[Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

Iacopo Zetti iacopo a controgeografie.net
Sab 7 Feb 2015 10:15:21 CET


Scusa ma il problema è diverso. Io insegno e lascio liberi gli studenti
di usare quel che vogliono per fare mappe, però non mi sogno di chiedere
l'uso di un software che cosa euro con vari zeri, o di usarlo
illegalmente (cosa che probabilmente fanno gli studenti a cui si chiede
l'uso di roba costosa).
Poi per far vedere come faccio uso sempre software OS perché ritengo
ragionevole far così. Non sono bravo, solo penso che l'università è una
scuola pubblica e se accresco i costi oltre il limite non è più tanto
pubblica (mi pare improbabile che le licenze siano fornite dalla scuola
agli studenti di cui all'esempio). Poi su quale sw sia meglio usare e
quale formato è una discussione che ha senso, ma non è la chiave per
decidere in un corso, c'è la precondizione educazione pubblica che mi
pare, appunto, precondizione.

Saluti.

Iacopo

Il giorno ven, 06/02/2015 alle 19.07 +0100, GEOgrafica ha scritto:
> Il giorno 06/feb/2015, alle ore 15:44, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha scritto:
> 
> > Il 06/02/2015 14:41, GEOgrafica ha scritto:
> > 
> >> Che schifo non essere ancora nel paese dei soviet? Dove la Legge
> >> Morale dell’Open Source governa ogni azione, pubblica e privata???
> > 
> > No: che schifo imporre l'uso di un determinato strumento, che poi un
> > giovane professionista probabilmente non potra' neppure comprare, invece
> > che insegnare a risolvere problemi.
> Perché l’utilizzo di quello specifico software impedisce per definizione di imparare a risolvere problemi, naturalmente, né permette comunque di mettere in moto le cellule nervose e di “capire” in cosa consiste il problema. 
> 
> Perché tu, Cavallini, dopo aver letto il post dello studente sul forum, hai capito senza ombra di dubbio alcuno che il docente era un incapace che nel suo corso non spiegava a livello concettuale il discorso della creazione del DEM. 
> 
> E sai già che il giovane professionista non avrà mai, nella sua vita professionale, alcuna possibilità di lavorare con ArcGIS o con Autocad (peccato che questa cosa vada contro qualunque statistica). 
> E’ bello scorpire che ci sono persone con così’ tante certezze nella vita….
> Chissà se avresti detto la stessa cosa se lo studente si fosse lamentato perché il professore richiedeva di utilizzare QGIS e nient’altro….
> 
> Io dico che qui, a tutti quanti, vi è partito l’embolo perché avete letto “ESRI” e “Autodesk”.
> 
> In ogni caso, non è il caso di tediare ulteriormente i lettori - il tedio maggiore ce l’ho io stesso: ma, mea culpa.
> Saluti
> 
> Marco Gualdrini
> GEOgrafica - Faenza
> 
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> www.geografica.org
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> Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
> http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
> http://youtu.be/9UPfufPLQUw
> http://youtu.be/gv8HgX9TZfs
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