[Gfoss] Software e pirateria in Italia

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Ven 29 Apr 2011 10:23:16 CEST


On Fri, 29 Apr 2011 09:00:24 +0200, Pietro d'Orio wrote
> La cosa inizia già in ambito accademico... Laboratori GIS su ArcMap,
>  e gli studenti per imparare si fanno passare una licenza piratata 
> dal prof... 

Il 28/04/2011 21:53, silvio grosso ha scritto:
> Io sono convinto che uno dei motivi per cui il Software Open 
> Source GIS fatica ad affermarsi in Italia sia proprio dovuto 
> all'alto tasso di pirateria...
>

sicuramente il sw pirata rappresenta una pericolosa
concorrenza sleale per il sw libero.
ancor più che per il sw proprietario: in fondo chi
si installa una copia craccata prima o poi finirà
inevitabilmente con l'acquistare una licenza regolare. 

insomma, è vero che la pirateria nuoce agli incassi
sul breve termine, ma aiuta sicuramente ad allargare 
la base di utenza ed a conquistare l'egemonia sul
mercato.
chissà, forse nelle segrete stanze qualche amministratore
delegato più lungimirante si frega compiaciuto le mani 
ogni volta che misura il numero di installazioni pirata 
che ha al giro per il mondo: in fondo sono un bel serbatoio 
da spremere per il futuro, no ?

perchè in Italia la pirateria è diffusa in modo così
tanto abnorme rispetto agli altri paesi avanzati ?
IMHO c'entra molto il basso livello di legalità
e di rispetto delle regole sociali che permea 
diffusamente la nostra cultura nazionale (comunque, 
"noi siamo più furbi").

sarà una mera coincidenza, ma questo è anche il
paese in cui gli evasori fiscali "bisogna capirli,
perchè in fondo hanno ragione", e chi commette abusi 
edilizi e/o ambientali lo fa "per necessità", tanto
prima o poi arriva qualche condono o sanatoria :-P

perchè il sw pirata è così diffuso in ambito GIS 
(e questo non solo in Italia) ?
qua la risposta credo sia più facile e diretta:
perchè la vasta maggioranza degli utenti di questa
specifica categoria di SW (così di nicchia, così
ultra-specialistico) è rappresentata da tecnici 
e professionisti di tutt'altre discipline che hanno 
un approccio meramente strumentale con l'informatica.

non possono fare a meno di usarla, ma rifiutano
di capirla; spesso la guardano un po' in cagnesco,
perchè li obbliga comunque a confrontarsi con
problemi che invece potendo preferirebbero ignorare.
e se questo è vero per le tecnologie informatiche
di per se, figuriamoci per quanto riguarda i loro
processi di produzione e commercializzazione.

ergo: perchè faticare per intraprendere una dolorosa
migrazione su sw libero, quando invece è così facile 
craccare qualche copia pirata di qualcosa che so già 
usare perfettamente, magari perchè è l'unica cosa
che mi hanno fatto conoscere all'università ?

ciao Sandro


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