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<meta content="text/html; charset=ISO-8859-1"
http-equiv="Content-Type">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div>Ciao.<br>
<br>
Grazie per i chiarimenti.<br>
<br>
Dalle risposte , mi pare di capire che avete una chiara idea in
mente e questo è sicuramente una cosa positiva.<br>
Probabilmente è superfluo che prosegua , ma ti rispondo giusto per
completezza a due o tre punti.<br>
Per meglio chiarire il mio ragionamento e rispondere alle tue
domande.<br>
<br>
<br>
>>Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare,
è il ruolo del presidente in questa nuova organizzazione.<br>
<br>
<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:CABa=8QpOKzmtrKXYrqy2Mi=iX7=mXpmLmkJ022K9aUeYTo2s-A@mail.gmail.com"
type="cite">
<div dir="ltr">
<div>
<div class="gmail_extra">
<div class="gmail_quote">
<div><br>
</div>
<div>Avendo vissuto l'esperienza del consiglio, ho potuto
sperimentare che il modello attuale è overkill per i
consiglieri e per il presidente, mentre è frustrante per
i soci che hanche se hanno una mezza idea di far
qualcosa si trovano davanti un'infrastruttura monolitica
e ingessata (e qui mi riferisco a quelli che hanno
chiesto come mai i cambiamenti che vengono qui proposti
tutto sommato sono idee che si erano spesso sentite ma
poi mai erano state messe in pratica).<br>
<br>
</div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px
0.8ex;border-left:1px solid
rgb(204,204,204);padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div> Addirittura si prefigua anche l'ipotesi che chi
dirige un GDI/GDL possa parlare a nome della
associazione con altri soggetti.<br>
</div>
</div>
</blockquote>
<div><br>
</div>
<div>Io non ci vedo niente di sconvolgente in questo. Mi
piace pensare che ogni socio si senta parte di <a
moz-do-not-send="true" href="http://gfoss.it">gfoss.it</a>
allo stesso modo, e il fatto che possa parlare a nome di
gfoss ne aumenta le responsabilità e il senso di
appartenenza. Poi, se un socio appartiene ad uno
specifico GDL che ad esempio sta portando avanti una
(dico per dire) proposta di legge, chi meglio di lui
sarà preparato abbastanza per parlarne?<br>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</blockquote>
<br>
In linea teorica non ci è niente di male.<br>
In una associazione, di qualsiasi cosa essa si occupi, gli associati
condividono , almeno in linea di massima (causa i differenti vissuti
e sensibilità) i principi cardine.<br>
Una associazione è tanto piu' viva e vitale quanto piu' ha un
dibattito interno. Il che non vuole dire avere un unico pensiero
comune, ma avere tante opinioni anche diammetralmente opposte, ma
che alla fine dopo discussione anche animate e botte da orbi,
portano a una linea comune condivisa.<br>
Questa è in effetti la parte piu' difficile del lavoro. Arrivare a
una sintesi che accontenti tutti , chi piu' chi meno.<br>
Tanto è che a volte certi filosofi usano dire che occorre cercare di
scontentare un po' tutti per essere sicuri di aver mediato. :)<br>
Ma tornando al ragionamento:<br>
<br>
Trovare una mediazione che accontenti tutti non è per niente facile.
Ci si puo' riuscire se alla fine tutti hanno un fine comune, ma non
è facile.<br>
Pero' una associazione è viva e vitale se a suo interno alla fine di
un dibattito anche aspro riesce a pervenre a una sintesi che
prosegue la linea dei principi ispiratori.<br>
Una mediazione che accontenti tutti. Ovvio che per accontentare
tutti, occorre che tutti si convincano della bonta della linea
proposta dalla mediazizone, altrimenti ognuna resta sulle sue
posizioni e il discorso prosegue all'infinito.<br>
Il che vuole dire che probabilmente qualcuno (o forse tutti) deve
fare un passo indietro rispetto alle sue aspettative iniziali. Il
massimo successo è se il passo indietro di qualcuno avviene perche'
si è convinto che la posizione espressa dalla maggioranza è
migliore. E' altresi' un successo se il passo indietro di qualcuno
avviene perche' alla fine una mediazione che raccolga alcune aspetti
è comunque un passo nella direzione giusta.<br>
Se invece il passo indietro viene fatto masticando amaro e
mugugnando non è un successo.<br>
Qui sta' la forza di una associazione. Nel non prevaricare , o
meglio nel cercare di arrivare a una mediazione che convinca
l'interlocutore, piuttosto che costringa l'interlocutore ad
accettare.<br>
Naturalmente occorre che anche 'interlocutore ci metta del suo per
arrivare a un risultato costruttivo.<br>
<br>
L'idea di creare dei gruppi che raccolgano simpatizzanti per settori
di interesse rischia di divenire una comoda soluzione affinche'
chiunque trovi sempre un luogo accogliente dove ritrovare le proprie
posizioni piu' o meno rigide senza dover scendere a compromessi. Ed
e' comoda altesi per chi deve convincee l'interlocutore perche' gli
da' il suo angolo di universo dove ragiona alla sua maniera.<br>
<br>
Ovviamente si capisce che non è questo a cui ambisce la tua
proposta. <br>
Infatti è indubbio che la soluzione dei GDI e dei successivi GDL
darebbe piu' agilita' alla associazione, e se ben sfruttata
ridarebbe molto slancio, ma potrebbe anche portare a uno scollamento
tra i vari membri.<br>
Creando delle isole dove si parla "dei dialetti" e si radicherebbero
posizioni inconcilianti tra di loro.<br>
<br>
Se questo dovesse succedere, come potrebbe il rappresentante di un
GDI o di un GDL rappresentare il pensiero di tutta l'associazione
ancorche' su uno specifico argomento ?<br>
Occorrerebbe quindi fare una opera di divulgazione anche all'interno
della associazione, del lavoro dei GDI e dei GDL.<br>
Ovvero dovreste prevedere dei momenti di associazionismo interno, in
