[Gfoss] Regione Sardegna e OpenStreetMap

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Dom 24 Nov 2013 09:40:59 CET


Ciao Maurizio.

Cerco di spiegare , dal mio puntodi vista, le ragioni di una tale clausola:


Maurizio Napolitano wrote:
>Come mi sono espresso a suo tempo: se un prodotto è gratuito all'origine,
per essere >rivenduto deve avere per forza un valore
>aggiunto altrimenti nessuno lo compra.

Quello che dice Trevisani è che un soggetto potrebbe rivendere quello che
un ente mette a disposizione con una licenza libera.
Se capisco bene , te dici che non ha senso esplicitare il divieto di trarre
profitto dalla rivendita del dato perche' se chi lo rivende non ci mette
del valore aggiunto esso deve essere necessariamente gratuito.

Il tuo ragionamento mi torna, ma, secondo me , presta il fianco a essere
facilmente bypassato.

Un soggetto che recatosi a una fonte d'acqua, riempie 5-6 bottiglie e le va
a vendere in altra localita' , che valore aggiunto mette al prodotto ?
Sicuramente ci sarebbe il lavoro del trasporto dalla fonte a casa tua e
l'imbottigliamento.

Lo stesso concetto potrebbe esprimere chi rivende i dati presi presso un
ente.
Il rivenditore potrebbe rivendicare una opera di selezione. Ovvero di
essersi sobbarcato il lavoro di ricerca, deduzione, filtrando tra i
molteplici archivi che potrebbero essere nell'ente. Eventuali operazioni di
analisi per verificare la bonta' dell'archivio. Analisi che potrebbe anche
concludersi con la conclusione che l'archivio va bene come è.
E infine immagazzinamento e trasporto.

Quello che voglio dire è che se alla fine l'archivio non cambia di un bit
rispetto all'origine, non si puo' comnque escludere che una opera di
verifica non sia stata fatta.

Insomma se uno motivare la presenza del valore aggiunto, la strada la trova.

Si potrebbe a questo punto concludere che determinate attività non sono
cosi' onerose, e hanno un valore aggiunto minimo.
Ma anche questo sta' alla logica del mercato.
Nel senso che se un ortolano vende l'insalata a 5 euro al chilo nessuno
puo' vietarglielo.
Se poi l'insalata che vende se la era andata a procurare al coop vicino
dove era venduta a 1/3 di tale prezzo. Questo sta' nella logica del mercato.

Certamente si gioca anche sulla ignoranza di chi compra, ma se anche
venisse smascherato, non avrebbe fatto niente di male. L'ortolano potrebbe
rivendicare che la sua insalata è migliore perche' lui effettua una cernita
scartando la parte marcita.

E' in questi scenari che si innesta il ragionamento di esplicitare una tale
clausola.

Andrea.


Il giorno 24 novembre 2013 08:07, Maurizio Napolitano <napo a fbk.eu> ha
scritto:

>
>  ciao, chiedo scusa ma questa frase nella licenza [1] è compatibile con il
>> NC
>> che hai appena descritto?
>>
>> "- i dati possono essere utilizzati per svolgere attività professionali
>> basate sull'elaborazione dei dati stessi, anche se esse comportano che
>> venga
>> riconosciuto un compenso economico all'autore delle elaborazioni. Tuttavia
>> il compenso economico potrà essere riconosciuto solo a titolo di pagamento
>> del servizio di elaborazione del dato, mentre non potrà essere richiesto
>> alcun compenso per la vendita del dato in sé, né per la vendita dei dati
>> derivati da quelli originali. Un limitato e adeguato compenso può essere
>> riconosciuto per la ridistribuzione di dati originali e derivati,
>> unicamente
>> al fine di coprire il costo del supporto di distribuzione. "
>>
>
> Ne abbiamo discusso a suo tempo.
> Dal mio punto di vista la licenza della sardegna cerca più di seguire
> il modello della ODbL dove, sui prodotti derivati da banche dati, si
> chiede di citare la fonte e si da libero spazio a qualsiasi scenario.
> Pertanto, una mappa prodotta da dati creati da odbl, può essere
> anche proprietaria.
> Un concetto simile alla LGPL.
> Nel testo sardo si parla dell'impossibilita' di vendere i dati e qui
> ci si avvicina al discorso della NC.
> Come mi sono espresso a suo tempo: se un prodotto è gratuito all'origine,
> per essere rivenduto deve avere per forza un valore
> aggiunto altrimenti nessuno lo compra.
> Questo è il caso, in generale del software libero. Qualcuno ha mai
> comprato firefox o openoffice o qgis o spatialite?
> Più facile che gli sviluppatori di questi software si siano fatti
> pagare per sviluppare estensioni.
>
> Nota a margine:
> tempo fa, ad un convegno, mi hanno presentato una mappa di Cagliari
> fatta con arcgisonline.
> Mi dicevano che era sugli opendata della Sardegna, solo che non
> c'era traccia dell'orgine dei dati.
> Questa è una violazione, ma quanto costa ad una pa tracciare
> queste attività?
>
>
> _______________________________________________
> Gfoss a lists.gfoss.it
> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
> dell'Associazione GFOSS.it.
> 666 iscritti al 22.7.2013
>



-- 
-----------------
Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
-----------------
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML ? stato rimosso...
URL: <http://lists.gfoss.it/pipermail/gfoss/attachments/20131124/7493be43/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista Gfoss