[Gfoss] licenza dati PA [dati geologici]

Andrea P. cerebrogis at ipergeo.org
Sun Nov 4 13:20:20 CET 2007


Ciao Kappu.

ti risponde come al solito secondo il mio punto di vista.

quello che dici e' vero se si parla di una copia in senso stretto.

ma qui si parla anche di cedere il diritto di poter fare di tale archivio quello che si vuole.
Compreso lo sfruttamento commerciale.
E' qui il punto.

Io come utente e cittadino del diritto di sfruttarmi un archivio GIS non me ne faccio niente, e posso accettare la spesa che avviene per la sua realizzazione 
e manutenzione se serve a svolgere un lavoro per la PA. Ma se poi mi si dice che dopo aver speso i soldi per fare gli archivi si danno a ditte che ne 
trarranno un lucro privato che a me non portera' niente, potrei non essere daccordo e pormi la domanda del perche' la PA spende tali soldi.
Anche perche' in Italia siamo tutti sospettosi e l'idea che poi il dirigente di turno facci aspendere soldi alla PA per fare un archivio che non serve realmente a 
niente, per poi "regalarlo" a qualcun'altro sarebbe dietro l'angolo e nessuno vuole questo perche' chi decide di realizzare un archivio, in realta' lo fa' perche' 
serve e se ne sente la necessita' e non per gioco.

Perche' non provi , invece, a rovesciare il punto di vista ?

Se la PA smettesse di fare archivi perche' deve destinare i fondi ad altro, e imponesse per legge che tutti gli archivi che a vario titolo sono realizzati da ditte 
o professionisti , siano realizzati secondo certe specifiche e poi debbano necessariamente essere messi a disposizione di tutti gratuitamente.
Questo punto di vista mi zitterebbe, perche' non ci sarebbero spese per la PA e le ditte che vogliono farsi gli archivi se li fanno, tanto poi li cedono 
gratuitamente alla PA che potrebbe usarli come meglio crede e metterli pubblicamente a disposizione di tutti (mappe consultabili via internet ovviamente) 
:-) .

In questa logica la PA dovrebbe solo fare gli archivi che contengono dati riservati o comunque tali che una ditta privata non potrebbe accedere.
Ma ancora questa situazione non creerebbe problemi perche' se si parla di archivi che contengono dati riservati o sensibili siamo tutti daccordo che non 
devono essere distribuiti (credo).

Andrea.


--Original Message Text---
From: Andrea Cappugi
Date: Sun, 4 Nov 2007 13:04:51 +0100


Il giorno 04/nov/07, alle ore 11:57, Andrea P. ha scritto:



Se vai in un cantiere pubblico e ti porti via qualche camionata di rena perche' la hai pagata te' con i tuoi 
soldi delle tasse, ti sentiresti in diritto di farlo ?  

Oppure vai in montagna e ti porti via qualche fastellata di legna per il tuo camino o per la tua pizzeria 
(ipotesi ovviamente), visto che paghi le tasse.  

E' questo quello che intendi ?  

Penso di no, ma allora cosa distingue il diritto che voi sostenete di poter usare un dato che e' assimilabile 
in tutto e per tutto a un bene, che la collettivita' ha   

pagato, per scopi di lucro privati e senza dover pagare dei diritti di sfruttamento alla collettivita' che tali 
dati li ha pagati ?  

Rispetto agli altri esempi che ti ho citato ?  



Così senza pensarci troppo mi è venuto in mente questo.
La camionetta e la rena sono beni a fruibilità limitata, cioè se uno li utilizza diminuisce la possibilità di uso 
per un terzo.
I dati geografici sono beni a fruibilità illimitata. In questo secondo caso il fatto
che una persona se ne appropri non diminuisce la possibilità di fruirne per gli altri.. 
Grazie a tutti per il thread, 
finalmente assistiamo ad un vero confronto fra parti diverse.... il vero scopo di una mailing.
kappu



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