[Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di gestione dei disastri e delle emergenze

Simone Gadenz simone.gadenz a jrc.it
Lun 1 Dic 2008 14:24:21 CET


Ciao e grazie a tutti delle interessanti risposte.

Chiedo scusa dell'overlap di parte di questa mail con quella inviata in lista OSM.

Condivido con voi il pensiero che nessun produttore di dati certifica cio' che vende al 100% e che anche TA e similari hanno disclaimer. 
Quando noi creiamo una mappa, scriviamo nel disclaimer che I dati sono TA, sta a Teleatlas tutelarsi per eventuali problemi che nascono da quelli. In questo caso siamo comunque sicuri che chi ha raccolto dati non aveva nessun interesse a introdurre degli errori per influenzare operazioni di soccorso, ed inoltre non essendo modificabili fa si che una volta verificati per una zona non si debbano ricontrollare di nuovo la volta successiva. 

Concordo su l'opinione chee persone in ambito di disastro sappiano come muoversi e siano abituati a lavorare in un clima di incertezza.
I dati OSM sono per loro disponibili dal sito OSM e quindi sono in grado di recuperarli e usarli a loro discrezione.

Spesso in questo scenario I team contribuiscono attivamente a integrare I dati su OSM, anzi dalle esperienze che conosco sono gli unici dati OSM di cui gran parte delle missioni in "zone pericolose" si fidano. Questo e' l'approccio utilizzato in zone come WestBank, Iraq, etc... 
Questo e' una cosa che pero' non permette di utilizzare I dati di zone dove si va per la prima volta.

Sono anche daccordo che uno dei valori aggiunti di OSM sia la possibilita' di collaborare e migliorare il database in tempo reale. Una struttura colalborativa testata e funzionante a disposizione degli utenti. Ma questo vantaggio e' allo stesso tempo un limite per la sicurezza.

Il nostro contesto e' leggermente diverso:
- prendiamo I dati di OSM di un'area che non conosciamo
- li integriamo con altri dati o con informazioni in tempo reale (news, messaggi dal campo, tracce GPS, ecc)
- li usiamo per fare situazion maps o logistic maps sulle quali apponiamo il nostro logo e quindi la nostra certificazione.
- mandiamo queste mappe in giro e vengono utilizzate dai team ma poi finiscono nelle mani di politici, giornalisti, etc.
In questo scenario siamo noi che dobbiamo capire quanto I dati siano buoni, ed e' quello che facciamo con le fonti che abbiamo a disposizione. In alcuni casi non abbiamo proprio possibilita' di farlo e non possiamo contare su dati dei quali non conosciamo pressoche' niente o di cui non e' possibile certificare l'origine. In entrambe I casi non possiamo accollarci il rischio di certificare dati che non consociamo. Quindi il discorso della certificazione dal nostro punto di vista non sarebbe un modo di rendere I dati migliori su OSM, ma di renderli per noi utilizzabili in tutti I contesti.

Stiamo discutendo con alcuni membri di OSM italia su una possibile soluzione da implementare entro il prossimo anno. L'idea di base e' quella di avere un subset di dati isolato dalla comunita' online per gestire l'emergenza. I dati aggiornati sarebbero resi disponibili alla comunita' a emergenza finita.
Se qualcuno ha idee o suggerimenti e' il benvenuto alla discussione.


Ciao

Simone

-----Original Message-----
From: Stefano Costa [mailto:steko a iosa.it] 
Sent: 01 December 2008 09:53
To: Massimiliano Cannata
Cc: Simone Gadenz; gfoss a faunalia.com
Subject: Re: [Gfoss] Utilizzo dei dati OSM per fini operativi in ambito di gestione dei disastri e delle emergenze

Il giorno ven, 28/11/2008 alle 19.44 +0100, Massimiliano Cannata ha
scritto:
> Aggiungo il mio pensiero sul tema...
> Anche io sto sviluppando un sistema per la gestione delle emergenze, e
> penso che OSM NON POSSA essere usato per questo scopo.
> A mio avviso infatti mancano:
> 1- le assunzioni di responsabilità del fornitore dei dati
> 2- i controlli sulla precisione dei dati (i produttori in genere 
> applicano dei test di validazione dei dati)
> 3- i controlli sulla correttezza dei dati (validazione e controllo)
> 
> Questi applicativi potrebbero coinvolgere la sicurezza di persone e
> beni di notevole valore, quindi l'avere coraggio non sempre è segno di
> responsabilità!
> 
> Questo non significa che OSM sia un grande progetto e che possa essere
> usato in una moltitudine di applicazioni...

Ciao Maxi, Simone,
sono rimasto qualche giorno forzatamente offline e mi interessava
concludere la discussione in merito. Forse abbiamo preso una piega fin
troppo polemica, ma sicuramente nessuno di noi era in mala fede.

Durante la bella giornata di venerdì a Pontedera, mi sono posto altre
due domande in merito che vorrei condividere (una è un po' retorica..):

     1. quale produttore di dati permette a _tutti_, inclusa
        potenzialmente la sua concorrenza, di accedere liberamente e
        modificare il proprio database ? [retorica]
     2. con la supercalifragilistichespiralidosa abbondanza di dati
        geografici di ogni scala, argomento, genere, specie, colore e
        seme prodotti da tutti gli enti pubblici, è veramente necessario
        comprarli dai privati, considerato che la protezione civile è
        costituita - tra gli altri - da tutti i suddetti enti?
        [autentica]

Ciao,
Steko

-- 
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology



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