[Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

Iacopo Zetti iacopo a controgeografie.net
Dom 8 Feb 2015 00:19:04 CET


Chiedo scusa se torno su un argomento forse marginale rispetto alla ML,
ma centrale, almeno per me.

> Primo, perché’ l’educazione e la didattica non sono assolutamente questioni legate alla gestione della Pubblica Amministrazione e alla gestione del danaro pubblico, ma alla formazione dei propri utenti, e secondo perché la formazione (in particolare quella scientifica) sta su un altro piano rispetto alle numerose considerazioni di tipo etico, idealistico, ideologico che sono connesse al discorso “sw open”. 
> La formazione deve anzitutto creare conoscenza, e successivamente capacità operativa. Quindi, non deve escludere nulla, e magari dare l’opportunità allo studente di utilizzare strumenti che, se dipendesse solo dalle sue possibilità, non vedrebbe mai, o meglio, non potrebbe usare mai, perché - ad esempio - sono costosi  Questo ovviamente vuol dire far studiare SIA gli strumenti proprietari/commerciali SIA gli strumenti Open: ma ripeto: non è assolutamente detto che ci siano sempre e comunque strumenti open all’altezza di altri strumenti proprietari. 

Mi permetto di dissentire per almeno 2 motivi. Primo la formazione deve
prima di tutto creare coscienza, che è ovviamente connessa alla
conoscenza e poi, ma solo poi, all'operatività. Quindi ha molto a che
vedere con le scelte etiche ecc. Se poi questo possa essere ricondotto
anche alle scelte sul sw non oso giudicarlo.
Secondo concordo pienamente che in un mondo ideale una università
dovrebbe mettere davanti ad uno studente tutte le opzioni possibili
anche se costose, anzi soprattutto se costose e quindi testabili solo
grazie ad un istituzione di ricerca. Ma io abito ed insegno in Italia e
la mia università è molto lontana dall'ideale e allora il tema del costo
diventa chiave perché preferisco offrire a tutti i miei studenti opzioni
di lavoro ragionevoli e non solo a coloro che possono comprare cose
costose (vale per i sw come per i libri o altro). Questo a volte può
voler dire rinunciare a qualche test interessante e sforzarsi di
inventare soluzioni utili alla didattica ma a buon mercato e considerato
che moti corsi utilizzano strumenti GIS non con lo scopo di insegnare
tecnologie, ma altro (archeologia, analisi urbana ecc.) non è poi una
rinuncia così dolorosa. In questo senso la scuola e l'università sono
pubbliche perché hanno il compito di fornire basi educative comuni non
selezionabili per reddito.
Posti questi limiti è ovvio che se lo scopo è una ricerca comparativa
sulle migliori soluzioni per l'operazione A allora è corretto comprare
tutti i sw che fanno A e confrontarli. Ma questo è probabilmente un
compito che non si fa nei corsi universitari di base.

Con rispetto per tutte le opinioni.

Buona domenica

Iacopo




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