[Gfoss] ed anche la CC-BY sui dati e' un problema per le grandi aziende

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Gio 30 Maggio 2013 13:07:14 CEST


Tutte le iniziative che le PA intraprende su questo fronte derivano
dalla Convenzione di Aarhus.

Basta.

L'Agenda Digitale Europea e quella Italiana chiedono alle PA di
liberalizzare il patrimonio informativo e quello geografico per
aiutare un rilancio dell'economia e delle imprese.

Basta.

Il rilancio, questa è mia personale interpretazione, dovrebbe avvenire
sul territorio, sulle PMI locali, per l'attivazione di servizi di cui
si avvantaggi tutta la comunità.

Le multinazionali hanno risorse sufficienti per acquistare ciò di cui
hanno bisogno, senza avere la pretesa di saltare, dalle loro posizioni
di forza e predominio, sul treno degli Open-Data, e per di più senza
nemmeno il vincolo di citazione della fonte (cosa che per la PA è
assolutamente irrinunciabile - trattandosi di prodotti di proprietà
pubblica).

RT ha intrapresto un percorso in linea con le direttive e gli
indirizzi europei, nazionali e di RT.
Da nessuna parte c'è scritto di condizionare l'agire della PA sulla
base delle esigenze o degli interessi di note e grandi aziende.


Ciao,
Maurizio

Il 30/05/13, Maurizio Napolitano<napo a fbk.eu> ha scritto:
> Ciao a tutti,
> ieri, a ForumPA, sono stato avvicinato da diverse persone, che mi hanno
> informato che una nota azienda (purtroppo mi hanno proibito di fare
> nomi) che fa uso di geodati nei loro prodotti sta chiedendo di poter
> acquistare i dati con una licenza ad hoc in modo da poter evitare l'uso
> dei vincoli della CC-BY
>
> Ora non sono in grado di dare dettagli su come questi casi sono stati
> risolti, credo pero' che la notizia sia abbastanza significativa,
> per mettere in evidenza che, le grande aziende, davanti a vincoli
> posti da una licenza (anche se debole), tentano di aggirare il problema
> comprando licenza ad hoc.
> Operazione invece che, per una pmi, diventa difficile.
>
> Purtroppo non posso dare maggiori informazioni, e quindi, se qualcuno
> e' scettico su questa notizia, posso anche capirlo.
>
> Ho invitato pero' a questi di raccontare la storia.
> Qualcuno mi ha risposto che vede se e' possibile.
>
>
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