[Gfoss] precisazione su licenze dati RT e OSM

Luigi Pirelli luipir a gmail.com
Sab 11 Ott 2014 12:04:17 CEST


piu' che daccordo sulla certificabilita' dei dati "istituzionali"...
ma vorrei far notare, che non manca molto che la distribuzione dei
dati e il caching delle tail si si sposti da server centralizzati (o
centralizzati in una nube) alla condivisione p2p tra browser. Questo
implichera' il ripensamento del concetto di certificazione del dato, o
quantomeno aggiungere ai dati cached meccanismi che li certifichino
anche se forniti non direttamente dall'isitiuzione.

gia' ci sono dei lavori sperimentali sul caching p2p... che diventi la
norma, credo manchino circa 2 o 3 anni. Spero il set OGC si adatti
presto invece di adottare il protocollo della multinazionale di turno.

un saluto, Luigi Pirelli


2014-10-11 0:45 GMT+02:00 Maurizio Trevisani <maurizio.trevisani a gmail.com>:
> La Regione non è intenzionata e non può recepire le modifiche fatte ai
> dati, in quanto necessita di produrre/usare dati che abbiano seguito
> uno specifico percorso di raccolta e certificazione dei dati (che
> avvenga con un collaudo o, come è il caso di strade e civici,a seguito
> di una raccolta e fornitura da parte del Comune che se ne fa garante).
> Se riusciamo ad usare in qualche modo "indicazioni" di notevoli
> evoluzioni/variazioni in un territorio, questo può aiutarci a
> programmare specifiche campagne di aggiornamento dei dati, ma sempre
> secondo quegli standard di qualità necessari ad una PA.
>
> L'obiettivo della condivisione è quello di massimizzare la diffusione
> di un patrionio informativo che, nascendo sulla base di risorse
> economiche pubbliche, deve trovare i percorsi più efficaci per
> produrre conoscenza la più diffusa e libera possibile e valorizzare in
> tal modo al massimo gli investimenti sostenuti. Inoltre più
> informazioni circolano, più si può incidere anche sul digital divide,
> dove oggi percepisco come particolarmente preoccupante quello che
> riguarda gli operatori ed i tecnici delle PA (soprattutto i comuni),
> più ancora di quello che riguarda il cittadino.
> Operatori della PA che sanno e riescono a lavorare e "decidere"
> sfruttando al megliio i patrimoni informativi (sempre più digitali,
> sempre più sotto forma di banche dati elaborabili con SW e con modelli
> numerici) sono anche in grado di aumentare efficacia ed efficienza dei
> processi amministrativi e di produrre ricadute positive sul territorio
> e la società.
>
> E' per questo che auspico una convinta apertura del mondo del
> volontariato per supportare ed aiutare la stessa PA (tutorial,
> supporto sulle mailing list, altro) a lavorare meglio con le nuove
> tecnologie.
>
> Il 10/10/14, Maurizio Napolitano<napo a fbk.eu> ha scritto:
>>> Quindi, solo chi rappresenta ufficialmente OSM all'interno dell'accordo
>> con RT, potrà eseguire l'importazione dei dati in virtù della suddetta
>> eccezione.
>>
>> pertanto questo vuol dire solo persone autorizzate da wikimedia Italia
>> Giusto?
>>
>> IMHO:
>> si poteva pensare ad una creative commons plus dove si rimarcava il
>> concetto della cc-by-sa e si inseriva la clausola "la presente licenza non
>> si applica nel caso di importazioni in openstreemap Questa azione è
>> concessa attraverso questa modalità [link ad un howto su come importare].
>>
>> Ora però questo genera un rapporto monodirezionale, mi spiego meglio:
>> qualora la Regione abbia intenzione di integrare le modifiche fatte ai dati
>> si troverebbe davanti ad una problematica di gestione di licenze non
>> compatibili fra di loro e quindi rinunciare.
>> Il copyright dei dati in OSM sono dell'autore (a meno che non rilasci in
>> pubblico dominio) e della OSM Foundation che sono gli unici che possono
>> cambiare licenza (ma visto che ci sono quasi 2 milioni di contributori la
>> vedo dura)
>>
>> Usare la odbl sui dati in questione forse è più comodo
>>
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