<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html charset=windows-1252"></head><body style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;"><div apple-content-edited="true">l giorno 21/gen/2015, alle ore 16:44, Sandro Santilli <<a href="mailto:strk@keybit.net">strk@keybit.net</a>> ha scritto:</div><div><br class="Apple-interchange-newline"><blockquote type="cite">On Wed, Jan 21, 2015 at 04:28:48PM +0100, GEOgrafica wrote:<br><br><blockquote type="cite">Io personalmente non vorrei vivere in uno stato dove lo stato mi<br>COSTRINGE ad usare alcunché. Sia che si parli di robe proprietarie<br>o open.<br></blockquote></blockquote></div><div>[cut<span style="font-size: 18px;">]</span></div><div><font size="4"><br></font><blockquote type="cite"> Lo stato italiano ti COSTRINGE ad<br>accettare EURO se svolgi un'attivita'. E ti COSTRINGE a usare l'italiano<br>quando gli scrivi. </blockquote>Per l’italiano, dipende. La’ dove e’ stato deciso che l’italiano non può essere l’unico mezzo di intercomunicazione perché non è un minimo comune denominatore, si può usare ad esempio anche tedesco o francese. Guarda caso, ciò non avveniva quando c'era lo Stato Etico (ventennio) e per decreto si decideva che solo l’italiano era lingua accettata e poteva essere usato, e chi era madrelingua diversa si attaccava al tram.</div><div>Per la valuta, in realtà lo stato non mi obbliga ad usare SOLO ed esclusivamente euro. Posso anche decidere di essere pagato in franchi svizzeri o in corone svedesi o in altra valuta, basta che ci paghi le tasse e che me la veda io con il cambio.</div><div><br><blockquote type="cite">Se ti constringe ad usare un certo formato quando<br>gli comunichi dei dati secondo me non c'e' nulla di strano.<br></blockquote>Questo può funzionare, ovviamente IMHO, se quel formato è un minimo comune denominatore, non se è deciso a priori che quel tal formato e’ “piu’ meglio” per motivi di altro ordine che non siano quelli di carattere pratico.</div><div><br><blockquote type="cite"><br>Assurdo sarebbe se per _produrre_ il formato che lo stato ti COSTRINGE<br>a fornire tu dovessi pagare una licenza d'uso di un software che<br>mantiene il segreto su come si interpreti tale formato per conto di una<br>societa' privata (che diverrebbe di fatto monopolistica).<br></blockquote>Ma nessuno ha proposto questo, visto che lo SHP e’ un formato aperto, pur se creato da una sw house commerciale, e non e’ necessario acquistare nessuno specifico software commerciale-brutto-e-cattivo-che-mantiente-il-segreto ecc. per generarlo.</div><div><br></div><div>Ciao!</div><div>Marco</div><div><br></div><div><br></div><div><div>Marco Gualdrini</div><div>GEOgrafica - Faenza</div><div><br></div><div>-------------------------------------------------------------------------------</div><div>GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali</div><div><a href="http://www.geografica.org">www.geografica.org</a></div><div><br></div><div>Virtual Terrain Project / GeoView examples: </div><div><a href="http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y">http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y</a></div><div><a href="http://youtu.be/9UPfufPLQUw">http://youtu.be/9UPfufPLQUw</a></div><div><a href="http://youtu.be/gv8HgX9TZfs">http://youtu.be/gv8HgX9TZfs</a></div><div><br></div><div>-------------------------------------------------------------------------------</div></div><br></body></html>