[Gfoss] Le tesi [sui GIS] devono essere a pagamento?!

Andrea Peri peri.rtoscana a gmail.com
Gio 7 Feb 2008 14:04:42 CET


Su questa base e' difficile per l'universita' cercare fondi nel settore privato.
Chi paga per una ricerca si assume il rischio di non approdare a
niente di utile e i cocci sono suoi.
Se invece si scopre qualcosa di buono il risultato e' di tutti, senza
rischi per gli altri.
Non mi sembra paritetico.

Secondo me il risultato della ricerca e' di chi la paga. Il ritorno e'
nell'aumento delle conoscenze del ricercatore universitario. Che poi
puo' mettere quello che ha imparato al servizio di altri.

Poi bisogna capirci su cosa sono i laboratori universitari in Italia.

In questo momento senza i finanziamenti privati, la maggior parte dei
laboratori non avrebbero neanche i soldi per comprarsi il materiale di
cancelleria. Figurarsi fare ricerche.
Quindi , al massimo, si puo' parlare di messa a disposizione di 4
mura, un tetto e qualche macchina per distribuire bibite.
Con i finanziamenti si compra computers, strumenti di misura, reagenti
chimici, softwares.
Tutta roba che poi rimane a vantaggio di chi viene poi.

Andrea.


Il 07/02/08, Paolo Cavallini<cavallini at faunalia.it> ha scritto:
> Andrea Peri ha scritto:
> > Una ricerca universitaria finanziata e' una cosa.
> > E' giusto che il risultato sia di chi la finanzia.
> > Se e' un privato appartiene a lui.
>
> Su questo non sono d'accordo: appartiene al privato se se la fa nei suoi
> laboratori privati. Se invece passa per l'universita', ente pubblico, mi
> pare ragionevole che sia pubblica.
> pc
> --
> Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc
>


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