<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=UTF-8" http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Grazie dei links,<br>
<br>
mi sto studiando la genesi del progetto.<br>
Mi pare di capire che comunque un organismo nazionale che ha fatto
da catalizzatore del progetto vie' stato.<br>
E su un singo progetto (iMove) si è formata una partnership di piu'
soggetti.<br>
Di cui uno di essi ha il compito di distribuire i servizi a tutti
gli altri partner e anche a soggetti esterni.<br>
compresi eventuali utilizzatori per altri servizi.<br>
<br>
Perquesto hanno messo in piedi una API e una infrastruttura di
servizio.<br>
<br>
Sono riuscito a trovare la pagina dei prezzi:<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/pricing">https://developer.transportapi.com/pricing</a><br>
<br>
Da cui si vede che fino a 30.000 contatti al mese e' gratuita.<br>
Oltre ha un set di prezzi decrescente.<br>
In fondo alla pagin specificano anche alcune regole su cosa
intendono per "singolo contatto".<br>
<br>
Un privato puo' anche scegliere forme differenti di contratto:<br>
piano per contatti e pian per partnership.<br>
<br>
Venendo alla parte tecnica, piu' interessante per poter capire
chentipi di servizi forniscono:<br>
<br>
Gestione dell'autentificazione sulla piattaforma<br>
Informazioni sui BUS
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/bus-information">https://developer.transportapi.com/documentation/bus-information</a>)<br>
Informazioni sulla metropolitana
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/tube-information">https://developer.transportapi.com/documentation/tube-information</a>)<br>
Informazioni sul treno
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/train-information">https://developer.transportapi.com/documentation/train-information</a>)<br>
Routing multilivello con impiego di piu' mezzi pubblici
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/public-journey-planning">https://developer.transportapi.com/documentation/public-journey-planning</a>)<br>
Routing multilivello con impiego di mezzi di trasporto privati
(<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/private-journey-planning">https://developer.transportapi.com/documentation/private-journey-planning</a>)
<br>
<br>
E forniscono pure delle widgets per mettere su pagine internet in
iframe.<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://developer.transportapi.com/documentation/widgets">https://developer.transportapi.com/documentation/widgets</a><br>
<br>
<br>
Quindi facilitano in ogni modo l'imiego dei loro servizi, puntando
appunto sul servizio.<br>
Ovvero sulla fornitura di informazioni sugli orari, percorsi.<br>
<br>
Ovvio che tutto deve essere organizzato e l'informazione deve
pervenire in tempo reale altrimenti tutto questo non serve a niente.<br>
<br>
Ovviamente cio' che deve essere in temporeale e' l'informazione
alfanumerica associata alla compoenente cartografica.<br>
Leggi: orari dei mezzi, eventuali strade o percorsi interrotti per
eventi improvvisi o programmati.<br>
Eventuali cambi di direzione del flusso del traffico.<br>
<br>
La cartografia di base e' la stessa. Ovviamente deve essere buona,
ma qui si lavora sui grafi stradali (forse i civici , ma non e'
detto che gli servano) e quindi e' un po' piu' facile (non facile in
assoluto, ma un po' meno difficile del resto) .<br>
<br>
Posso immaginare che alla base ci sia stato un appalto per la
gestione del servizio di trasporto pubblico integrato che ha
permesso a un soggetto di potersi organizzare e strutturare con
delle partnerships che <br>
hanno ricvi solo dalla fornitura di questi servizi.<br>
Probabilmente questa ditta fornisce servizi alla stessa azienda che
gestisce il trasporto vero e proprio.<br>
DOpodiche' e' naturale che allarga la base di clienti mettendo a
dispsizione delle API facili e rapide da usare.<br>
In modo da avere ulteriori clienti. Non solo il soggetto che
gestisce il trasporto.<br>
<br>
Questo direi che e' un buon esempio di come si crea valore mettendo
a disposizione servizi.<br>
Peccato che non sono riuscito a trovare alcuna pagina che parla di
fatturato della ditta.<br>
<br>
Pero' e' evidente che il fatturato deriva primariamente dal
contratto con i gestori dei servizi pubblici (non so' se metro,
treni , trasporti su gomma) sono gestiti da uno o piu' soggetti
immagino che siano piu' di uno.<br>
<br>
In ogni caso che sia uno o molti, il concetto di mettere i dati del
trasporto in mano a una ditta differente che trae sostentamento
dalla vendita dei servizi basati su quei dati e' l'elemento
