[Gfoss] Qgis e moduli di python

Sandro Santilli strk a keybit.net
Lun 27 Giu 2011 16:14:04 CEST


On Thu, Jun 23, 2011 at 05:12:48PM +0200, Luca Mandolesi wrote:

> Quale potrebbe essere una strada buona da seguire per avere i moduli più
> alla portata di tutti...società civile ma anche popolo, per tornare al
> vecchio discorso...questo mi pare un buon esempio dell'ostilità all'uso
> dell'opensource per molti. Su 6 persone che lavorano per me, nemmeno una ha
> ancora capito dove mettere le mani se gli manca un modulo dopo 3 anni di uso
> di qgis....

Mi aggrego anch'io ad esprimere questo "desiderio".
Staro' invecchiando, ma mi scoraggio sempre piu' a dover far
qualcosa di faticoso, anche se solo mentalmente faticoso.

Temo che questo genere di cose pero' si vogliano fare solo
con l'ausilio del sistema operativo, perche' i moduli python
si vorranno installare system-wide (se possibile) e l'utente
che apre qgis NON e' (si spera) amministratore di sistema.

Con gstreamer la cosa si e' "risolta" con la standardizzazione
di una "chiamata di sistema" per l'installazione di plugin.
In questo modo, un'applicazione client (nella mia esperienza: Gnash)
puo' "chiedere" al sistema l'installazione di uno specifico modulo.

Da quel punto in poi l'applicazione non sa cosa succedera', e stara'
quindi al sistema gestire l'altra parte. Se tutto fila liscio,
in una sessione grafica appare tipicamente un popup chiedendo conferma
all' installazione, ed il popup si occupa dell'autorizzazione
all' operazione (root password, sudo password, ...)

Non so se esista uno standard freedesktop o dbus per questo tipo di
comunicazione tra applicazioni e sistema.

--strk;

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