<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type">
</head>
<body bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
Ciao Andrea,<br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">On 18/10/2015 01:33, aperi2007 wrote:<br>
</div>
<blockquote cite="mid:5622DACB.4080403@gmail.com" type="cite">
<meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type">
Puoi essere piu' preciso ?<br>
<br>
Io non avevo capito che pg dicesse che mancava del software .<br>
</blockquote>
Non credo l'abbia detto :-)<br>
Io ho scritto che i software non sono ancora abbastanza maturi e
stabili per rispondere a tutto ciò che richiede INSPIRE.<br>
<blockquote cite="mid:5622DACB.4080403@gmail.com" type="cite"> I
links che riportava PG portavano a pagine dove sono gia' elencati
softwares Gfoss e non.<br>
</blockquote>
Certo, però tra il dire che alcuni software gestiscono alcune
componenti di INSPIRE (discovery, download, transformation, ...) e
il fatto che lo facciano in modo pieno e magari anche semplice... ce
ne passa :-)<br>
<blockquote cite="mid:5622DACB.4080403@gmail.com" type="cite">
Inspire richiede una infrastruttura interoperabile.<br>
L'interoperabilita' e' per definizione una metodica per cui
software differenti riescono a colloquiare tra di loro.<br>
Grazie ai servizi wms, wfs, wcs, etc... e a formati open.<br>
<br>
Io mi aspetterei che in un mondo interoperabile un server wms
mpaserver riesca a fornire i medesimi servizi di un server wms
fatto con geoserver ed entrambi riescano a colloquiare in analoga
maniera con un qgis.<br>
<br>
E di software penserei che ce ne sono gia' abbastanza.<br>
<br>
Ma forse ti riferisci a qualche compoenente particolare.<br>
</blockquote>
L'interoperabilità si ottiene anche tramite i servizi, che però
innanzitutto devono parlare la stessa lingua. E ricordo che INSPIRE
non richiede CSW, WMS, WFS, ... ma Discovery, View, Download, ...
services, il che comporta alcune differenze (a volte non banali) che
non tutti i software disponibili rispettano in toto.<br>
Tanto per ricordare che INSPIRE è diverso da OGC!<br>
<br>
Il grosso, che mi sembra si tende a dimenticare (e ne trovo conferma
anche in alcuni scambi in lista), è che l'interoperabilità passa sì
tramite i servizi, che però devono veicolare informazioni con un
preciso (o meglio, molti precisi) modello dati: vedi Data
Specifications: <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2">http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2</a><br>
Qui i software (FOSS e non) sono ancora lontani ad esempio dal
gestire GML con complex features in modo efficiente.<br>
E qui ci sarà il grosso lavoro da fare... altro che i metadati :-)<br>
<br>
Sui sensori poi la cosa si fa ancora un po' più complessa, perché ad
es lo standard SOS e il modello dati O&M non sono granché
conosciuti e applicati e le componenti sia server sia client anche
qui non sono ancora molto stabili.<br>
<br>
Spero di aver aggiunto info utili.<br>
<br>
Ale<br>
<br>
<div class="moz-signature">
<font face="courier,verdana,arial,sans-serif" size="2"
color="grey"> --
<p>Alessandro Sarretta</p>
<p>
skype/twitter: alesarrett<br>
Web: <a href="http://ilsarrett.wordpress.com">ilsarrett.wordpress.com</a>
</p>
<p>Research information:<br>
</p>
<ul>
<li><a
href="http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it">Google
scholar profile</a></li>
<li><a href="http://orcid.org/0000-0002-1475-8686">ORCID</a></li>
<li><a
href="https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta">Research
Gate</a></li>
<!-- <li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta">Impactstory</a></li> -->
<li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta"><img
src="cid:part5.05090706.05080809@gmail.com" width="80"></a></li>
</ul>
</font>
</div>
</body>
</html>