[Gfoss] Fwd: OpenStreetMap Contributor Terms

Maurizio Napolitano napo a fbk.eu
Mar 7 Giu 2011 09:17:12 CEST


Il 06/07/2011 07:21 AM, andrea giacomelli ha scritto:
> ciao,
>
> un paio di considerazioni della mattina... (/sulle note di
> http://www.pibinko.org/pib/?p=1529/ , e fresco di interessante
> dibbattito di 2 ore sul software libero ieri sera)

Sorry Andrea ma non riesco a cogliere :(


> 1. fra il 2007 e il 2009, almeno, la questione licenze è stata una di
> quelle su cui GFOSS*.it* ha battuto di più a livello nazionale.
> Abbiamo pensato abbastanza ai limiti delle licenze di allora, e
> individuato possibili soluzioni.
> Correggetemi se sbaglio, ma come associazione non si è poi proceduto a
> portare a compimento queste soluzioni (ma correggetemi se sbaglio ;) la
> memoria a volte fa brutti scherzi). ...si parlava
> di sviluppare una licenza in Italia per i dati liberi ecc ecc...

Putroppo questa non la ricordo ma e' anche un mio limite in quanto in 
quel periodo ero impegnato su altri settori.
Quando mi chiedono come mai mi occupo di open data racconto del mio 
percorso: vengo dal gis, e il gis e' il nulla senza i dati.

A distanza di tempo scopro l'esistenza di una direttiva europea del 2003
http://en.wikipedia.org/wiki/Directive_on_the_re-use_of_public_sector_information
(mando a wikipedia per comodita')
attaccarsi a  quella poteva essere (ed e' ancora) strategico ...
Credo comunque che i tempi erano diversi ed un clima culturale diverso.
Solo una critica: usciamo dai confini quando pensiamo alle licenze.
Non ragioniamo su licenze troppo localizzate, siamo nel mondo, siamo in 
internet, cerchiamo di dare un aspetto piu' "glocal" (globale/locale) e 
usiamo il ri-usabile.


> L'altra cosa è che, in parallelo ai ragionamenti sulle licenze, si era
> fatto anche un ragionamento sulle relazioni fra il "mondo GFOSS" e il
> "mondo OSM"...il local chapter all'interno
> di GFOSS.it ecc ecc... tutte cose che avrebbero forse portato a un ruolo
> diverso della comunità italiana nel processo di revisione delle licenze OSM.

non entro nei  dettagli, ma guardo altrove.
Penso alla Germania dove l'organizzazione  in OSM e' impressionante
http://www.openstreetmap.de/
dove i numeri sono molto piu' alti che da noi, dove l'evoluzione della 
mappa ha avuto un percorso elevato al punto che i primi dati 
significativi in Italia sono stati inseriti da loro ...
Loro non sono pochi, fanno cose potenti.
Guarda la home page del wiki di openstreetmap
Sotto la voce "Event calendar" trovi molti "Stammtisch"
Viene banalmente tradotto come "incontri", ma vuol dire molto di piu'.
Se dalla voce tedesca di Stammtisch passi a quella italiana, arrivi a 
"Tertuali"
http://it.wikipedia.org/wiki/Tertulia
"... una riunione, informale e periodica, di persone interessate a un 
tema o a un ramo concreto dell'arte o della scienza, per discutere, 
informarsi o condividere idee e opinioni ..."
Se guardi il calendario eventi vedi che l'elenco delle tertulie tedesche 
e' fitto.
Insomma, riprendendo il discorso: concordo che il contributo di un 
capitolo italiano avrebbe potuto dare qualcosa al processo di licenza, 
ma prima dobbiamo raggiungere una comunita' simile a quella tedesca con 
tutte le caratteristiche che ci contraddistinguono.

> Non è successo questo ? Magari è possibile fare qualcosa nei prossimi
> 6-8 mesi.... l'associazione che ne pensa ? Il fatto che a un singolo
> piaccia o non piaccia un certo approccio
> è importante, ma un singolo non ha poi le risorse per intervenire su
> processi come le licenze OSM.

Possiamo proporlo a livello di associazione ma, dal mio punto di vista, 
va bene cosi'.
Quello che si puo' fare e' aiutare proponendosi come catalizzatore e 
qualcosa in cantiere c'e'.

> 2. Napo: la questione della "fusione di licenze" che sollevi in fondo al
> tuo mail è interessante.

Ti rispondo usando le parole di Alberto Cottica su spaghetti open data
------
   * non è chiaro come decidere quali dati devono essere gratuiti e quali no
   [...]
   * nella pratica le licenze vengono violate alla grandissima il 
controllo costa

Quindi, da economista, mi viene da dire: nel dubbio, CC0 e via andare.
------
... personalmente credo che tutti i dati della p.a. dovrebbero essere 
rilasciati come CC0

IMHO: la p.a. impazzisce a starci dietro vedi la slide 22 qui
http://www.slideshare.net/napo/open-data-a-brief-introduction

Quello che sicuramente deve  fare e' non andare a comprare i propri dati 
rielaborati ma, piuttosto, confrontarsi con chi lo sa fare in una ottica 
di do ut des.
... qualcuno mi parlava di licenze CC plus
http://wiki.creativecommons.org/CCPlus

> La prima soluzione che mi viene in mente è quella di produrre a fianco
> alla "costruzione lego" dei dati un "file lego" dele licenze.... ci
> aggiungerei anche un "file lego" dei metadati.
> un scenario possibile derivante da questa soluzione è che la percentuale
> di byte allocati a metadati e licenze a un certo punto arrivi a essere
> più di quella allocata al dato stesso....

ho ragionato anche io su possibili soluzioni in merito
Esempio
estendere datapkg - http://blog.okfn.org/2010/02/23/introducing-datapkg/
che, interrogando ckan genera anche la licenza da usare.
... ma poi succede come nei dati gis che alla fine si dimenticano sempre 
di darti qualche informazione come la proiezione ...


> senza andare oltre nel mio, di vaneggiamento: credo comunque che non sia
> un problema solo geografico e quindi potrebbe essere una buona idea
> vedere se e come viene affrontato in altri settori...
> qualcuno ha esperienze in questo senso ?

A rischio di prendermi una sassata sul cranio da parte di questa ML, io 
penso che i dati geografici sono dati come tutti gli altri, che hanno si 
la loro natura particolare ecc ma rimangono sempre dati.
Inoltre e' sempre importante capire di cosa si parla, perche' qualsiasi 
dato puo' essere geolocato, specialmente in questa "era" del geotagging.
Quando parlo dei "mattoncini lego" preferisco parlare di dati 
statistici, dove gli indicatori sono all'ordine del giorno e gli 
indicatori sono sempre il risultato di formule di aggregazione di dati 
diversi che possono venire da sorgenti diverse.
Se poi vogliamo aggiungere anche due coordinate, beh, diventano geo 
dati, ... ma sempre dati rimangono con il loro "problemi".
Come definizione di dato consiglio questo
http://digitalcuration.blogspot.com/2009/05/what-are-data.html

e non dimentichiamo
data <-> information <-> knowledge -> wisdom
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