[Gfoss] R: R: Distribuire dati: web o desktop?
Vittorio Colombo
vitcol a alice.it
Mer 31 Ott 2012 13:59:51 CET
Andrea Peri ha scritto:
>(
)
>I dati devono stare nella rete stessa. Non devono essere locali.
>Pensa a dati in rete. progettati per stare in rete, su strutture di dati
anche esse pensate e progettate per favorire il transito in rete.
>Dati a cui chi ha titolo accede da dovunque esso si trovi , con l'unica
necessita' di un accesso internet e un dispositivo sufficientemente potente.
Chiaro il discorso, ma è troppo teorico.
Per restare nellesempio: è meraviglioso che io possa interpolare
spazialmente grandi dataset dei quali mi basta avere conoscenza [metadati!!]
e ai quali ho libero accesso [open data!], senza dovermi preoccupare dello
storage.
Mi chiedo però come ciò possa avvenire in tempi accettabili, se un pezzo sta
fisicamente negli USA e un altro dallaltra parte del mondo
Il futuro che verrà, appunto, è meraviglioso, ma un minimo di cautela e
concretezza, anche nellimmaginare le più portentose infrastrutture
interconnesse WAN, restano necessari. Altrimenti parliamo di Mazinga e lame
rotanti, e allora va tutto bene.
Se parliamo di 5-6 anni, scordiamocelo e basta [postilla: mmm,, ma avete
una vaga idea di cosa veniva promesso 5 anni fa relativamente alle reti
mobili e cosa è in funzione davvero? Cose del tipo, prometto gigabyte/s e
invece si scopre che sono kbyte/s ? Avete ragione, non si sta parlando di
reti mobili. ma voglio dire, almeno nel nostro forum, liberiamoci dalle
allodole che ci impone, subdolo, il marketing!]
La tastiera potrebbe divenire un sistema che sfrutti il movimento della
pupilla, oppure per restare nel classico,
un microtrasduttore wifi con un paio di accelerometri che permettono di
digitare su un tavolo (la tastiera ti viene mostrata nel visore a occhiale).
Per la massa, che deve scrivere un tweet ogni mezzora, una tastiera
proiettata o quella grassa di un tablet, possono anche andare, ma pensare
di sostituire una tastiera con un dispositivo privo di feedback tattile è un
crimine contro lusabilità e la dattilografia: non parlo per gli addetti ai
lavori ma per chiunque abbia una esigenza più che minimale di scrittura. Non
augurerei al mio peggior nemico di scrivere la tesi di laurea in quel modo!
Per carità, chi vuole le usi liberamente e goda del progresso: io le trovo
assolutamente inusabili.
Ma quello che davvero mi rende perplesso - voglio dire: molto, molto
perplesso - è che queste ovvietà che sto scrivendo sullinterfaccia utente,
non le trovo scritte da nessuna parte. Ci stanno proponendo cose che
guastano lesperienza duso, e nessuno dice niente.
Mi sembra come quando è stato inventato lmp3. E aumentata la flessibilità,
ed è morta lalta fedeltà.
Vittorio Colombo
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