cui un GDI con i propri GDL mette a conoscenza i propri risultati e
conclusioni agli altri GDI e GDL.<br>
Non solo con wiki, che vanno bene per tenere traccia, ma con
giornate dedicate.<br>
Questo comporta quindi un surplus di impegno che probabilmente
metterebbe in difficolta' . <br>
Anche questo potrebbe concorrere a creare una sorta di isolazionismo
di risulta.<br>
<br>
Infine, il modello distribuito potrebbe richiedere un maggior lavoro
di coordinamento.<br>
Lavoro di coordinamento per tenere insieme i risultati dei vari
gruppi sulle parti trasversali degli argomenti trattati.<br>
<br>
<br>
<blockquote
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type="cite">
<div dir="ltr">
<div>
<div class="gmail_extra">
<div class="gmail_quote">
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0.8ex;border-left:1px solid
rgb(204,204,204);padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div> Questo depotenzia molto il ruolo del presidente
e del consiglio direttivo.<br>
</div>
</div>
</blockquote>
<div><br>
L'associazione è fatta dai soci, non dal solo consiglio
direttivo.<br>
<br>
</div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px
0.8ex;border-left:1px solid
rgb(204,204,204);padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div> E quindi se prima faceva paura per il troppo
lavoro (e il troppo potere).<br>
Ora scoraggia perche' non serve a niente, salvo ,
unica cosa, la respsoabilit'a in sede civile.<br>
Infatti, in quanto legale rappresentante della
associazione sarebbe lui ad essere citato in
tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del
GDI/GDL facesse in nome dell'associazione.<br>
I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.<br>
<br>
Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire
presidente che non conta niente e pero' paga per
tutti.<br>
</div>
</div>
</blockquote>
<div><br>
</div>
<div>Allora, qui mi sembra terrorismo. Insomma, se un
socio fa qualcosa di illegale lo si caccia, per il
resto.. non so quale possa essere una eventualità del
genere.. ma il presidente può sempre scegliere di non
ratificare alcune decisioni, di non prendersi la
responsabilità di alcune cose secondo coscienza e se gli
altri sono contrari, dimettersi. Davvero, un caso del
genere non riesco ad immaginarlo nella realtà. <br>
</div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px
0.8ex;border-left:1px solid
rgb(204,204,204);padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<div> <br>
</div>
</div>
</blockquote>
</div>
</div>
</div>
</div>
</blockquote>
<br>
Daccordo, diciamo che non ci sono problemi dal punto di vista delle
grane amministrative e/ giudiziarie.<br>
<br>
Pero', è indubbio che il ruolo del presidente è depotenziato.<br>
<br>
Prima una persona poteva ambire a divenire presidente o a far parte
del consiglio per dare la propria impronta allla associazione e a
farla svoltare in una certa direzione piuttosto che in una altra.
Sempre rispettando i principi base ovviamente.<br>
<br>
altrettanto ovvio che alla fine sono i soci a decidere con il loro
voto, ma essere nel consiglio diretti vo voleva dire (immagino) che
si privilegiavano certe cose anziche' altre.<br>
<br>
Ora invece ogni socio ha la massima liberta' di azione e di
conseguenza il presidente sta alla finestra a guardare.<br>
<br>
O, al massimo si fonda lui stesso come ogni altro socio un suo GDI o
GDL e si concentra su quelli che sono i suoi interessi piu'
specifici.<br>
<br>
Sinceramente , sono convinto che con questa impostazione, dovreste
inserire un meccanismo che obblighi a fare il presidente. :)<br>
<br>
Ad esempio:<br>
Fate che un presidente resti in carica solo 6 mesi. Un tempo cioe'
che ragionevolmente chiunque puo' sopportare senza andare in crisi.<br>
E a seguire inserite una regola per cui per proporre un nuovo GDI,
occorre essere almeno 5 soci con un anno di iscrizione, o aver fatto
il presidente almeno una volta.<br>
Dopodiche' se si vuole riproporre un altro GDI occorre pagare pegno
rifacendo il presidente una altra volta.<br>
:)<br>
<br>
>>Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un
GDI/GDL possa stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di
dare al presidente o al consiglio il potere di sospendere l'attività
di <br>
>>un GDI/GDL e indire una assemblea dei soci (con potere di
voto anche per email) per il suo scioglimento o riattivazione.<br>
<blockquote
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<div>
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<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF"> </div>
</blockquote>
<div><br>
</div>
<div>non credo di aver capito che tipo di situazione tu
abbia in mente.<br>
<br>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</blockquote>
<br>
Non avevo in mente niente di specifico cercavo solo di focalizzare
il mio dubbio circa il ruolo effettivo che avrebbe avuto il
presidente in un tale modello organizzativo.<br>
Considerando che un qualsiasi socio iscritto si anche da poco
potrebbe avviare un proprio GDI e in futuro anche dei GDL senza che
il presidetne abbia a poter dire niente se non forse ratificare il
fatto compiuto.<br>
<br>
<br>
<br>
<blockquote
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<div dir="ltr">
<div>
<div class="gmail_extra">
<div class="gmail_quote">
<div>Comunque in generale, spero di aver chiarito i tuoi
dubbi, o magari ne ho creati di nuovi.. <br>
<br>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</blockquote>
<br>
Direi che hai chiarito molto bene,<br>
<br>
grazie ancora e scusate ancora per l'intromissione.<br>
<br>
Andrea.<br>
<br>
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