[Gfoss] Digest di Gfoss, Volume 84, Numero 47

Luca Mandolesi mandoluca a gmail.com
Lun 9 Lug 2012 21:26:55 CEST


Il mio principale quesito è rivolto a capire: come faccio a creare un
giro economico intorno al mio software per l'archeologia per
continuare a svilupparlo come pare facciano tutti tranne qua in
Emilia-Romagna? Le risposte di Giuseppe sono altamente soddisfacenti.

> Ufficialmente il software è un progetto interno alla Soprintendenza (in tal
> senso stiamo aspettando alcune risposte dalle altissime sfere!), che gira su
> server ministeriali e finanziato con fondi pubblici, il che soddisfa in
> pieno alcuni articoli del CAD in merito alla dematerializzazione delle P.A.
> del riuso di software pubblico ecc. ecc. In teoria ( e anche in pratica) le
> altre P.A. possono aspettare che sia rilasciata la versione ufficiale ed
> utilizzarla liberamente; ovviamente il progetto è immenso, soprattutto se
> sviluppato da una sola persona (io), ma allo stato attuale non ci sono fondi
> per assumere altre persone, di qui la necessità di coinvolgere altre
> Soprintendenze (oltre che economicamente, anche per confrontarsi sulle
> procedure amministrative e cercare di modellare il software affinché
> soddisfi le necessità di realtà diverse).
> Nel nostro caso, quindi, non abbiamo particolari problemi "politici" (non è
> proprio così ma diciamo che fino ad ora non abbiamo trovato grossi "muri"),
> né dobbiamo chiedere permessi per utilizzare i dati, anzi, stiamo
> utilizzando dati "reali" per testare il software: circa 900 siti e qualche
> decina di pratiche delle tre regioni.

Io mi arrendo...francamente dopo 5 anni a cercare di spiegare cosa
facciamo e sentirsi dire che una ditta non può legare il suo nome alla
Soprintendenza per sviluppare pyArchInit, come voi con Raptor, mi
avvilisce...bandiera bianca...


> Chissà come fanno a
> Pisa con il progetto Mappa...
> Luca, tu eri a Ferrara quando Gabriele ha spiegato "come hanno fatto a
> Pisa"!

Era ironico...diciamo...

> Diciamo che hanno fatto firmare una convenzione alla Soprintendenza
> (limitatamente al territorio urbano di Pisa) che durerà 2 anni. L'idea del
> DOI sulle relazioni di scavo, ad esempio, è molto interessante,ma forse i
> funzionari non avevano capito bene i termini della convenzione. Conosco i
> responsabili del progetto e conosco un po' le vicende; la situazione è molto
> delicata e, non essendo diretto interessato, preferisco tenermi per me
> alcune riflessioni.

> L'Emilia Romagna è stata una delle regioni che abbiamo cercato di contattare
> ma non ci siamo mai riusciti...dopo aver cercato un funzionario (non ricordo
> il nome) ed essere stati rimbalzati per diverse settimane, ci siamo
> concentrati su altro!!! Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di spiegare che
> non volevamo vendere enciclopedie o aspirapolveri!!!

Adesso ci siamo...
Grazie di tutto Giuseppe...

Ciao Luca


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