[Gfoss] Pavia libera i dati geografici

luca menini menini.luca a gmail.com
Mer 2 Mar 2011 11:13:04 CET


Il 02 marzo 2011 09:46, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha scritto:
> quello che mi pare ottimo e' che le
> amministrazioni ormai abbiano capito che i dati li devono liberare.

Purtroppo non e' ancora cosi'.
Sono ancora in molti, in Italia, che non rendono disponibili i dati,
oppure rendono disponibili solo alcune elaborazioni, o solo gli ultimi
dati.
In ogni caso "rendere disponibili" e "liberare" non sono sinonimi.
Ancora in troppi considerano che pubblicare dei file di qualche tipo,
es. PDF sia sufficiente.

"liberare i dati" deve diventare sinonimo di "rendere disponibile per
ogni scopo".
E qui siamo ancora lontani ...
Manca quasi del tutto la cultura del "commons", un bene comune a cui
tutti, legittimamente, possono accedere.

Approfitto per segnalarvi un bel post:
http://idl3.wordpress.com/2011/03/01/software-libero-e-risorse-comuni/

> Allora, io avevo capito che nessuna licenza esistente si adatta bene ai
> dati geografici; questo ci hanno detto piu' di una volta i legali:

Al di la' di quello che dicono i legali, e' prima fondamentale sapere
cosa si vuole e dove si vuole arrivare.
Poi ci sono varie strade e gradazioni.

Secondo me l'obiettivo di lungo periodo deve essere: "tutto cio' che
e' pagato con i soldi pubblici deve essere pubblico" e quindi deve
finire in CC0 o equivalente.
Senza vincoli. Tutti devono, legittimamente, poter accedere ed
utilizzare dati e informazioni acquisite e prodotte con i soldi delle
tasse.
Gli unici vincoli, da motivare caso per caso, devono essere la
"riservatezza" e la "sicurezza nazionale". Motivata, ovviamente, non
una specie di "sbandu" come quando si giocava da bambini :-)

Speriamo che il ministro Calderoli, prima o poi trovi il tempo per
pensare anche a queste "semplificazioni" ;-)

Abbiamo ancora un po' di strada da fare ...

Ciao.
luca


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