[Gfoss] Come usare i GIS liberi (era: GeoNetwork e committers)

Sandro Santilli strk a keybit.net
Sab 12 Ott 2013 12:18:31 CEST


Grazie per questa mail Andrea, e grazie a tutti i dirigenti/dipendenti
pubblici che hanno a cuore il buon funzionamento dell'attivita' che svolgono.
E' cosi' che si costruisce uno stato migliore :)

--strk;

On Thu, Oct 10, 2013 at 09:34:33PM +0200, Andrea Peri wrote:
> >
> >Intendiamoci: Andrea e' uno degli utenti che piu' a contribuito allo
> >sviluppo del GFOSS in Italia, quindi non imputo certo a lui questa
> >posizione. Uso pero' questo scambio di opinioni per far capire come il
> >ruolo di ciascuno di noi sia importante, in un ecosistema articolato e
> >dinamico come questo in cui operiamo.
> 
> Paolo,
> mi preme di correggerti parzialmente.
> Capisco il senso del tuo discorso e ti ringrazio, ma se non chiarissi farei
> un torto a chi viene ingiustamente escluso.
> 
> I meriti non sono miei, ma sono principalmente di Trevisani che in qualità
> di dirigente del nostro servizio ha voluto (sottolineo "voluto") la svolta
> GFOSS. Lui piu' di ogni altro (me compreso) ha compreso e sostenuto il
> punto cardine che al gfoss occorre contribuire. E ci ha creduto a tal punto
> di spingere fortemente per il suo impiego nel nostro servizio.
> 
> Ma il merito va anche ai nostri colleghi del servizio che con entusiasmo
> hanno accettato di cambiare modo di lavorare e passare da software
> commerciale a software gfoss.
> Colleghi che ogni giorno si trovano a lavorare su dati geografici a
> verificarli, correggerli, manutenerli e distribuirli e impiegarli nel
> lavoro quotidiano. Per alcni di loro passare da determinati softwares ad
> altri non è stato uno sforzo da poco.
> 
> Devi tenere presente che per certe persone che da una vita usavano un
> determinato prodotto gis commerciale e hanno sempre usato quello li'.
> Hanno acccettato di buon grado. Con pazienza e perseveranza hanno
> cominciato a usarlo e piano piano se ne stanno impadronendo.
> Poi ci sono i colleghi piu' giovani (certo piu' giovani, ma non di tanto
> direi ... ) che hanno addirittura preso a cuore con entusiasmo la sfida di
> usare grass per determinate routine particolarmente impegnative. NOn senza
> difficolta' direi.
> Difficolta' , a quel che so' , che hanno superato riuscendo a ottenere
> risultati che io francamente non avrei pensato.
> Oppure imparato a lavorare in python su qgis.Un nostro collega addirittura
> si è riscritto in python sotto qgis le sue procedure di decodifica dei dati
> catastali. Procedure che a suo tempo si era scritto in avenue.
> 
> Il merito va anche e di piu' a loro.
> Perche' è dal loro lavoro e dal loro sforzo che si trova le motivazioni per
> investire in determinati prodotti. Perche' alla fine si vede che
> l'investimento ripaga e non va perso.
> 
> Per me tutto sommato
> Invece va apprezzato lo sforzo di chi accetta di fare un cambiamento cosi'
> radicale nel software impeigato per il suo lavoro.
> Allo sforzo che han dovuto e stanno facendo per usarlo.
> 
> Il punto è che alla fine lo sforzo sta ripagando.
> Per quanto riguarda il nostro servizio il software GFOss direi che ormai è
> entrato e l'uso che ne stanno facendo i miei colleghi dimostra che esso è
> usabile.
> 
> La loro esperienza lo dimostra piu' della mia.
> 
> 
> Andrea.
> 
> 
> 
> 
> Il giorno 10 ottobre 2013 08:21, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha
> scritto:
> 
> > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> > Hash: SHA1
> >
> > Il 10/10/2013 02:26, Andrea Peri ha scritto:
> >
> > > Chi ha diritti di commit gode di un ruolo di arbitrato nei
> > > confronti di un determinato prodotto.
> > >
> > > E' suo interesse primario che il prodotto si evolva e stia in buona
> > > salute. Ed è quindi suo dovere, se vuole che il prodotto sia
> > > credibile, dedicare parte del suo tempo a curarlo. Se si considera
> > > il ruolo del committer come una rendita di posizione , non si fa'
> > > il gioco del prodotto e questo alla lnga lo penalizza. E ci rimette
> > > pure il committer perche' alla fine si ritrova solo nel deserto.
> >
> > > Il giorno 09 ottobre 2013 23:34, Simone Giannecchini
> > > <simone.giannecchini a geo-solutions.it
> > > <mailto:simone.giannecchini a geo-solutions.it>> ha scritto:
> >
> > > Se certo uno commissiona una fix o un evoluzione importante alla
> > > ditta/professionista X che: - non ha mai scritto una lista in list
> > > devel o user - nn ha nessuno nel PSC - nn ha mai fatto un commit o
> > > una pull
> > >
> > > e poi si aspetta che qualcuno investa _a gratis_ il proprio tempo
> > > sul progetto faccia review e merge a gratis, beh forse c'e' un bug
> > > nell'algoritmo alla base della scelta iniziale ;)
> >
> > Salve.
> > Grazie per questa discussione, che credo cruciale per il futuro dei
> > GIS liberi, in Italia ed altrove.
> > Le responsabilita' degli sviluppatori nei confronti del software che
> > sviluppano sono chiare, e largamente assolte.
> > Quello che Andrea dice riguardo ai committers si puo' tranquillamente
> > ripetere per gli utenti,ed in particolare per quelli piu' "pesanti",
> > ovvero quelli istituzionali:
> >
> > "Chi ha diritti di uso gode di un ruolo di arbitrato nei confronti di
> > un determinato prodotto.
> > E' suo interesse primario che il prodotto si evolva e stia in buona
> > salute.
> > Ed è quindi suo dovere, se vuole che il prodotto sia credibile,
> > dedicare parte del suo tempo a curarlo."
> >
> > "Se si considera il ruolo dell'utente come una rendita di posizione ,
> > non si fa' il gioco del prodotto e questo alla lunga lo penalizza.
> > E ci rimette pure l'utente perche' alla fine si ritrova solo nel
> > deserto."
> >
> > Intendiamoci: Andrea e' uno degli utenti che piu' a contribuito allo
> > sviluppo del GFOSS in Italia, quindi non imputo certo a lui questa
> > posizione. Uso pero' questo scambio di opinioni per far capire come il
> > ruolo di ciascuno di noi sia importante, in un ecosistema articolato e
> > dinamico come questo in cui operiamo.
> >
> > Per essere piu' chiari: chi spende milioni di euro (!)
> > nell'integrazione di sistemi basati su software libero, senza
> > preoccuparsi che una parte significativa di questi fondi vada a
> > contribuire al progresso del sw che stanno usando, fa un'operazione
> > sostanzialmente miope.
> >
> > Spero che questo dibattito contribuisca a far aprire gli occhi a
> > qualcuno, e spinga a comportarsi nel modo piu' produttivo.
> >
> > La Francia, dopo molto ponderare, ha iniziato a muoversi in questa
> > direzione, e i risultati cominciano ad essere evidenti, per tutti i
> > soggetti coinvolti.
> >
> > Saluti.


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