[Gfoss] Sardegna: come si fa ad ammazzare l'Open Source

christian pellegrin chripell a gmail.com
Mer 11 Mar 2009 16:16:18 CET


On Wed, Mar 11, 2009 at 3:49 PM, Simone Giannecchini
<simone.giannecchini a geo-solutions.it> wrote:
> On Wed, Mar 11, 2009 at 3:29 PM, christian pellegrin <chripell a gmail.com> wrote:

> 1> chi ci assicurerebbe che GFOSS è depositaria della verita? Alla
> fine della fiera è cmq una lobby, che ci piaccia o meno.

nessuno. Probabilmente la verità come concetto oggettivo nemmeno
esiste. Però GFOSS.it è credibile nel momento che è sostenuta da tutte
o quasi le aziende e le altre entità del settore. Per questo per avere
un peso è spinta ad essere più corretta verso tutti i propri
sostenitori. E potrebbe anche essere vista come una lobby che spinge
all'uso del software libero in un certo ambito. Ma tutto questo mi
sembra abbastanza ovvio.

> 2> GFOSS.it è di per se una associazione con dietro delle aziende
> (individuali e non)  quindi il conflitto di interessi mi pare
> stridente rispetto alla tua proposta. E' un po come se OGC dicesse
> "usa questo server W*S  invece di quello".

mah, o mi sono spiegato male o non hai capito. Intendevo spingere per
l'utilizzo del software libero non del server xyz. Ovviamente per fare
questo deve spiegare le dinamiche di questo mondo, non far sembrarlo
"yet another proprietary software" solo che costa meno.

>
>
> GFOSS o chi per essa deve guardarsi il piu' possibile da mettere le
> mani in aspetti commerciali, le aziende devono essere capaci di stare
> in piedi con le proprie gambe ed usando il cervello. Bastasse essere

Anche qui non capisco. Ho risposto ad una email dov'era scritto "ma è
mia opinione che se associazioni come GFOSS e ITPUG cominciassero a
collaborare per fornire un ventaglio di servizi robusti e variegati,
potrebbero cominciare a partecipare a bandi di gare," che mi sembra
indicare una "commercializzazione" di GFOSS criticando questo punto e
poi me lo rinfacci? Forse hai solo sbagliato a quotare.

> bravi sviluppatori (e non assumo di esserlo mai stato) per creare
> aziende di successo ( e non assumo che la mia lo sia) il mondo sarebbe
> pieno di aziende OS multimiliardarie.
>

off-topic: non credo proprio. Il mercato è un modo per dare il
"giusto" prezzo alle cose, ovvero far si che una cosa costi quanto
costa produrla (almeno così leggo nei libri di economia). Più un
mercato è efficiente più tale prezzo "ideale" si raggiunge quindi
diminuendo i profitti. Essendo l'Open Source un mercato più efficiente
(dato che non ci sono barriere come i brevetti, i segreti industriali
(la conoscenza è condivisa), la preponderanza dell'interesse di gruppi
rispetto a quelli della comunità nel suo insieme, etc.) non vedo
grossi modi per diventare straricchi. Peccato, dovremmo accontentarci
di avere il giusto! :-)


-- 
Christian Pellegrin, see http://www.evolware.org/chri/
"Real Programmers don't play tennis, or any other sport which requires
you to change clothes. Mountain climbing is OK, and Real Programmers
wear their climbing boots to work in case a mountain should suddenly
spring up in the middle of the computer room."


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