[Gfoss] compilare QGIS-master su linux

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Ven 2 Ott 2015 11:34:50 CEST


L'approccio  adottato dalla societa' che citi non e' difettoso.
Anzi tecnicamente e' interessante.

E' una scelta implementativa ben precisa.

Con vantaggi e svantaggi.
Si tratta di pesare gli uni e gli altri avendoli ben presente.

Ottimizza lo spazio disco occupato e garantisce velocita'.

una griglia di interi usata per quantizzare valori in virgola mobile
permette di fare determinati calcoli (non tutti ovviamente) in intero.
E i processori sono diversi ordini di grandezza piu' veloci con i
numeri interi piuttosto che con i numeri in FP64.

Anche in presenza di un coprocessore matematico (da decenni ormai
presente su ogni CPU, salvo forse quelle dei netcomputers)

Non ne sono certissimo, ma probabilmente anche una griglia di valori
FP permette di realizzare delle ottimizzazioni sullo spazio disco e
sulle performance.

Queste sono consierazioni significative specie se seiin una situazione
dove un leggerissimo spostamento di pochi millimetri e' irrilevante.

E infatti la replica usuale era che a fronte di dati che scontano
errori di precisione di qualche metro uno spostamento di qualche
millimetro e' irrilevante.

E questo puo' essere anche vero finche' si resta su un singolo sistema
elaborativo.

Oggi pero' e' presente anche un discorso di interoperabilita' e per
questo e' importante poter replicare i medesimi comportamenti in altri
sistemi differenti. Per questo la persisnteza del dato e' un parametro
non piu' trascurabile anche se si tratta di pochissimi millimetri.

Quindi dipende dal caso di uso a cui si applica il dato.
Per questo e' importante preservare la versatilit'a di impiego e
quindi puntare a tenere il piu' possibile inalterato il dato
originale.

Proprio perche' non sai mai per cosa potra' essere usato in futuro.

Ed e' per questo che ho visto subito nubi fosche quanto ho letto di
QGIS e della ipotesi della griglia.

A.


Il 2 ottobre 2015 10:39, G. Allegri <giohappy a gmail.com> ha scritto:
> PS: mi scuso per la frase su ESRI che potrebbe essere sembrata a qualcuno un
> po' pubblicitaria. Non lo era affatto. Anzi, sono il primo a ritenere
> difettoso l'approccio di ESRI. La domanda però rimane: come fanno tanti
> settori che usano ESRI a convivere con questo approccio se risulta
> effettivamente difettoso? Penso al "catasto" americano, o all'IGM, ecc.
>
> giovanni
>
> Il giorno 2 ottobre 2015 08:44, G. Allegri <giohappy a gmail.com> ha scritto:
>>
>> @Luca sono stati fatti grandi passi in avanti nell'usabilità di GRASS con
>> la nuova UI (ormai neanche tanto nuova). Resta però un sistema per
>> "iniziati". Io gli dedico sempre un discreto tempo nei miei corsi, ma è
>> riprovato che i più preferiscano lavorare con QGIS e, al massimo, usufruire
>> di GRASS tramite plugin o Processing. Questo è indicativo che l'esperienza
>> utente resta più complessa rispetto ad altre soluzioni.
>>
>> La mia cmq non è una critica, sia chiaro. Anzi, GRASS porta avanti novità
>> sempre di grandissimo valore.
>>
>> La quadratura del cerchio è tendere appunto a riunire UX e robustezza
>> ovvero, in altra prospettiva, evitare che la complessità sia anche
>> complicatezza.
>> In merito alla topologia, come dice Sandro, ESRI ha cercato questo sacro
>> Graal abbandonando il modello ArcInfo e perseguendo un modello basato su un
>> sistema avanzato di pseudotopologia la cui robustezza (interna) è data
>> dell'approccio a griglia di precisione. Andrea ha esperienza da vendere in
>> merito ai problemi che questo genera. Mi chiedo come faccia però ad essere
>> leader anche in settori strategici e sensibili (come quello militare) se il
>> suo approccio vi risulta così errato.
>>
>> QGIS, che vince in semplicità di UX, propone una soluzione simile.
>> GRASS resta fedele. L'ammiro e resto favorevole alla scelta di GRASS,
>> ma... (torna alla prima riga)
>>
>> giovanni
>>
>> Il 02/ott/2015 07:57, "Paolo Cavallini" <cavallini a faunalia.it> ha
>> scritto:
>>>
>>> Il 02/10/2015 01:02, aperi2007 ha scritto:
>>>
>>> > Non sono ancora riuscito a capire se invece riesco a gestire
>>> > direttamente n editing a livello di topologia.
>>> >
>>> > Per cui la mia impressione ad oggi e' che su grass si passa sempre da
>>> > una simple-feature che si edita in qualche modo e poi si ricarica nella
>>> > topologia di grass.
>>> >
>>> > E quindi non sono mai riuscito a capire se si puo' e con qali comandi
>>> > operare direttamente sulla topologia, inserendo , rimuovendo o
>>> > spostando
>>> > un arco o un nodo nella copertura topologica generata dal caricamento
>>> > di
>>> > uno shapefile di poligoni.
>>>
>>> Salve.
>>> GRASS opera direttamente in topologia. Per capirci di piu', forse la
>>> cosa piu' semplice e' leggere il log del plugin, che durante una fase di
>>> importazione descrive minuziosamente come scompone una simple geometry e
>>> la ricostruisce in una topogeom.
>>> Il nuovo plugin per G7 ha un sistema di editing topologico completamente
>>> rifatto, se vuoi provalo, cosi' ci aiuti anche a scoprire i possibili
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