[Gfoss] Regione Toscana: riflessioni su un bando...
Niccolo Rigacci
niccolo a faunalia.it
Lun 19 Ott 2009 15:41:59 CEST
On Mon, Oct 19, 2009 at 02:51:09PM +0200, G. Allegri wrote:
>
> Condivido senza tanti giri di parole alcune riflessioni:
>
> Nella descrizione dei prodotti (allegato [2]) vengono indicati, oltre alle
> funzionalità richieste, anche l'implementazione. Non so se è normale che in
> un bando venga specificato in modo così dettagliato come dovrà essere
> sviluppato un prodotto; azzardando conclusioni del tutto soggettive, mi
> viene da pensare che qualcuno abbia già progettato questa soluzione e abbia
> "contrattato" un bando con l'ente appaltante
Tra progettare e realizzare in genere c'è di mezzo parecchio
lavoro! Mi pare improbabile che qualcuno abbia già sviluppato la
soluzione sperando poi di venderla grazie ad un bando ad-hoc.
> *REQUISITI DI AMMISSIONE*
> "La ditta offerente deve aver già effettuato, nel periodo 01/07/2006 -
> 01/10/2009, attività di sviluppo attinente al prodotto QuantumGIS e
> conclusasi con rilascio, da parte della ditta, di codice sorgente
> tracciabile via internet sul repository ufficiale del prodotto."
Come sviluppatore di software libero questo mi pare invece un
ottimo parametro di valutazione. La mia (modesta) esperienza con
gli enti pubblici è sempre stata frustrata da requisiti che
riguardavano il bilancio societario o titoli che ben poca
attinenza avevano con lo sviluppo di software.
A me pare quindi una rivoluzione epocale, mi viene da dire che
finalmente qualcuno ha capito cos'è il software libero. Non ho
memoria di bandi in cui si tenga in così alta considerazione i
principi base del software libero:
* Il software libero ha un valore "intrinseco" per il fatto
stesso di essere libero che trascende il costo e le
caratteristiche tecniche disponibili.
* Se manca una funzione di cui ho bisogno, posso implementarla.
* Tale miglioramento è più utile se confluisce nel progetto
upstream, piuttosto che farmi la mia versione derivata che
muore nel giro di qualche mese.
* Per partecipare allo sviluppo del software libero occorrono
skill specifici: non solo saper programmare, ma anche saper
capire e interagire con la comunità.
Quali possono essere i parametri per valutare la bontà di un
fornitore? Il fatturato? I titoli di studio? Le referenze di un
curriculum su codice sviluppato e non pubblicato?
Se io voglio migliorare Qgis sono più furbo se cerco di
ingaggiare chi ha fatto tanti commit SVN nell'ultimo anno.
Mi pare un atteggiamento migliore del solito: "ho un problema,
voglio che mi sia risolto al prezzo più basso possibile".
Questo mi viene da pensare in linea di principio. Poi il caso
particolare non lo conosco ed ho dato solo una scorsa al bando,
senza neanche capirci troppo!
E poi purtroppo sono solo un sitemista, non un programmatore di
Qgis né di PostGIS, quindi quei 40k€ non mi toccano comunque!
--
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy
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