[Gfoss] Software e pirateria in Italia

Claudio cla.schifani a gmail.com
Ven 29 Apr 2011 15:41:52 CEST


Condivido pienamente quanto detto!
e nel mio piccolo posso dire che è da un paio di anni che a Venezia (in ambito master) usiamo sw open source gis come gvsig, sextante, grass e qgis. Ciò vale per gran parte dei moduli didattici. Credo che anche all'uni di Pisa si sia avviato un processo di innovazione culturale dal punto di vista sw.

le soluzioni gis open source ci sono e sono validissime, dunque si può fare benissimo didattica :-)

Claudio

Il giorno 29/apr/2011, alle ore 10.23, a.furieri a lqt.it ha scritto:

> On Fri, 29 Apr 2011 09:00:24 +0200, Pietro d'Orio wrote
>> La cosa inizia già in ambito accademico... Laboratori GIS su ArcMap,
>> e gli studenti per imparare si fanno passare una licenza piratata 
>> dal prof... 
> 
> Il 28/04/2011 21:53, silvio grosso ha scritto:
>> Io sono convinto che uno dei motivi per cui il Software Open 
>> Source GIS fatica ad affermarsi in Italia sia proprio dovuto 
>> all'alto tasso di pirateria...
>> 
> 
> sicuramente il sw pirata rappresenta una pericolosa
> concorrenza sleale per il sw libero.
> ancor più che per il sw proprietario: in fondo chi
> si installa una copia craccata prima o poi finirà
> inevitabilmente con l'acquistare una licenza regolare. 
> 
> insomma, è vero che la pirateria nuoce agli incassi
> sul breve termine, ma aiuta sicuramente ad allargare 
> la base di utenza ed a conquistare l'egemonia sul
> mercato.
> chissà, forse nelle segrete stanze qualche amministratore
> delegato più lungimirante si frega compiaciuto le mani 
> ogni volta che misura il numero di installazioni pirata 
> che ha al giro per il mondo: in fondo sono un bel serbatoio 
> da spremere per il futuro, no ?
> 
> perchè in Italia la pirateria è diffusa in modo così
> tanto abnorme rispetto agli altri paesi avanzati ?
> IMHO c'entra molto il basso livello di legalità
> e di rispetto delle regole sociali che permea 
> diffusamente la nostra cultura nazionale (comunque, 
> "noi siamo più furbi").
> 
> sarà una mera coincidenza, ma questo è anche il
> paese in cui gli evasori fiscali "bisogna capirli,
> perchè in fondo hanno ragione", e chi commette abusi 
> edilizi e/o ambientali lo fa "per necessità", tanto
> prima o poi arriva qualche condono o sanatoria :-P
> 
> perchè il sw pirata è così diffuso in ambito GIS 
> (e questo non solo in Italia) ?
> qua la risposta credo sia più facile e diretta:
> perchè la vasta maggioranza degli utenti di questa
> specifica categoria di SW (così di nicchia, così
> ultra-specialistico) è rappresentata da tecnici 
> e professionisti di tutt'altre discipline che hanno 
> un approccio meramente strumentale con l'informatica.
> 
> non possono fare a meno di usarla, ma rifiutano
> di capirla; spesso la guardano un po' in cagnesco,
> perchè li obbliga comunque a confrontarsi con
> problemi che invece potendo preferirebbero ignorare.
> e se questo è vero per le tecnologie informatiche
> di per se, figuriamoci per quanto riguarda i loro
> processi di produzione e commercializzazione.
> 
> ergo: perchè faticare per intraprendere una dolorosa
> migrazione su sw libero, quando invece è così facile 
> craccare qualche copia pirata di qualcosa che so già 
> usare perfettamente, magari perchè è l'unica cosa
> che mi hanno fatto conoscere all'università ?
> 
> ciao Sandro
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