[Gfoss] Corretta Interpretazione di un paio di campi della scheda metadati ISO19115

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano a gmail.com
Ven 15 Feb 2013 12:29:55 CET


Ciao Andrea,
credo stiate facendo confusione tra id del "metadato" e id della "risorsa"
descritta.
Chiedo ad Antonio (Rotundo) di confermare o correggere.

A pag. 11 del documento RNDT c'è scritto:
*Per le trasmissioni, i metadati in questione sono “Identificatore del
file” (fileIdentifier) e “Id file precedente” (parentIdentifier); le
istruzioni di compilazione di tali metadati sono riportate ai successivi
paragrafi 2.1.1.1 e 2.1.1.4.*

Il "parentId" corrisponde all'identificativo del file XML precedente, cioè
la versione "storica" del metadato in oggetto. In pratica:

<gmd:fileIdentifier>

 <gco:CharacterString>r_campan:000002:20090220:111239</gco:CharacterString>
</gmd:fileIdentifier>
[...]
<gmd:parentIdentifier>
   <gco:CharacterString>r_campan:000001:20090124:093213
</gco:CharacterString>
</gmd:parentIdentifier>

In questo caso, la versione attuale del metadato è quella che termina con *
:111239*, mentre la versione precedente del metadato è quella che termina
con *:093213*.

Diverso il concetto di identificatore di "dataset" e "serie"; a pag. 12 c'è
scritto:
*Per la gestione delle relazioni tra livelli gerarchici, sono previsti i
metadati “Identificatore” **(identifier) e “Id livello superiore” (series);
le relative istruzioni di compilazione sono riportate ai **successivi
paragrafi 2.1.2.5 e 2.1.2.6.  *

Il primo corrisponde allo "Unique resource identifier" (previsto da
INSPIRE).

In pratica, con gli esempi riportati nel documento RNDT:
    <gmd:identifier>
<gmd: RS_Identifier>
           <gmd:code>
    <gco:CharacterString>r_piemon:00000001</gco:CharacterString>
           </gmd:code>
   </gmd:RS_Identifier>
    </gmd:identifier>

[...]

     <gmd:series>
<gmd:CI_Series>
         <gmd:issueIdentification>
    <gco:CharacterString> r_piemon:00000001</gco:CharacterString>
         </gmd:issueIdentification>
   </gmd:CI_Series>
     </gmd:series>

In questo esempio non c'è gerarchia visto che il valore dell'identificativo
è lo stesso, quindi il metadato potrebbe una risorsa di livello "dataset"
non collegata ad alcuna serie, oppure di una di livello "serie".

NOTA1: INSPIRE non richiede il fileIdentifier come obbligatorio (vedi
Implementing Rules [1], e Tech.Guidance [2]) ma viene comunque valorizzato
con l'editor web [3] del geoportale.

NOTA2: nel 19115 (e 19139) il tag fileIdentifier è opzionale, idem il
parentId

[1]
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:326:0012:0030:EN:PDF-
pag. 18
[2]
http://inspire.jrc.ec.europa.eu/documents/Metadata/INSPIRE_MD_IR_and_ISO_v1_2_20100616.pdf-
pag. 47
 [3] http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/editor/


pg

______________________________
Piergiorgio Cipriano



Il giorno 14 febbraio 2013 16:09, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
scritto:

> Ciao Diego grazie del contributo.
>
>
> Il 14 febbraio 2013 15:41, Diego Guidi <diegoguidi a gmail.com> ha scritto:
> >> Le ultime due righe in particolare sembrano indicare che i due campi
> >> parentIdentifier e FileIdentifier quando la scheda non ha un padre
> >> (ad esempio una scheda di livello serie non ha padre) devono assumere
> >> il medesimo valore.
> > A naso sembra una pazzia bella e buona.
>
> mi annoto la tua opinione . :)
>
> >
> >> A questo riguardo facendo delle prove con GeoNetwork
> >> ho notato invece che lui, quando una scheda non ha padre lascia il campo
> >> "parentIdenfier" non valorizzato (ovvero non ce lo mette proprio)
> >> nell'XML di output.
> > Non avento padre, la logica questo impone, e mi sembra di ricordare
> > pure ISO dica questo.
> >
>
> anche a me parrebbe logico cosi'.
>
> >> a meno di non fare un fork di GeoNetwork e rimaneggiarlo pesantemente
> >> (ammesso che si voglia e debba fare)
> > https://github.com/geosolutions-it/geonetwork
> > dovrebbe essere il progetto nato dalla collaborazione tra CSI Piemonte
> > e Geosolutions.
> > Per ora c'è poco più di un paio di template RNDT e modifiche al layout.
> > Mi sembra di capire che l'obiettivo sia quello di arrivare alla
> > validazione RNDT.
>
> Il problema è come ci si arriva.
>
> Modificando pesantemente il codice di GN in maniera che ragioni come
> il profilo RNDT.
> Oppure svilupando dei moduli che si possono aggiungere a GN (il 2.8.0
> esce oggi stesso San Valentino)
> in maniera da poterli applicare anche alle successive patch-version di GN.
>
> In ogni caso il mio problema sul momento è capire se l'interpretazione
> di RNDT è iso compliant oppure no.
>
> Mi pare di capire che te concordi con la mia interpretazione che
> quando una scheda non ha padrea non si deve mettere "parentIdentifier
> = fileidentifier" ma bensi si deve omettere del tutto.
>
> Grazie,
>
> --
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> qwerty àèìòù
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