[Gfoss] problemi con indici spaziali sqlite
aperi2007
aperi2007 a gmail.com
Ven 21 Feb 2014 15:39:53 CET
Non dimentichiamo che è possibile fare dei bei casini anche su oracle e
su postgres.
Ad esempio, su oracle non è cosi' infrequente che un applicativo di
caricamento disabiliti tutti i constraints
per riuscire a caricare i dati.
Il punto è che poi deve ricordarsi (l'applicativo) di riabilitarli.
Il che non è detto, ma non è neanche detto che una volta riattivati, i
dati che si sono insertii ci restino.
:)
Non è qui che si gioca la differenza tra un dbms e uno spatialite.
La vera differenza è nel fatto che un db spatialite è tutto racchiuso su
un file che è del codice binario.
Se uno prende un editor esadecimale e ci scrive a casaccio dentro , lo
rovina sicuramente, non ci sono trigger o foreign-key che tengano.
Al posto dell'editor esadecimale, ci puo' stare anche un codice
eseguibile che scriva roba in modo piu' o meno errato.
Il succo è lo stesso.
Anche su oracle se avessi accesso al filesystem dove stanno i datafile
di oracle e ci vado a scrivere con un editor esadecimale valori a
casaccio ottengo il medesimo risultato.
Quindi la grande differenza che ha spatialite rispetto a un dbms
tradizionale (come oracle e postgres) è che il file dove ci sta il dato
non è fisicamente raggiungibile su postgres/oracle perche' relegato su
una macchina diversa con cui si colloquia remotamente con comandi
insert/delete/update etc...
Mentre lo sqlite è fisicamente raggiungibile.
E' qui la differenza vera.
E' lo svantaggio di spatialite/sqlite,
ma è anche il suo vantaggio.
Perche' consente di funzionare senza doversi connettere in remoto con un
dbms.
A.
On 21/02/2014 14:29, G. Allegri wrote:
>
> Lascio la risposta a Sandro, ma permettimi di dire che il punto è far
> sì che gli strumenti, delegati a gestire un db Spatialite, siano fatti
> in modo da assicurare la corretta gestione di tutti gli aspetti che
> vanno maneggiati con cura.
>
> Spatialite (Sqlite) sono strumenti raffinatissimi, con uno sviluppo
> gestito con tutti i crismi per garantire sicurezza e affidabilità. Ciò
> non toglie che possa essere usato (inconsapevolmente) male.
>
> giovanni
>
> Il 21/feb/2014 14:21 "Luca Lanteri" <mescal72 a gmail.com
> <mailto:mescal72 a gmail.com>> ha scritto:
>
> OK, grazie mille dell'analisi approfondita che adesso andrò a
> leggermi e a provare con attenzione.
> A questo punto però vi chiedo una cosa più generica. Come procede
> lo sviluppo di spatialite ? Quanto sta investendo la comunità su SL ?
>
> Io ho iniziato a lavorarci da poco e mi è sembrato uno strumento
> assolutamente fondamentale e dalle ampie potenzialità. Anche con
> le mie scarse capacità grazie a SL sono riuscito a risolvere
> parecchi dei problemi.
> Tempo addietro si parlava di SL come dello shapefile del futuro,
> ed in effetti le potenzialità ci sono, però a leggere questo
> treadh mi viene un po' di depressione. Insomma, utilizzare SL
> sembra molto più complicato di quello che pare a prima vista e ci
> sono risvolti non da poco da tener conto. In diversi ambiti
> lavorativi non posso permettermi di maneggiare nitroglicerina o
> scalare ad ampia quota, devo affidarmi alla sicurezza e
> all'affidabilità.
> Se esiste un forte interesse da parte della comunità tutto questo
> è sorpassabile e per me SL rimane uno strumento su cui investire.
> In lista però leggo poco o niente sul futuro di SL, da qui la mia
> cursiosità di saperne di più da parte di chi sta dietro allo sviluppo.
>
> grazie
> >L<
>
>
> Il giorno 21 febbraio 2014 13:16, <a.furieri a lqt.it
> <mailto:a.furieri a lqt.it>> ha scritto:
>
> On Fri, 21 Feb 2014 13:09:54 +0100, G. Allegri wrote:
>
> Piccole note:
>
> INSERT INTO test (id, geom4326) VALUES (NULL,
> MakePoint(42.11,
> 11.41, 4326));
>
>
> Intendevi scrivere
> INSERT INTO test (*geom3003*, geom4326) VALUES (NULL,
> MakePoint(42.15,
> 11.45, 4326));
>
> ?
>
>
> no, proprio come ho scritto: il NULL inizializza la Primary
> Key autoincrement,
> geom3003 non viene neppure citata di striscio e quindi
> assumera' il
> default value (cioe' NULL)
>
>
>
>
> conseguenza naturale e inevitabile del fatto che la catena
> dei trigger
> è depth-first.
>
>
> e questo conferma definitivamante che ha piu' o meno lo stesso
> livello
> di sicurezza intrinseca come maneggiare della nitroglicerina
> a ruota
> libera ;-)
>
> ciao Sandro
>
>
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