[Gfoss] Geomedia "Perche i dati geografici non possono essere liberi"

iacopo a controgeografie.net iacopo a controgeografie.net
Mer 13 Lug 2011 11:26:34 CEST


L'ultimo mail di GIno mi fa venire in mente due cose.
La prima è che purtroppo ha perfettamente ragione quando fa l'esempio di
infrastrutture pagate prevalentemente/totalmente dal pubblico e che
producono proventi privati. Io trovo la cosa scandalosa esattamente per i
motivi già detti, ovvero che se le abbiamo pagate con le tasse non è
lecito farle pagare con le tariffe. Dato che la cosa avviene già in altri
campi però questo non giustifica che si applichi una pratica sbagliata al
campo informazione geografica senza porsi domande.
La seconda invece è sui guadagni privati derivanti da beni pubblici. Mi
spiego con un esempio. Per vendere acqua minerale si paga una cocnessione
che ha il suo fondamento nel fatto che chi imbottiglia e vende trae
vantaggio privato da un bene pubblico (ora pubblico anche per volontà
referendaria). La cosa folle è che si vorrebbe far pagare molto l'acqua ai
cittadini che la ricevono via acquedotto e le concessioni invece sono
bassissime. Ecco proviamo a fare il parallelo: dati geografici a pagamento
per tutti e per tutti uguali significa che per me privato che voglio
usarli per scopi non commerciali costano tanto (ricordo da studente di
architettura che pagavamo una tassa per le carte regionali e ci giravano
le scatole notevolmente), mentre se le acquisto per scopi commerciali,
alle stesse condizioni, costano poco, ma se i dati sono un bene pubblico
non sarebbe al limite ragionevole fare come per l'acqua minerale e
chiedere una concessione per lo sfruttamento commerciale?
Solo un dubbio non ho certezze in materia.

Saluti a tuti

Iacopo




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