centrale.<br>
Se il gestore avesse fatto incasa, per lui vendere servizi
all'estenro avrebbe voluto dire solo fastidio e con la cessazione
del contratto , probabilmente un nuovo gestore avrebbe inventaot una
piattaforma differente.<br>
<br>
Invece una ditta diversa aiuta a tenere il servizio su una
piattaforma neutra, trasversale e interoperabile.<br>
<br>
Una ultima nota:<br>
questo e' un caso di uso inglese su dati del grafo stradale e dei
trasporti.<br>
<br>
Il fatto che anche in Francia, si sono mossi dei soggetti privati
(OSM francia) per realizzare un DB nazionale degli indirizzi e
mettere in piedi una offerta di servizi su di esso.<br>
<br>
Testimonia che sui dati del grafo stradale, sugli indirizzi e sugli
orari dei mezzi di trasporto e' possibile creare valore dai servizi.<br>
<br>
Ma a parte questa branca il resto della cartografia, riesce a creare
valore ?<br>
<br>
Infatti, come dicevo tendo a non considerare questi dei veri e
propri dati geografici.<br>
Intesi come percorso di una strada, di un fiume, morfologia del
terreno, edificato. antropizzazione del territorio.<br>
<br>
L'unica cosa che piu' si avvicina a un dato geografico e'
l'informazione dell'interruzione di una strada, ma non piu' di
tanto.<br>
<br>
Lo dimostra l'approccio seguito nel dato che forniscono.<br>
La georeferenziazione e' indiretta. Ovvero l'informazione fa'
riferimento al numero della linea del tram. <br>
A un utente basta sapere quale sia la linea da prendere e a che ora.<br>
Non gli serve conoscere il tracciato. Quello lo trova nei cartelloni
e in prestampati o in pdf scaricabili da internet.<br>
<br>
Resta comunque un buon esempio.<br>
<br>
Grazie.<br>
<br>
A.<br>
<br>
Il 23/11/2014 01:31, Maurizio Napolitano ha scritto:<br>
<blockquote
cite="mid:CAFbYU0ueJUS5grLrG50E=+SX3tMbUuRHeajq8oYGANDHTJkjGw@mail.gmail.com"
type="cite">
<p dir="ltr"><br>
> Grazie del contributo dell articol Alessandro.<br>
><br>
> In effetti denota entusiasmo. Ed è sempre un bene. </p>
<p dir="ltr">In quanto autore, ti posso garantire che l'aria che
si respira all'ODI è quella</p>
<p dir="ltr">> Riassumendo in breve il punto che mi ha colpito
l' attenzione:<br>
> Il governo inglese finanzia con 10 milioni di sterline
la.nascita di startups basate sullo sviluppo di servizi su
opendata.</p>
<p dir="ltr">Non proprio:<br>
il governo inglese ha finanziato la nascita di un istituto sui
dati aperti che ha il compito di restituire in termini
socioeconomici, in un arco temporale di 5 anni, l'investimento
fatto.<br>
Fra gli obiettivi anche la nascita di startup<br>
Quello che viene fatto è riassunto in queste dashborad<br>
<a moz-do-not-send="true" href="http://dashboards.theodi.org">http://dashboards.theodi.org</a></p>
<p dir="ltr">> Impressiona la capacità di buttare sul piatto
una tale montagna di soldi.<br>
> Questo vuol dire che sono convinti della cosa.</p>
<p dir="ltr">Molto ed hanno convinto anche altri visto il progetto
ODinE che ha ricevuto 14 milioni dì euro da horizon2020<br>
</p>
<p dir="ltr">> Ma come dice il termine startup è un avvio poi
la macchina deve proseguire da sé e prosegue solo se gli
opendata genereranno valore reale.</p>
<p dir="ltr">Concordo e, per generarlo, servono dati tempestivi,
primari e completi.<br>
In ogni fra le startup dell'ODI si trovano<br>
- <a moz-do-not-send="true" href="http://opencoporates.com">http://opencoporates.com</a><br>
- <a moz-do-not-send="true" href="http://transportapi.com/">http://transportapi.com/</a><br>
</p>
<p dir="ltr">> Questo è una cosa che se ho capito bene è ancora
da arrivare e il risultato non e ancora certo.</p>
<p dir="ltr">Opencorporates è sul mercato da almeno 3 anni</p>
<p dir="ltr">> Per avere queste risposte occorrerà aspettare
che i fondi del governo inglese finiscano. Solo a quel punto si
saprà se le startup che nel frattempo saranno sorte sapranno
sopravvivere con il solo valore generato dagli opendata.</p>
<p dir="ltr">Gavin Starks (CEO dell'ODI) dichiara che
l'investimento del governo sta tornando indietro velocemente.</p>
<p dir="ltr">Io<br>
> Certo aiutano e innegabile , ma occorre moderatezza e a
grandi capacità imprenditoriali per saperne trarre beneficio.</p>
<p dir="ltr">Gavin Starks ha lavorao alla Virgin prima di essere
CEO dell'ODI</p>
<p dir="ltr">> A.<br>
><br>
> Il 22/nov/2014 14:00 "Alessandro Sarretta" <<a
moz-do-not-send="true"
href="mailto:alessandro.sarretta@gmail.com">alessandro.sarretta@gmail.com</a>>
ha scritto:<br>
>><br>
>> Ciao Andrea, <br>
>> io invece in generale vedo sempre positivo il rilascio
