[Gfoss] Vogliamo anche l'Italia nel registro INSPIRE [no HTML vers]

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Lun 10 Feb 2014 14:52:37 CET


Grazie della risposta, ora che entriamo nello specifico la cosa si fa'
veramente utile e non credo che possa annoiare.
Chi non vuole non legge, ma i mtd sono importanti per chi opera con i dati
geografici.

Venendo alla tua risposta:

No, non mi convince.

Perche' l'obbligatorieta' di tale campo è legata al suo impiego.
Questo campo (ParentIdentifer), infatti va riempito solamente nei casi in
cui una scheda è parente di una altra.
Per questo non è stato messo obbligatorio.

Inoltre, un dettglio che moltospesso sfugge è che questa compilazione è
fatta su una scheda XML.
Nell'xml e in particolare su quello dei metadati.
Vige la regola che un campo se vuoto non va inserito.
Ovvero, vanno inseriti nel xml solo gli elmenti valorizzati.
Nei casi in cui il ParentIdentifier non serve perche' non ci sono parenti
(e quindi sarebbe nullo/vuoto) tale campo non va messo.
Per questo non si trova in alcuni esempi di datasets. Perche' sono datasets
che non hanno padre e quindi tale campo essendo vuoto iene omesso.

Venendo alla obiezione che non è citato nel regolament di Inspire:
Il regolamento si riferisce ai contenuti informatiivi, entre questo campo
essendo primriamente applicativo (perche' serve per realizzare un legame di
parentela tra due schede distinte) , non attiene ai contenuti informativi
della singola scheda, e quindi capico bene che non sia citato nel
regolamento.

Pero' nel regolamento si dice che si fa' riferimento alle specifiche
ISO19115 e tanto basta.

A maggior riprova, nel regolamente non è citato neanche il campo
FileIdentifier, eppure tale campo è usato.
:)


Andrea.



Il giorno 10 febbraio 2014 14:14, Piergiorgio Cipriano <
pg.cipriano a gmail.com> ha scritto:

