[Gfoss] Chi è Giancarlo? Un ideario sui dati geografici liberi

G. Allegri giohappy a gmail.com
Gio 4 Apr 2013 17:41:55 CEST


Probabilmente tutto sta nel considerare, o meno, un dato derivato al pari
di un servizio.
Se impiego un dato ben ripulito per esporre un servizio di geocoding va
bene, se invece lo impacchetto e lo vendo no. Dal punto di vista della PA,
dov'è la differenza? In entrambi i casi non c'è un ritorno per la PA, e in
entrambi i casi la PA ha fatto un "regalo".
Mi si potrà controbattere che il servizio di geocoding richiede un uso
costante di risorse per mantenerlo in piedi, mentre un lavoro di
"ripulitura" avviene una tantum. Qui però entriamo in un terreno minato,
che ci porterebbe forse troppo lontano, anche perché aprirebbe la questione
del "giusto prezzo" (anche un CD musicale viene pagato anche se il
musicista non lo registra uno per volta! :D).

Questa diatriba si scontra con punti di vista, e ognuno potrà addurre
ragioni soggettive ed oggettive a sostegno dell'una o dell'altra visione.
Lo stesso avviene tra chi, in ambito OS, sostiene GPL e chi invece propende
per licenze permissive (dalla LGPL in giù).

Credo però che per quanto riguarda la PA, perché stiamo parlando di dati in
possesso della PA, e non di una comunità di persone, e per il fatto che la
produzione del dato viene pagata già (tramite le tasse) da chi ne potrebbe
usufruire in modo privatistico, il parallelo con le licenze software sia
fuorviante.

Se ci sono dei costi ulteriori da sostenere (come per la gestione del
sistema di distribuzione del dato), questi li coprirei con un prezzo
proporzionale ai ricavi ottenuti dall'impiego dei dati.

giovanni

In effetti ho impostato male la risposta. :)
> Pero' sono convinto che abbiano un diritto.
> Il diritto deriva dal fatto che il dato di partenza è quello della PA.
>
>
> Poi quanto questo diritto sia forte e cosa permetta di pretendere dipende
> probabilmente dal grado di apporto che ha avuto il dato della PA e dipende
> dal valore aggiunto che ci hai messo te con la tua opera.
>
> Come si diceva in precedenza la PA non è una associazione a scopo di
> lucro, ma aggiungerei che non è neanche una associazione benefica.
> Tante' che con i fondi della PA non si fanno elemosine ne' regali. Salvo
> ovviamente casi eccezionali, sicuramente una-tantum e con tanto di delibere
> a
>


>
>
>
>  È come se da italiano chiedessi a tutti gli scrittori di testi italiani,
>> o ai redattori di vocabolari della lingua italiana, di cedere liberamente
>> le loro opere per il fatto di aver usato vocaboli italiani :-)
>>
>>  Non vedo il nesso.
>> Mica la PA ha dovuto pagare per i vocaboli della lingua italiana.
>> :)
>> Se pero' li avesse dovuti pagare, allora tale valore sarebbe stato giusto
>> a mio modo di vedere, che venisse scorporato dal costo complessivo
>> dell'opera.
>>
>
>  Vabbè, Andrea, anche il condominio non era proprio un esempio calzante,
> e neanche gli ombrelloni :)
> Comunque, siamo quindi d'accordo che il terzo non può lucrare sul dato
> originale (così com'è, preso all'origine) ma ha tutto il diritto di farlo
> su dati derivati?
>
>
> Dipende da cosa intendi per lucreare.
>
> Lucrare sul dato derivato puo' anche voler dire che si rivende a prezzo
> pieno e chi vuole le due o tre ciliegine che il soggetto terzo ci ha posto
> dentro lo deve ripagare per intero.
> In questa situazione non sono daccordo.
>
> Se per lucrare si intende il giusto diritto a vedersi riconosciute le
> migliorie che si è introdotto, posso anche essere daccordo.
>
> Sono invece molto perplesso e dubbioso , in merito alla non
> ridistribuibilità del medesimo.
>
> Infatti mi tornerebbe meglio che il dato cosi' modificato sia comunque
> soggetto a una ridistribuibilità proprio perche' il dato padre lo era.
>
> Quindi , o non lo ridistribuisci per niente e quindi te lo tieni in casa
> tua per i tuoi scopi e profitti personali e nessuno lo puo' avere,
> oppure se lo vendi , devi pero' anche distribuirlo gratuitamente come era
> il dato sorgente. Con la differenza che chi lo prende senza pagare non puo'
> usarlo per scopi di profitto e chi lo acquisice pagandotelo lo puo' usare
> per scopi di profitto.
> Resta in piedi il fatto che pero' dovresti venderlo per quello che è il
> valore del tuo apporto a tale dato.
> E non fare ripagare il dato gia' pagato dalla PA.
>
> Oppure in alterativa, lo acquisiti pagandolo alla PA e poi ci fai che ti
> pare. :)
>
>  giovanni
>
>
>


-- 
Giovanni Allegri
website: http://giovanniallegri.it
GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus
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