunità tutto questo è
>> sorpassabile e per me SL rimane uno strumento su cui investire. In lista
>> però leggo poco o niente sul futuro di SL, da qui la mia cursiosità di
>> saperne di più da parte di chi sta dietro allo sviluppo.
>>
>> grazie
>> >L<
>>
>>
>> Il giorno 21 febbraio 2014 13:16, <a.furieri a lqt.it> ha scritto:
>>
>>> On Fri, 21 Feb 2014 13:09:54 +0100, G. Allegri wrote:
>>>
>>>> Piccole note:
>>>>
>>>>  INSERT INTO test (id, geom4326) VALUES (NULL, MakePoint(42.11,
>>>>> 11.41, 4326));
>>>>>
>>>>
>>>> Intendevi scrivere
>>>> INSERT INTO test (*geom3003*, geom4326) VALUES (NULL, MakePoint(42.15,
>>>> 11.45, 4326));
>>>>
>>>> ?
>>>>
>>>>
>>> no, proprio come ho scritto: il NULL inizializza la Primary Key
>>> autoincrement,
>>> geom3003 non viene neppure citata di striscio e quindi assumera' il
>>> default value (cioe' NULL)
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>  conseguenza naturale e inevitabile del fatto che la catena dei trigger
>>>> è depth-first.
>>>>
>>>>
>>> e questo conferma definitivamante che ha piu' o meno lo stesso livello
>>> di sicurezza intrinseca come maneggiare della  nitroglicerina a ruota
>>> libera ;-)
>>>
>>> ciao Sandro
>>>
>>
>>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML ? stato rimosso...
URL: <http://lists.gfoss.it/pipermail/gfoss/attachments/20140221/001f0cb2/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista Gfoss