> Andrea,
> vorrei evitare di annoiare gli altri in lista ... io personalmente ho
> sempre pensato che i metadati facciano venire molto sonno!
>
> So benissimo che il fileIdentifier ed il parentId sono raffigurati nel
> diagramma di classe a pag.70.
> Ma la tua attenzione dovrebbe cadere non su quel diagramma di classi, ma
> su quanto è richiesto da Inspire come OBBLIGO.
> Ed in questo caso troveresti che NON sono previsti, nel senso che NON sono
> obbligatori: cioè se hai un file xml senza quei due elementi, e lo validi
> con il validator INSPIRE, non dà errori;
>
> Qui trovi il file xml di esempio:
> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/EUOSME_GEOPORTAL/temp/provaAP.xml
>
> ... e qui sotto il link al report generato dal Validator INSPIRE:
>
> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/resources/sandbox/INSPIRE-5a8d8970-9254-11e3-a6f9-52540004b857_20140210-140754/datasets/1/
>
> Spero basti per convincerti :)
> Passo e chiudo, stavolta davvero (vado a pranzo)
>
>
> pg
>
> ______________________________
> Piergiorgio Cipriano
> https://twitter.com/PgCipriano
>
>
>
> Il giorno 10 febbraio 2014 13:54, aperi2007 <aperi2007 a gmail.com> ha
> scritto:
>
>  Ciao,
>> nessuna polemica per carita'.
>>
>> Tra l'altro capisco che probabilmente è sfuggito il dettaglio dal
>> documento isnpire.
>> Per cui mi provi a spiegare.
>> :)
>>
>> Pero' consentimi prima di replicare alla tua prima affermazione , di
>> nuovo senza polemica.
>> :)
>>
>> dire che "non aveva chiara la questione" non è offensivo.
>> NOn vorrei che i toni si alzassero inutilmente e finissero per distrarci
>> dal vero obiettivo che è chiarire l'equivoco DRAMMATICO  sulla scheda
>> Inspire.
>> :)
>>
>> Punto 1)
>> Continui a citare punti differenti da quelli interessati dalla questione.
>> :)
>>
>> Cerca nella documentazione di Inspire dove sta l'attributo
>> FileIndentifier , e cerca li' intorno l'attributo "parentidentifier",
>> che come dice il nome è "parente".
>>
>> :))
>>
>> Giusto per essere piu' esaustivo ho fatto io questa azione:
>> se vado sul sito di JRC trovo scritto:
>>
>> "Guidelines based on EN ISO 19115 and EN ISO 19119 "
>> Intanto ci trovo scritto
>>  "based on iso19115" ?
>> E gia' questo fa' pensare che forse forse devo attenermi anche a quel che
>> dice ISO19115.
>>
>> Puo' darsi, ma anche no.
>> Vediam di trovare questo attribtuo ParentIdentifier.
>>
>> Proviamo a leggere il documento che si scarica dal sito di JRC, eh ?
>> a pagina 70 ce una immagine ne catturo un pezzettino.
>> :)
>>
>> Che allego a questa emal.
>> come puoi vedere nella medesima sezione del FileIdentifier, ci sta anche
>> un campo che si chiama "ParentIdenfier".
>>
>> Tale sezione è la root della scheda Metadata.
>> In tale sezione si mettono iferimenti espliciti alla scheda di metadato.
>> Per cui ci si mette sia il FileIdentifier che il ParentIdentifier.
>>
>> PSero di aver risposto in maniera esaustiva.
>>
>> Salutoni,
>>
>> Andrea.
>>
>>
>>
>> On 10/02/2014 13:18, Piergiorgio Cipriano wrote:
>>
>>  Ti rispondo senza polemica.
>> Prima di tutto dovresti conoscere come è nato l'Editor.
>> Si tratta di questo: https://joinup.ec.europa.eu/software/euosme/home
>>  E' stato sviluppato nell'ambito del progetto EuroGEOSS da una ragazza
>> che ha lavorato in JRC ovviamente a stretto contatto con le persone che
>> hanno seguito la definizione delle specifiche metadata Inspire!!
>>
>>  Pensare che "chi ha scritto quel aggeggino non aveva chiaro la questione"
>> è abbastanza azzardato, oltre che offensivo per la diretta interessata e
>> per i colleghi JRC.
>>
>>  In merito al parentId ... mi dici per favore dove trovi scritto che è
>> previsto in INSPIRE?
>> Cortesemente, apri il Regolamento 1205/2008 a pag. 7 e leggi cosa è
>> chiesto:
>>
>>>
>>> *10. METADATA ON METADATA *
>>> *For the purposes of Article 5(1) of Directive 2007/2/EC the following
