[Gfoss] sw libero?

Stefano Maffulli stef at maffulli.net
Fri Sep 1 11:17:50 CEST 2006


On Mon, 2006-08-28 at 07:38 +0200, Paolo Cavallini wrote:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
> 
> Salve.
> Di recente due dei nomi piu' importanti nel settore (Radim Blazek e Gary
> Sherman) hanno tirato fuori teorie che mi lasciano perplesso:
> - - il software libero funziona solo con una sufficiente base di utenti,
> in relazione alla sua complessita'

Che intendi per 'funziona'?  Che se è complesso da usare per gli utenti
cui è destinato non si diffonde?  Questo vale per qualsiasi cosa, tanto
per le automobili quanto per il software proprietario.

> - - la possibilita' di sviluppare estensioni proprietarie migliora il
> software libero.

Forse, ma danneggia il vero motivo fondante del rilascio di software
libero.  Il punto fondamentale è: abbiamo bisogno o no di software che
si può eseguire, studiare modificare e distribuire liberamente?  Se non
ne abbiamo bisogno chiudiamo pure la discussione.  Se invece la risposta
è positiva allora qualsiasi deroga è pericolosa e da evitare.

Immaginiamoci un plugin per QGIS che, per esempio, importa ed esporta
dati raster in un formato iper-efficiente e super-brevettato.  Sempre
per esempio consideriamo che questo plugin è proprietario.  Visto che il
formato è efficientissimo in questo mondo parallelo si diffonde
tantissimo, per la felicità del produttore del plugin.  QGIS forse
(forse) potrà ricevere in cambio qualche contributo dal produttore del
plugin e QGIS stesso (forse) si diffonderà più velocemente di ora.  Ma
allo stesso tempo la diffusione sarà legata ad un plugin proprietario,
la comunità di utenti di QGIS avrà perso quei diritti che ritiene
indispensabili.

Il ragionamento di Sherman è fallato

> I suspect there are many organizations out there that would
> be more willing to choose an OS GIS if they were able to add their
> customizations and intellectual property without exposing it to their
> competitors.  

Certo che preferirebbero scrivere plugin senza pagare royalties a ESRI o
Mapinfo, ma Sherman sopravvaluta il ritorno per QGIS da parte di questo
tipo di aziende cui non interessa niente del sw libero o del rispetto
dei propri utenti.

Prendete Apple e il core BSD di OS X: quanto codice è tornato in BSD?
Poco.  Sempre Apple e khtml: quanto codice è tornato in khtml?  Sempre
poco, nonostante la GPL.  gcc è l'unico programma libero cui Apple ha
contribuito seriamente, ma solo perché faceva comodo *ad Apple*.

Non dimentichiamoci che il software era libero, prima degli anni 80, poi
lentamente iniziò ad essere proprietarizzato.  Ci sono voluti oltre 20
anni di lavoro per tornare ad avere abbastanza software libero per
poterci lavorare e produrre ricchezza: se non vigiliamo rischiamo di
tornare indietro di 20 anni e perdere quanto abbiamo conquistato.


On Wed, 2006-08-30 at 11:59 +0200, Daniele Pizzoni wrote:
> GPL la eviti _a_meno_che_ non stai lavorando su software già GPL. 

Dipende tutto dalla strategia commerciale e non ha senso generalizzare
in questo modo.  Ci sono molte aziende che hanno *scelto* di usare la
GPL proprio per questioni strategiche commerciali.   

bye
stef



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