[Gfoss] Regione Toscana: riflessioni su un bando...

G. Allegri giohappy a gmail.com
Lun 19 Ott 2009 14:51:09 CEST


Colleghi della mailing-list, toscani e non,
ero indeciso sull'opportunità di condividere o meno questa riflessione, ma
alla fine ho ritenuto che possa essere l'occasione di uno scambio di idee
utile e costruttivo.

Ieri un collega mi ha segnalato un bando di gara della Regione Toscana dal
titolo "Sviluppo di prodotti software GIS open-source basati su prodotti
QuantumGIS e PostGIS" [1]

Condivido senza tanti giri di parole alcune riflessioni:

*TECNOLOGIE INDICATE E MODALITA' DI SVILUPPO*
I prodotti da sviluppare riguardano alcune nuove funzionalità per
l'interazione tra Qgis e Postgresql. Invito, chi ha voglia, a leggere le
richieste e ad esprimere un parere sui 41.000 € offerti. Non ho fatto
un'analisi dettagliata delle specifiche, però mi sembra che tale cifra sia
decisamente eccessiva per i prodotti richiesti!
Non voglio azzardare valutazioni improprie, percui nei prossimi giorni farò
richiesta all'ufficio responsabile del bando per avere chiarimenti
sull'analisi dei costi, però la mia impressione è che bandi di questo genere
non facciano che alimentare la diffusa sensazione che il modello
commerciale, adottato da alcune aziende che sviluppano su tecnologia OS,
nasconda costi e guadagni sproporzionati (e difficili da valutare), anche
rispetto a quanto offerto (a parità di prezzo) da prodotti proprietari.
Nota: anche le ricadute economiche su un ente pubblico (e quindi sulla
comunità pubblica) rientrano nel "bilancio etico" delle scelte... non
soltanto il fatto che il prodotto sia OS o meno!

Nella descrizione dei prodotti (allegato [2]) vengono indicati, oltre alle
funzionalità richieste, anche l'implementazione. Non so se è normale che in
un bando venga specificato in modo così dettagliato come dovrà essere
sviluppato un prodotto; azzardando conclusioni del tutto soggettive, mi
viene da pensare che qualcuno abbia già progettato questa soluzione e abbia
"contrattato" un bando con l'ente appaltante per assicurarsi
l'aggiudicazione. Se così fosse, al di là delle questioni legali che ciò
solleverebbe, mi sembra che un tale approccio tradisca il trasparente
spirito di concorrenza che caratterizza le comunità di sviluppo OS.


*REQUISITI DI AMMISSIONE*
"La ditta offerente deve aver già effettuato, nel periodo 01/07/2006 -
01/10/2009, attività di sviluppo attinente al prodotto QuantumGIS e
conclusasi con rilascio, da parte della ditta, di codice sorgente
tracciabile via internet sul repository ufficiale del prodotto."
Ci sono precedenti in cui l'indicazione già una data così specifica è stata
considerata un valido motivo di contestazione. In più qui si richiede che la
ditta abbia pubblicato i propri prodotti sul repository di Qgis.
Con riferimento all'art. 42 del D.Lgs. n.163/2006, riguardo la "capacità
tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi", mi
chiedo in base a quale criterio è stato definita una tale limitazione!
Possiamo discutere sulla possibilità di dimostrare la propria capacità
tecnica secondo il comma a) del suddetto decreto (prodotti sviluppati negli
ultimi 3 anni), ma potrei anche avere deciso con i miei precedenti clienti
che il codice non venisse pubblicato con queste modalità (pur rispettando i
requisiti della licenza GPL2/3). Questo dovrebbe essere motivo di esclusione
dalla partecipazione ad un bando?!
Oltre al fatto che un vincolo così restrittivo, limitando fortemente la
partecipazione di concorrenti, non dà modo all'ente di valutare e
contrattare l'effettivo valore economico del prodotto richiesto, viene da
pensare che con questo si vogliano favorire soggetti specifici...


Ci siamo indignati più volte per il fatto che in un bando venisse
specificata una tecnologia proprietaria per lo sviluppo di certi servizi
(Microsoft, ESRI, ecc.). Sebbene in questo caso si richiede la fornitura di
supporto e sviluppo specifico per una tecnologia, presumibilmente, già
adottata dall'ente banditore, credo che se il passaggio da un modello
proprietario ad uno free/os non viene gestito e motivato in modo trasparente
e corretto, ci sia il rischio di incorrere negli stessi vizi che (spesso)
caratterizzano i rapporti di vincolo tra enti e aziende produttrici di sw
proprietario.
Siamo d'accordo, prima o poi un ente deve scegliere e investire su un certo
prodotto. E' ovvio. Ma se su questo prodotto abbiamo sventolato per anni i
valori di eticità, trasparenza, concorrenza, ecc., chi lo sostiene e lo
diffonde dovrebbe farsi garante e promotore delle stesse virtù, anche
all'interno dei rapporti economici tra enti e privati.

Ho scritto questa email nella speranza di aprire un sereno e fruttuoso
scambio di idee, e non per incriminare e alimentare flame. Spero soprattutto
che se nella ML ci sono soggetti in qualche modo coinvolti in questo bando,
possano contribuire alla riflessione portando rettifiche e critiche alla mia
lettura.
Nel frattempo cercherò di aprire un canale ufficiale con l'ente appaltante
per ulteriori delucidazioni.

Un saluto a tutti,
Giovanni


[1]
http://negotia.datamanagement.it/regione-toscana/negotia?pagina=trattativa_partecipa&idT=219&backPage=cGFnaW5hPWdhcmVWaW5jaXRvcmlzdWJtaXQ9bGVnZ2lpZEVzaXRpPTc3&hmac=8b3950e44d9c8acf2b289994b766326d

[2]
http://negotia.datamanagement.it/regione-toscana/negotia?pagina=download&nomeFile=fd_allegato-regione-toscana-219_2.pdf&tipo=altro&dir=docgara%2F219&down=1&backPage=cGFnaW5hPWZpbGVGaXJtYXRvc2VydmVyJmRpcmVjdG9yeT1kb2NnYXJhLzIxOSZub21lRmlsZT1mZF9hbGxlZ2F0by1yZWdpb25lLXRvc2NhbmEtMjE5XzIucGRmLnA3bSZpZFJpc3Bvc3RlPSZiYWNrUGFnZT1jR0ZuYVc1aFBYUnlZWFIwWVhScGRtRmZjR0Z5ZEdWamFYQmhKbWxrVkQweU1Ua21ZbUZqYTFCaFoyVTlZMGRHYm1GWE5XaFFWMlJvWTIxV1YyRlhOV3BoV0ZKMlkyMXNlbVJYU25SaFdGRTVZa2RXYmxveWJIQmFSVlo2WVZoU2NGQlVZek1tYUcxaFl6MDRZak01TlRCbE5EUmtPV000WVdObU1tSXlPRGs1T1RSaU56WTJNekkyWkE9PQ%253D%253D&hmac=1db925440234480a1a7a8414ca40028a
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