[Gfoss] Gis e Cad3D

Geo DrinX geodrinx a gmail.com
Ven 24 Gen 2014 12:34:41 CET


Ciao Marco,


 > Con il TIN possono essere descritti oggetti (e anche territori) di tipo
"sculturato".  Quindi, grotte, scogliere, bordi precisi di tetti, oggetti
fotogrammetrici eccetera.


> Qui rompo le scatole io, ribadendo che i cosiddetti "bordi precisi" del
> TIN non sono in realtà precisi, ma sono solo funzione del passo con cui
> sono stati campionati i vertici dei triangoli che lo costituiscono.


Ripeto:  "Teoria delle Misure".   Ma esuliamo da quello di cui ci vogliamo
occupare.  Comunque, il perfetto non esiste, e ogni punto misurato, una
volta ri-misurato assume altre coordinate.  OK.  Ma questo è vero sempre.
Per i TIN e per il vettoriale fotogrammetrico più tradizionale, per il
catasto, eccetera.

Direbbe il mio professore di Topografia:  "Non mi divaghi..."      :)

Quindi, tornando invece alla tipologia di dati TIN, supponendo di aver
preso una serie di punti da un rilevamento ( e NON da un ricampionamento
!!! ), tenuto conto della perfettibilità di qualunque rilievo, della
precisione degli strumenti, eccetera eccetera, e di quello che vuoi per
rendere quel punto il più possibile unico e irripetibile...
... orbene, quella Nuvola di Punti  ( "Point Cloud" ) derivata da un
rilievo LiDAR, SfM, oppure anche  da "stazione totale" ,  quella Nuvola di
Punti, dicevo, viene ricostruita come superficie tramite diverse tecniche,
che costruiscono il "Grafo dei Triangoli", ovvero il TIN SCULTURATO degli
oggetti contenuti nella nuvola di punti.

Questo è un campo affascinante della "Teoria dei Modelli" e della "Cluster
Analisys".

Tramite queste tecniche si riesce a tirare fuori da un "ammasso informe di
punti"  uno o più oggetti, fatti da tanti triangolini minuscoli, che, nel
caso del LiDAR, o meglio ancora dalla SfM, possono essere colorati dalle
immagini che hanno direttamente generato i punti ( per la SfM ) oppure
dalle immagini "accoppiate" ai punti ( come nel caso del LiDAR ).  Tu dici
bene:  il LiDAR, oppure anche il Laser terrestre sembrano un "cieco che
tocca un modello", e il difetto che si trova è che "di punti ce ne sono
tanti, anche troppi, ma mancano quelli utili" :)
Un po' meglio si va con la "Structure from Motion", anche se... ha
anch'essa i suoi difetti ( come tutti i metodi di misura ),  ma almeno i
punti che si ottengono sono direttamente i punti visibili dalle immagini (
e quindi, capita più spesso che siano i contorni apparenti degli oggetti
).  Ma comunque, ripeto... è roba da "Teoria delle Misure"... :)

Tu dici "E siccome queste nuvole di punti sono praticamente ingestibili a
livello software."

Appunto di questo stiamo parlando:  porre le basi per fare in modo che il
software si occupi di questo.  :)

In conclusione, sto parlando di TIN "sculturati", e non di TIN salvati a
partire da un DTM, il che significherebbe solo... una complicazione
inutile, che non aggiunge nulla ai dati di partenza, che non contengono
contemporaneamente, come tu stesso dici, il pavimento ed il soffitto  :)

E io aggiungerei:  il TIN contiene anche le pareti verticali, che NON CI
SONO nel DTM.

Riassumendo:  parliamo di TIN da SfM.   Questo soltanto mi preme
implementare in questo momento.


Ok, questa me la invio anche da solo e la porto nel mio prossimo convegno
;)


Ciao e grazie

Roberto
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