[Gfoss] precisazione su licenze dati RT e OSM

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Sab 11 Ott 2014 14:30:38 CEST


Non mi è chiaro la relazione tra certificazione del.dato e sistemi di tiles
e cache.

Come già discusso altre volte.
Già oggi uno può scaricarsi i dati in cc-by o cc-by-sa
E riproporlinsu un suo server wms.
Non vedo perche si dovrebbe cercare di certificare un dato distribuito da
estranei.

Perche dovrebbero essere certificati ?

Chi cerca il dato certificato va alla fonte.

A.
Il 11/ott/2014 12:04 "Luigi Pirelli" <luipir a gmail.com> ha scritto:

> piu' che daccordo sulla certificabilita' dei dati "istituzionali"...
> ma vorrei far notare, che non manca molto che la distribuzione dei
> dati e il caching delle tail si si sposti da server centralizzati (o
> centralizzati in una nube) alla condivisione p2p tra browser. Questo
> implichera' il ripensamento del concetto di certificazione del dato, o
> quantomeno aggiungere ai dati cached meccanismi che li certifichino
> anche se forniti non direttamente dall'isitiuzione.
>
> gia' ci sono dei lavori sperimentali sul caching p2p... che diventi la
> norma, credo manchino circa 2 o 3 anni. Spero il set OGC si adatti
> presto invece di adottare il protocollo della multinazionale di turno.
>
> un saluto, Luigi Pirelli
>
>
> 2014-10-11 0:45 GMT+02:00 Maurizio Trevisani <maurizio.trevisani a gmail.com
> >:
> > La Regione non è intenzionata e non può recepire le modifiche fatte ai
> > dati, in quanto necessita di produrre/usare dati che abbiano seguito
> > uno specifico percorso di raccolta e certificazione dei dati (che
> > avvenga con un collaudo o, come è il caso di strade e civici,a seguito
> > di una raccolta e fornitura da parte del Comune che se ne fa garante).
> > Se riusciamo ad usare in qualche modo "indicazioni" di notevoli
> > evoluzioni/variazioni in un territorio, questo può aiutarci a
> > programmare specifiche campagne di aggiornamento dei dati, ma sempre
> > secondo quegli standard di qualità necessari ad una PA.
> >
> > L'obiettivo della condivisione è quello di massimizzare la diffusione
> > di un patrionio informativo che, nascendo sulla base di risorse
> > economiche pubbliche, deve trovare i percorsi più efficaci per
> > produrre conoscenza la più diffusa e libera possibile e valorizzare in
> > tal modo al massimo gli investimenti sostenuti. Inoltre più
> > informazioni circolano, più si può incidere anche sul digital divide,
> > dove oggi percepisco come particolarmente preoccupante quello che
> > riguarda gli operatori ed i tecnici delle PA (soprattutto i comuni),
> > più ancora di quello che riguarda il cittadino.
> > Operatori della PA che sanno e riescono a lavorare e "decidere"
> > sfruttando al megliio i patrimoni informativi (sempre più digitali,
> > sempre più sotto forma di banche dati elaborabili con SW e con modelli
> > numerici) sono anche in grado di aumentare efficacia ed efficienza dei
> > processi amministrativi e di produrre ricadute positive sul territorio
> > e la società.
> >
> > E' per questo che auspico una convinta apertura del mondo del
> > volontariato per supportare ed aiutare la stessa PA (tutorial,
> > supporto sulle mailing list, altro) a lavorare meglio con le nuove
> > tecnologie.
> >
> > Il 10/10/14, Maurizio Napolitano<napo a fbk.eu> ha scritto:
> >>> Quindi, solo chi rappresenta ufficialmente OSM all'interno dell'accordo
> >> con RT, potrà eseguire l'importazione dei dati in virtù della suddetta
> >> eccezione.
> >>
> >> pertanto questo vuol dire solo persone autorizzate da wikimedia Italia
> >> Giusto?
> >>
> >> IMHO:
> >> si poteva pensare ad una creative commons plus dove si rimarcava il
> >> concetto della cc-by-sa e si inseriva la clausola "la presente licenza
> non
> >> si applica nel caso di importazioni in openstreemap Questa azione è
> >> concessa attraverso questa modalità [link ad un howto su come
> importare].
> >>
> >> Ora però questo genera un rapporto monodirezionale, mi spiego meglio:
> >> qualora la Regione abbia intenzione di integrare le modifiche fatte ai
> dati
> >> si troverebbe davanti ad una problematica di gestione di licenze non
> >> compatibili fra di loro e quindi rinunciare.
> >> Il copyright dei dati in OSM sono dell'autore (a meno che non rilasci in
> >> pubblico dominio) e della OSM Foundation che sono gli unici che possono
> >> cambiare licenza (ma visto che ci sono quasi 2 milioni di contributori
> la
> >> vedo dura)
> >>
> >> Usare la odbl sui dati in questione forse è più comodo
> >>
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