in open data dei dati delle PA. <br>
>> Sul ritorno economico e sociale delle iniziative sugli
open data, credo sia illuminante e ricco di spunti questo
recente articolo del nostro amico Napo: <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.chefuturo.it/2014/11/vi-racconto-il-summit-mondiale-sugli-open-data-e-perche-liberarli-fa-bene-anche-alleconomia/">http://www.chefuturo.it/2014/11/vi-racconto-il-summit-mondiale-sugli-open-data-e-perche-liberarli-fa-bene-anche-alleconomia/</a><br>
>> che ringrazio x il resoconto e x l'entusiasmo :-)<br>
>><br>
>> Ale<br>
>><br>
>> Il 21/nov/2014 21:35 "Andrea Peri" <<a
moz-do-not-send="true" href="mailto:aperi2007@gmail.com">aperi2007@gmail.com</a>>
ha scritto:<br>
>>><br>
>>> Ricordo accese discussioni svoltesi anni fa' su
questa ML ta chi<br>
>>> propendeva, invocava e auspicava che le PA
rilasciassero i dati in<br>
>>> forma libera e usabile e chi come me era
convintamente contrario a<br>
>>> questo approccio di rilascio libero indistinto ,
per qualsiasi uso e a<br>
>>> chiunque.<br>
>>><br>
>>> Con il tempo si e' visto che ha prevalso in
generale la logica del<br>
>>> rilascio OpenData (forse non ancora al 100% ma
certo per buoni archivi<br>
>>> e abbastanza diffusamente a giro per l'Italia).<br>
>>><br>
>>> A questo punto, cio' che sarebbe molto interessante
capire e' se a<br>
>>> qualcuno questi dati sono stati utili per qualche
servizio o profitto<br>
>>> a valore agginto. Come si ipotizzava che sarebbe
potuto succedere con<br>
>>> il rilascio degli OpenData.<br>
>>> Ovviamente si parla di OpenData geografici.<br>
>>><br>
>>> Addirittura ricordo un articolo che ipotizzava che
addirittura il<br>
>>> rilascio degli OpneData avrebbe potuto far
aumentare il PIL.<br>
>>><br>
>>> Ricordo anche parecchi dubbi e discussioni accese.<br>
>>> Il dubbio che rilasciare dati non perfetti servisse
a poco e quindi si<br>
>>> doveva fare uno sforzo extra (che vuol dire costi)
per renderli<br>
>>> potabili e comprensibili a utenti poco avvezzi alle
difficolta' e le<br>
>>> trappole insite nei dati geografici dai processi
piu' disparati e<br>
>>> anche molto differenti tra di loro.<br>
>>><br>
>>> E ricordo anche i dubbi in merito al rilascio
gratuito di tali dati.<br>
>>> Cosa che , oltre a impedire a un ente di
recuperare parte delle spese<br>
>>> sostenute per realizzarli (cosa che forse ora viene
anche rimpianta<br>
>>> visto che i dati vanno mantenuti e anche cio'
costa) avrebbe finito<br>
>>> per favorire grossi soggetti di portata
internazionale, mentre i<br>
>>> soggetti piu' piccoli e locali poco avrebbero avuto
da fare con tali<br>
>>> dati.<br>
>>><br>
>>> Questa e' forse la domanda piu' importante.<br>
>>><br>
>>> Preso atto che e' passato del tempo da quanto si
invocava il rilascio<br>
>>> dei dati in forma di OpenData.<br>
>>><br>
>>> Sarebbe sicuramente interessante sapere se lo
sforzo che ogni ente<br>
>>> deve profondere per rilasciare i dati geografici in
forma OpenData ha<br>
>>> quantomeno permesso a qualcuno di trarne un
profitto come era<br>
>>> auspicato all'inizio.<br>
>>><br>
>>> Per cui se qualcuno vuole fornire la sua opinione
su questo fronte e<br>
>>> condividere opinioni , impresioni o esperienze
farebbe una cosa buona.<br>
>>><br>
>>> Ovviamente non si parla di coloro che hanno tratto
beneficio dalla<br>
>>> vendita dei servers usati per mettere in linea i
servizi di scarico<br>
>>> dei dati, la realizzazione di procedure o le
consulenze con gli enti<br>
>>> che non avendo competenze le hanno dovute reperire
sulmercato.<br>
>>><br>
>>> Qui interessa sapere se qualcuno e' riuscito a
trarre profitto dalla<br>
>>> disponibilita' di OpenData geografici.<br>
>>><br>
>>> Grazie in partenza a chi vorra' condividere, gia'
sapere che vi sia<br>
>>> qualcuno sarebbe gia' un successo.<br>
>>> :)<br>
>>><br>
>>><br>
>>> -----------------<br>
>>> Andrea Peri<br>
>>> . . . . . . . . .<br>
>>> qwerty àèìòù<br>
>>> -----------------<br>
>>> _______________________________________________<br>
>>> <a moz-do-not-send="true"
href="mailto:Gfoss@lists.gfoss.it">Gfoss@lists.gfoss.it</a><br>
>>> <a moz-do-not-send="true"
href="http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss">http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss</a><br>
>>> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta
a tutti.<br>
>>> I messaggi di questa lista non hanno relazione
diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.<br>
>>> 666+40 iscritti al 5.6.2014<br>
><br>
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