>>> metadata elements shall be provided: *
>>> *10.1. Metadata point of contact *
>>> *This is the description of the organisation responsible for the
>>> creation and maintenance of the metadata. *
>>> *This description shall include: *
>>> *-- the name of the organisation as free text, *
>>> *-- a contact e-mail address as a character string. *
>>> *10.2. Metadata date *
>>> *The date which specifies when the metadata record was created or
>>> updated. *
>>> *This date shall be expressed in conformity with ISO 8601. *
>>> *10.3. Metadata language *
>>> *This is the language in which the metadata elements are expressed. *
>>> *The value domain of this metadata element is limited to the official
>>> languages of the Community expressed in **conformity with ISO 639-2.*
>>
>>
>>
>>  Poi, prova ad aprire le technical guidelines e vai a pag.13.
>>
>> http://inspire.jrc.ec.europa.eu/documents/Metadata/MD_IR_and_ISO_20131029.pdf
>>  e dimmi se vedi da qualche parte un constraint che richieda il parentId.
>>
>>  Idem a pag. 58: per i "metadata on metadata" (che è la parte in cui fai
>> confusione tu) si parla solo di:
>> - metadata point of contact
>> - metadata date
>> - metadata language
>>
>>  INSPIRE, infatti, non richiede nemmeno l'identificatore del file di
>> metadato (fileIdentifier) anche se chi ha scritto l'Editor ha pensato bene
>> di aggiungerlo nella creazione del file xml.
>>
>>  Per concludere: scrivere "Purtroppo chi ha scritto queste specifiche di
>> Inspire è stato di "spalla tonda" e gli ha fatto fatica scrivere anche un
>> esempio che contenesse almeno una stracciosa scheda di tipo serie che
>> fosse parente di una dataset." ... di nuovo non ha molto senso, visto
>> che non si tratta di un lavoro fatto da cardinali riuniti in conclave, ma
>> di tantissime persone (JRC e decine di altre organizzazioni).
>> Inoltre, visto che INSPIRE ha previsto da subito meccanismi di feedback e
>> commenti sulle varie bozze, perché non hai inviato questa tua richiesta di
>> un xml di esempio serie-dataset (che condivido!) a suo tempo?
>>
>>  Passo e chiudo.
>>
>>
>>
>>
>>
>>  pg
>>
>> ______________________________
>>  Piergiorgio Cipriano
>> https://twitter.com/PgCipriano
>>
>>
>>
>> Il giorno 10 febbraio 2014 12:14, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>>>  PG,
>>>
>>> l'edtor n linea che propone il portale inspire, non è di per se'
>>> dirimentedella questione.
>>> Perche' potrebbe benissimo trattarsi che chi ha scritto quel aggeggino
>>> non aveva chiaro la questione.
>>> :)
>>>  E poi il suo funzionamento è abbastanza ambiguo visto che consente di
>>> definire separatamente serie e datasets. E non prevede allcune forma di
>>> legame.
>>>
>>>
>>>  Passando invece al documento che mi hai indicato.
>>>
>>>
>>> a pag.79:
>>>
>>> <gmd:fileIdentifier>
>>>
>>> <gco:CharacterString>f9ee6623-cf4c-11e1-9105-0017085a97ab</gco:CharacterString>
>>> </gmd:fileIdentifier>
>>>
>>> nella stessa scheda il campo RS_Identifier viene valorizzato con questi
>>> altri valori:
>>>
>>> <gmd:RS_Identifier>
>>> <gmd:code>
>>> <gco:CharacterString>
>>> http://rdsi.jrc.ec.europa.eu/id/dataset/ccm2.1/lakes
>>> </gco:CharacterString>
>>>
>>> Gia' questo dorebbe mettere in sospetto.
>>> Che forse li' sul campo resource non ci va un codice tipo UUD, visto che
>>> in questo caso ci viene scritto un codice piu' parlante.
>>> E comunque differente da quella in FileIdentifier.
>>> La ragione di questa differenza è che qui sul campo "resource" ci si
>>> riferisce all'identificativo della risorse, ma poiche' siamo nella sezione
>>> DataIdentification  la risorsa a cui ci si riferisce è il dataset dei
>>> dti.
>>> Mentre il parent-Identifier e il FileIdentifier sono collocati in altra
>>> parte della scheda, dove la risorca a cui ci si riferisce è la scheda di
>>> metadato (i concetti di "resource" vanno contestualizzati in base alla
>>> sezione dove ci si trova)
