[Opendata] bozza documento Bologna

Luisa Manigas lmanigas a regione.sardegna.it
Gio 12 Maggio 2011 15:09:33 CEST


Grazie Maurizio e Sandro.
Abbiamo ponderato (solo noi funzionari per ora) su questo punto di vista, 
ovvero sul fatto che impedire la vendita diretta dei dati oltre che 
difficile da controllare pone dei problemi relativi alla definizione del 
confine tra vendita del dato originario e vendita dell'elaborazione fatta su 
di esso.
Effettivamente è vero, in un mondo in cui il mercato libero consente a tutti 
di avere le stesse opportunità (o quasi) in termini di acquisizione di un 
bene, la rivendita dei dati sarebbe molto limitata: voglio dire, un soggetto 
che spendesse dei soldi per comprare dei dati che la Regione offre 
gratuitamente non sarebbe giustificabile nè difendibile, visto che il 
geoportale da cui scaricare gratuitamente i dati è aperto a tutti.
Per cui forse sarebbe il caso di eliminare quella clausola; nei prossimi 
giorni sottoponiamo la questione ai nostri responsabili e vediamo se 
riusciamo a fare qualche passo in avanti.

Grazie per ora, vi terremo ovviamente aggiornati


Luisa




----- Original Message ----- 
From: "Maurizio Napolitano" <napo a fbk.eu>
To: <opendata a lists.gfoss.it>
Sent: Thursday, May 12, 2011 2:52 PM
Subject: Re: [Opendata] bozza documento Bologna


>> Ora, sebbene noi consentiamo l'uso anche commerciale dei dati, questo
>> uso però deve essere inteso come un servizio o un'elaborazione fatta a
>> partire dai nostri dati, ma non vogliamo consentire la vendita diretta
>> dei nsotri dati. Vogliamo infatti garantire che TUTTI i cittadini
>> possano accedere gratuitamente ai dati cha creato la regione sardegna, e
>> perciò vogliamo evitare che qualcuno li prenda e li "chiuda"
>> rivendendoli. Questa clausola non la ritrovo esplicitata in nessuna
>> delle licenze che ho citato, o che sono suggerite nelle linee di datagov
>> per le PA, ovvero nel documento GFOSS che sta per vedere la luce.
>>
>> Potreste suggerirmi qualcosa, così che anche noi regione sardegna
>> possiamo dotarci di una licenza universale o quasi?
>
> Personalmente punterei sull'adozione della ODbL.
> Capisco la paura della rivendita dei dati, ma se questi dati sono gratuiti 
> dall'origine e c'e' informazione su questo, il mercato della rivendita dei 
> dati si annulla da se'.
> Forse il mio ragionamento e' un po' naif, ma nel caso del software libero 
> funziona esattamente cosi', quindi non capisco perche' sui dati questo non 
> possa accadere.
>
> Una delle specificita' della ODbL e' la parte "keep open"
> E' vero che questa si applica nel caso del DRM, ma e' anche vero' che da 
> la garanzia che un servizio di elaborazione dei dati puo' essere a
> pagamento, ma i dati - anche modificati - devono essere sempre disponibili 
> gratuitamente.
> Qui una sintesi
> http://it.wikipedia.org/wiki/Open_Database_License
> Qui le maggiori informazioni
> http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/
> La licenza e' usata dal comune di Parigi e sara' presto adottata da 
> OpenStreetMap
>
>
> Personalmente comunque credo che per una P.A. adottare la ODbL sia un arma 
> a doppio taglio: in quanto poi' c'e' il problema di seguire l'evoluzione 
> dei dati.
> Credo che convenga adottare questa licenza solo nei casi dei dati da cui 
> ci si aspetta un ritorno.
> Negli altri casi invece sono un sostenitore della CC0.
>
> _______________________________________________
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> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/opendata
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