[Gfoss] Informativa su un comportamento anomalodi qgis

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Sab 23 Apr 2016 16:38:56 CEST


Il problem non e' di chi usa QGIS, ma bensi' di chi non lo usa o
acelta o per altro.

Se un soggetto che non usa qgis commissiona a un professionista dei
dati in shapefile.
Il soggetto committente se non usa QGIS , ma lo usava il
professionista , che cosa dovrebbe abbandonare ?

Il problema e' come accorgersi che nei dati in shapefile che si
possiede perche' si e' scaricato da un sito internet o perche' di e'
acquistato da qualche parte , o che si e' ricevuto per qualche
ragione, ci sono dei records che non dovrebbero esserci.

Oppure , per assrudo adottare QGIS, perche' solo cois' e' sicuro di
vedere qalcosa di veritiero.

In soldoni, qgis aveva inconsciamente modificato il formato dello
shapefile e cosi' facendo a fatto si che chi usava qgis per produrlo
deve obbligatoriamente usarw qgis per vederlo altrimenti rischia di
vedere una cosa errata. Le lo viene a sapere la Microsoft assume
seduta stante gli autori di questa cosa perche' e' un colpo di genio
dal punto di vista del marketing e della fidelizzazione degli utenti.
Ora nessuno si azzardera'a a non usare qgis.

Altro che abbandonare.

Approfitto della email per chiederti una informazione che credo sia
utile anche ad altri:

Quando io carico i dati in postgis uando la procedura shp2pgsql.

Questa procedura si accorge del flag di cancellazione e mi salta i
suddetti records, oppure in tutti i dati che ho caricato sul postgis
ho il rischio gia' ora di averci delle geometrie che non dovrebbero
esserci
?

E se la risposta e' negativa, pensate in postgis di supportare questo
nuovo formato di QGIS ?

Questo perche' se anche da ora in avanti qgis non fa' piu' cosi',
resta il fatto che molti ad oggi usano ancora un qgis ante 2.14 e a
giro ci sono tantissimi shapefile che potrebbero essere affetti da
questo problema.

Per me e' molto importante sapere questo.

Grazie della risposta.


Il 23 aprile 2016 16:05, Sandro Santilli <strk a keybit.net> ha scritto:
> On Sat, Apr 23, 2016 at 08:11:43AM +0200, Andrea Peri wrote:
>
>> Anche questi sono costi che vengono sottratti a altri usi.
>
> Nel valutare i costi di acquisizione di software bisogna considerare
> il costo di risoluzione dei bug. Nel software libero come in quello
> proprietario. La differenza e' nel fatto che nel caso di software
> proprietario puoi avere un solo preventivo.
>
> La quantita' di bachi e' ovviamente un altro parametro, e capisco
> la frustrazione di avere a che fare con software che ne e' pieno.
> Si puo' reagire alla frustrazione in due modi: (1) abbandonare l'uso
> di tale software (2) fare qualcosa per migliorarlo. Entrambe le
> strade hanno un costo, e bisogna considerare anche quello.
>
> --strk;



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