>>>
>>> Quindi qui ci si riferisce al codice identificativo del dataset e non
>>> della scheda di metainformazione.
>>>
>>> Purtroppo chi ha scritto queste specifiche di Inspire è stato di "spalla
>>> tonda" e gli ha fatto fatica scrivere anche un esempio
>>> che contenesse almeno una stracciosa scheda di tipo serie che fosse
>>> parente di una dataset. Per chiarire una volta per tutte.
>>> (forse su le specs ISO19115 un tale esmepio ci potrebbe essere),
>>> per cui ha alimentato questo drammatico equivoco.
>>>
>>>
>>>  Detto questo io non so piu' che altro dire.
>>> :)
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>  Il giorno 10 febbraio 2014 11:22, Piergiorgio Cipriano <
>>> pg.cipriano a gmail.com> ha scritto:
>>>
>>>>  Andrea,
>>>>  INSPIRE non prevede il parentId per gestire le Serie.
>>>> INSPIRE prevede l'id del metadato (1) e quello della risorsa (2):
>>>>
>>>>  (1)
>>>>  <gmd:fileIdentifier>
>>>>  <gco:CharacterString>123456</gco:CharacterString>
>>>>  </gmd:fileIdentifier>
>>>>
>>>>  (2)
>>>>  <gmd:identifier>
>>>>   <gmd:RS_Identifier>
>>>>   <gmd:code>
>>>>  <gco:CharacterString>123456</gco:CharacterString>
>>>>  </gmd:code>
>>>>    <gmd:codeSpace>
>>>>  <gco:CharacterString>miocodespace</gco:CharacterString>
>>>>  </gmd:codeSpace>
>>>>   </gmd:RS_Identifier>
>>>>   </gmd:identifier>
>>>>
>>>>
>>>>  Esempio:
>>>> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/EUOSME_GEOPORTAL/temp/7c46933a.xml
>>>>
>>>>  Oppure:
>>>>
>>>> http://inspire.jrc.ec.europa.eu/documents/Metadata/MD_IR_and_ISO_20131029.pdf(pagg. 79,80)
>>>>
>>>>
>>>>  pg
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Il giorno 10 febbraio 2014 11:11, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
>>>> scritto:
>>>>
>>>>  Salve,
>>>>> avri un questio tencico che mi piacerebbe conoscere:
>>>>>
>>>>>  Inspire prevede che il campo ParentID sia valorizzazo solo e
>>>>> solamente nel caso in cui la scheda dataset e' legata a una scheda di tipo
>>>>> serie.
>>>>> Le specifiche RNDT, invece prescrivono che tale campo sia usato per
>>>>> indicare la storicita' della scheda dataset. E addirittura prevedono che
>>>>> nel caso la scheda sia di tipo serie in tale campo sia ripetuto il valore
>>>>> del campo FileIdentifier.
>>>>> Ovvero RNDT attributisce a tale campo dei significati differenti
>>>>> rispetto a Inspire.
>>>>>
>>>>>  Nell'affrontare questi tests di inspire,
>>>>>  il RNDT ha rimaneggiato le schede modificando il campo ParentiIded
>>>>> adeguandolo alle prescrizioni inspire (che poi sono quelle ISO)
>>>>>  ?
>>>>>
>>>>>  O a confermato le schede con i valori di storicita' inseriti in tale
>>>>> campo.
>>>>>
>>>>> Inoltre vorrei sapere se nel affrontare il test inppsire , il RNDT ha
>>>>> sottoposto schede di tipo serie o solamente schede ditipo dataset chenon
>>>>> erano figlie di serie ?
>>>>>
>>>>>  Giusto per chiarirmi un dubbio in merito a un dettaglio tecnico sul
>>>>> quale ci si sbatte il capo da diverso tempo.
>>>>>
>>>>>  Grazie,
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>  Il giorno 10 febbraio 2014 10:19, stefano campus <skampus a gmail.com>ha scritto:
>>>>>
>>>>> *Premessa*
>>>>>> INSPIRE prevede che ogni Stato Membro fornisca almeno un endpoint
>>>>>> nazionale
>>>>>> per il discovery di metadati.
>>>>>> Ad oggi, la maggior parte degli Stati Membri (23 su 28) ha soddisfatto
>>>>>> questo requisito registrando il proprio riferimento nazionale nel
>>>>>> geoportale
>>>>>> INSPIRE:
>>>>>> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/INSPIRERegistry/
>>>>>> In particolare, come si può vedere, alcuni paesi hanno registrato più
>>>>>> di un
>>>>>> endpoint, come l'Austria, il Belgio e la Lettonia: è infatti possibile
>>>>>> registrarne anche più di uno per paese.
>>>>>> A differenza di ciò, l'Italia non ha ancora alcun endpoint registrato
>>>>>> per il
>>>>>> servizio di discovery.
