[Gfoss] dipendenza da software proprietario
a.furieri a lqt.it
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Sab 9 Apr 2011 12:19:41 CEST
On Sat, 9 Apr 2011 09:44:38 +0200, francesco marucci wrote
> per la prima volta mi sento di dover dissentire dal nostro Presidente ! :-))
> ...
> e in una mappa minimamente complessa non è affatto un lavoro da poco,
> questa parte può arrivare a costituire più del 50% del lavoro totale.
> ...
> prendo ad esempio la cartografia geologica, vi sembra che ci vogliano
> 5 minuti per far questo:
>
Francesco, io ho sicuramente minimizzato, ma anche tu non
esagerare nel verso opposto :-)
certo, lo so bene che non bastano certo 5 minuti: ma non mi
venire a raccontare che definire la vestizione grafica
assorbe più del 50% del lavoro totale.
voglio ben sperare che tra rilievi sul campo, digitalizzazione,
verifica e validazione finale dei dati/geometrie ci abbiate
speso qualcosina più del 49% del tempo totale a disposizione
per l'intero progetto :-)
On Sat, 9 Apr 2011 10:40:02 +0200, GEOgrafica wrote
> Ad un convegno, qualche anno fa, mi trovai di fronte un ingegnere
> ...
> "beh alla fine si possono applicare tutti i bei colorini che
> piacciono tanto agli architetti e che non servono a un fico secco,
> perche' e' solo estetica. Ma visto che tutto cio' non ha importanza,
> a noi questo non interessa per niente".
>
ok: sappiamo tutti benissimo di come gli ingegneri (a volte)
non brillino certo per diplomazia e vadano un po' troppo
per le spicce :-)
resta il fatto che nella sostanza non aveva poi così tanto
torto: quando hai a disposizione una base dati ragionevolmente
ben strutturata, poi applicare un tipo di rappresentazione
grafica piuttosto che una totalmente differente è un processo
relativamente facile ed agevole.
non è certo vero l'inverso: una volta che hai prodotto una
cartografia "bella" ma tecnicamente mal strutturata, poi
scoprirai inevitabilmente che è poco o nulla riusabile per
altri scopi diversi da quelli che avevi in mente all'inizio.
insomma, tanta fatica per nulla: non è un modo saggio di operare :-)
> A me la risposta infastidi' oltremodo, perche' rivelava una gran
> presunzione. La presunzione che la definizione delle procedure
> informatiche fosse l'unica cosa importante, mentre la successiva
> fase di analisi non fosse significativa.
>
credo che qui tu equivochi: non è presunzione, e non è neppure
informatico-centrismo esasperato.
il fatto è che semplicemente il tuo reale patrimonio informativo
è costituito dai DATI GREZZI (orride sequenze di numerini
ostici ed assolutamente incomprensibili).
Ma poi (se hai lavorato per bene, scegliendo di usare standard
aperti, ed evitando qualsiasi trappolone-lock-in) scoprirai che
a partire da quei dati grezzi di per se incomprensibili, non è
poi così tanto difficile ottenere qualsiasi tipo di rappresentazione
visuale a tua libera scelta nel modo più libero e più flessibile
a seconda delle esigenze.
che magari sono diverse e mutevoli a seconda dei contesti e/o
degli interlocutori.
Giusto come divertimento e provocazione:
http://www.gaia-gis.it/funny1.png
http://www.gaia-gis.it/funny2.png
http://www.gaia-gis.it/funny3.png
http://www.gaia-gis.it/funny4.png
http://www.gaia-gis.it/funny5.png
semplicemente 30 secondi di giochini con GIMP: qualcuno di
voi riesce a motivarmi razionalmente perchè una di queste
può essere definita oggettivamente "migliore" delle altre ?
magari sbaglio io ... ma a me (a spanne) paiono tutte quante
più o meno equivalenti, ed offrono gli stessi identici livelli
informativi ... ecco perchè sostengo (convintamente) che i
dettagli fini della vestizione grafica sono materia scivolosa,
abbondantemente opinabile e ben poco oggettiva.
E quindi attribuirgli un'importanza "assolutamente critica"
mi pare decisamente esagerato (e potenzialmente fuorviante).
preoccupatevi piuttosto di produrre dati grezzi fatti bene
e con tutti i sacri crismi; e tutto il resto seguirà in modo
facile e liscio :-)
On Sat, 9 Apr 2011 10:26:54 +0200, marco c wrote
> Sono d'accordo con Francesco sull'importanza della rappresentazione
> del dato GIS per la sua comprensione.
>
> La mia domanda è : non esiste proprio nessun formato libero o almeno
> di interscambio accettato da più software GIS per la definizione di
> campiture, tematizzazioni, retini e quant'altro ?
>
esiste, esiste: SLD
http://en.wikipedia.org/wiki/Styled_Layer_Descriptor
cominciate a rompere le scatole: e pretendete che i vari
SW applicativi inizino a supportare questo standard seriamente,
invece di perdersi in una futile proliferazione di file di
progetto a formato chiuso, non interscambiabili e spesso
utilizzabili solo con una versione ben precisa di un unico
prodotto.
è la cosa più sensata che potete fare per conservare
la vostra libertà (in tutti i sensi ...) :-)
ciao Sandro
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