[Gfoss] Fwd: OpenStreetMap Contributor Terms

Stefano Costa steko a iosa.it
Mar 7 Giu 2011 12:22:02 CEST


Il giorno Tue, 07/06/2011 alle 09.17 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:
> 
> Putroppo questa non la ricordo ma e' anche un mio limite in quanto in 
> quel periodo ero impegnato su altri settori.
> Quando mi chiedono come mai mi occupo di open data racconto del mio 
> percorso: vengo dal gis, e il gis e' il nulla senza i dati.

Napo,
buoni gli spunti ma qui il discorso verte ormai su vari punti diversi
tra loro. Secondo me è meglio non discuterli tutti insieme, per evitare
confusione:

      * direttiva sul riuso della PSI
      * OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM
      * licenze: quali sono quelle buone
      * "spatial is not special"

Cerco di rispondere sinteticamente su tutti i punti. Invito chi ha un
pensiero chiaro e specifico su uno di questi temi a scrivere un articolo
per il blog di OKFN Italia, in modo da avere un output meno
irraggiungibile degli archivi della lista.

## Direttiva sul riuso della PSI

Consiglio a tutti la lettura di http://www.lapsi-project.eu/what e
l'approfondimento del progetto LAPSI, con cui ho avuto il piacere di
collaborare. La distinzione tra PSI e open data è MOLTO importante, non
solo in senso "insiemistico" ma anche per la diversa "attitudine
giuridica" a cui si fa riferimento.

A margine di questo, come ho scritto il mese scorso qui 
http://it.okfn.org/2011/05/16/conferenza-lapsi-%E2%80%92-qualche-appunto-di-viaggio/
vorrei dire che l'argomento "licenze" (già molto ostico da solo) non
esaurisce assolutamente né il tema "PSI" né quello "open data": tanto
per dirne una, in moltissimi casi di cessione di dati ci sono di mezzo
dei contratti.

D'accordissimo sulla necessità di ragionare in termini europei (e in
questo senso, pur con i suoi limiti, la IODL è buona perché è
compatibile con licenze internazionali).

## OSM in Italia e rapporto tra GFOSS.it e OSM

Qui scontiamo la tendenza italiana al localismo, ai micro-partiti e
all'attaccamento (inutile) ai nomi. Non so quanto aiuti il paragone con
la Germania ‒ so che in ambito economico e politico è ritenuto
particolarmente inappropriato e quindi forse lo è anche sul fronte
"sociale" (perché quanta gente partecipa a OSM, come si organizza e
quali risultati ottiene è secondo me un risultato sul piano sociale).

Se l'associazione vuole fare qualcosa, dovrebbe discuterne
l'associazione. Non ho partecipato agli ultimi incontri ufficiali,
quindi non mi pronuncio. Sarebbe però molto importante che la
discussione avvenisse alla luce del sole ‒ perché quello che fa GFOSS.it
è importante per tutta la comunità.

## Licenze: quali sono quelle buone

Questo tema non è nuovo, non è specifico ai dati (qualunque aficionado
di software libero ha in mente discussioni senza fine su GPL, BSD e
compagnia, l'interpretazione più recente del copione è qui
http://www.cwi.it/blogs/sistemaperto/ooo-diventa-un-podling-di-asf/ ) e
per quanto riguarda i dati è oggetto di discussioni articolate e
complesse, che NON avvengono su mailing list.

Il progetto LAPSI è uno dei "posti" dove vengono discussi questi temi.
Secondo me discuterne in mailing list non è particolarmente indicato, in
parte perché si tramuta presto in un flame, in parte perché non si può
essere sicuri di avere coinvolto tutte le persone che è importante
sentire, in parte perché molti membri della pubblica amministrazione non
sono nelle condizioni di effettuare queste discussioni (e non so quanto
un forum sia diverso). L'incontro di Bologna è stato positivo anche per
questo secondo me, si è discusso di persona.

Inoltre, le discussioni generiche raramente hanno senso, bisogna sentire
i problemi specifici di una amministrazione, di un insieme di dati (e
stimolare le amministrazioni ad adottare questo approccio
"divisionista").

## "Spatial is not special"

Non potrei essere più d'accordo. Lo ripeto da più di un anno.
Oltretutto, visto che nel mondo geografico c'è un livello di
formalizzazione (penso ai metadati, ad esempio) che in altri domini è
ancora da venire, rimanere nel "ghetto" è anche una occasione persa per
trasmettere buone pratiche a chi non si occupa direttamente di dati
geospaziali.

Ho invitato varie volte la comunità GFOSS a partecipare allo sviluppo
software di CKAN <http://ckan.org/> e al mantenimento del catalogo
italiano <http://it.ckan.net/>, anche per i dati geografici. Nel
frattempo lo sviluppo è andato avanti, ci sono dei prototipi funzionanti
di estensione spaziale per CKAN che potremmo installare sul nostro
catalogo, ma non è una cosa da fare il sabato pomeriggio. Ci vuole
continuità e un impegno concreto. Forse potremmo pensare a un
micro-finanziamento per qualcuno (non io, a scanso di equivoci) che si
occupi di riversare in CKAN dei cataloghi esistenti?

Ciao,
steko

-- 
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology
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