>>>>>> Per questa registrazione è necessaria una semplice comunicazione
>>>>>> (email) del
>>>>>> National Contact Point INSPIRE (o di qualcuno delegato dal NCP)
>>>>>> indirizzata
>>>>>> a EC/EEA INSPIRE Team (env-inspire a ec.europa.eu) ed per conoscenza
>>>>>> JRC
>>>>>> (michael.lutz a jrc.ec.europa.eu).
>>>>>>
>>>>>> *Domanda*
>>>>>> Perché il servizio CSW realizzato da RNDT non è ancora stato
>>>>>> registrato come
>>>>>> endpoint italiano?
>>>>>>
>>>>>> Dal punto di vista normativo, sia il recepimento della Direttiva
>>>>>> INSPIRE
>>>>>> (Dlgs. 32/2010) sia il Codice dell'Amministrazione Digitale riportano
>>>>>> che
>>>>>> RNDT è il riferimento nazionale in questo contesto:
>>>>>> "Il repertorio nazionale dei dati territoriali, [...] costituisce il
>>>>>> catalogo nazionale dei metadati relativi ai set di dati territoriali"
>>>>>> (Dlgs.
>>>>>> 32/2010, art.5).
>>>>>>
>>>>>> Dal punto di vista tecnico-operativo i test effettuati nel luglio
>>>>>> 2013 e
>>>>>> gennaio 2014 dal Joint Research Centre della Commissione Europea (su
>>>>>> richiesta dell'Agenzia per l'Italia Digitale) hanno dimostrato che il
>>>>>> servizio CSW del RNDT e la quasi totalità dei metadati raccolti sono
>>>>>> perfettamente conformi a quanto previsto dai Regolamenti 1205/2008
>>>>>> (metadati) e 976/2009 (servizi di rete) della Commissione Europea,
>>>>>> nonché
>>>>>> alle relative Technical Guidelines (1.2 del 2010 per i metadati, e
>>>>>> 3.1 del
>>>>>> 2011 per i servizi di discovery).
>>>>>> In particolare il test effettuato a gennaio 2014 ha riportato 4412
>>>>>> metadati
>>>>>> "passed" e 412 "passed with warnings" su un totale di 5540 metadati
>>>>>> sottoposti ad harvesting (nel RNDT i metadati disponibili sono 6143).
>>>>>> Il livello di conformità rispetto a INSPIRE è quasi totale per i
>>>>>> metadati di
>>>>>> dataset e serie (4415 su 4462).
>>>>>> Questo è un risultato importante ed è da notare che risulta essere
>>>>>> migliore
>>>>>> rispetto ai risultati ottenuti da altri Stati Membri.
>>>>>> Il report completo è disponibile a questo indirizzo:
>>>>>>
>>>>>> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/resources/sandbox/INSPIRE-dc160d85-7f54-11e3-9486-d8d3855bd8fc_20140117-095358/services/1/PullResults/
>>>>>>
>>>>>> Sottolineiamo che è importante che la registrazione del servizio sia
>>>>>> fatta
>>>>>> al più presto perché:
>>>>>> 1.    la disponibilità dei metadati italiani nel catalogo europeo
>>>>>> serve a
>>>>>> dare visibilità alle informazioni territoriali esistenti in Italia,
>>>>>> il tutto
>>>>>> proiettato a:
>>>>>>        i. supportare le politiche ambientali nazionali e comunitarie
>>>>>>        ii.  favorire la conoscenza e la promozione del nostro
>>>>>> territorio;
>>>>>> 2.    l'iniziale disponibilità di metadati potrà innescare un processo
>>>>>> virtuoso spingendo gli enti pubblici di ogni livello a conferire i
>>>>>> metadati
>>>>>> all'RNDT per far conoscere le attività dell'amministrazione su scala
>>>>>> internazionale;
>>>>>> 3.    per incentivare la realizzazione di servizi innovativi da parte
>>>>>> di
>>>>>> professionisti, consulenti e PMI locali da offrire agli enti locali
>>>>>> sulla
>>>>>> base della disponibilità di dati;
>>>>>> 4.    per istanziare il ruolo del "nodo" Italia all'interno della
>>>>>> rete;
>>>>>> 5.    per dare riconoscimento e visibilità alle persone che, su scala
>>>>>> diversa, hanno attivamente operato per la realizzazione
>>>>>> dell'infrastruttura
>>>>>> e dei servizi.
>>>>>>
>>>>>> *Conclusioni*
>>>>>> Alla luce di queste considerazioni, esortiamo il NCP INSPIRE italiano
>>>>>> a
>>>>>> comunicare al più presto al JRC l'indirizzo del servizio CSW di RNDT
>>>>>> affinché questo venga registrato come primo endpoint italiano in
>>>>>> INSPIRE.
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>>>>>> Giovanni Allegri
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