<html>
<head>
</head>
<body bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
<div class="moz-cite-prefix"><br>
Sono d'accordo, anche se in questi tempi di outsourcing non va di
moda: la competenza interna è un grosso investimento, in termini
di qualità ma anche di mero risparmio economico. Ed il discorso
non vale solo per la PA, ma anche per il privato che se di grossa
dimensione ha dinamiche e difetti assolutamente simili a quelle
che avete descritto nei precedenti interventi (per esempio scelgo
il grande nome così non rischio che mi venga rinfacciata una
scelta più economica ma meno blasonata... tanto non sono mica
soldi miei e non sono misurato su quanto risparmio) ; parlo per
esperienza diretta, avendo avuto modo di lavorare in entrambi i
contesti. Indubbiamente andare "contro corrente" non è facile e
spesso non è possibile farlo nel 100% dei casi per tanti motivi di
tempo, scadenze, investimenti già fatti, facilità di trovare
personale già addestrato su certi strumenti etc.; l'inerzia anche
dei sistemi informatici è notevole.<br>
<br>
Sapendo "fare" le cose puoi avere il polso della situazione su
come vanno fatte per evitare problemi o costi futuri e per avere
un'idea della congruità dei costi. Senza contare il fatto che le
scelte devono essere calibrate sulla realtà della propria
organizzazione, cosa che valuta molto meglio un "interno". E in un
campo come quello dell'IT, in continua evoluzione e cambiamento,
non si mantiene questa competenza senza "fare" in prima persona le
cose; ovviamente facendosi aiutare anche dall'esterno, ma come
giustamente dice stefano "mantenendo il controllo".<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
Il 11/03/2013 15:48, Stefano Iacovella ha scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:CAG9OqYoE871-hY6NPOK6meHQHmsxjtJP=9HnYCPVx=JYpDf6Xw@mail.gmail.com"
type="cite">
<p>Condivido in pieno quanto hai espresso Andrea. A me pare, dopo
quasi venti anni di lavoro con la PA, che questo sia un problema
generale nell' assegnazione di porzioni di lavoro ad un
fornitore. Ossia che la migliore garanzia dei suoi interessi il
cliente può averla solo se mantiene il controllo dei progetti.<br>
Tu mi fai le cose perché mi conviene così piuttosto che fare
tutto al mio interno, ma io debbo mantenere il controllo, ossia
possedere anche le competenze tecnologiche per capire se la tua
proposta nasconde delle insidie. Insidie e problemi che possono
anche essere causati in buona fede dal fornitore. <br>
Venendo all' Open Source io ritengo che da questo punto di vista
un prodotto aperto è più facilmente controllabile. Fatto salvo
che il controllore deve avere la voglia di esercitare il
controllo e quindi attrezzarsi per farlo.</p>
<p>Stefano</p>
<div class="gmail_quote">Il giorno 11/mar/2013 15:20, "Andrea
Peri" <<a moz-do-not-send="true"
href="mailto:aperi2007@gmail.com">aperi2007@gmail.com</a>>
ha scritto:<br type="attribution">
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0
.8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
>Cavallini wrote:<br>
>Ecco, appunto: quando paghi ti tuteli; ergo, fai un
contratto con una<br>
>ditta, che ti da' supporto, alle condizioni contrattuali.<br>
>Certo, se qualcuno vuole usare software libero, senza
pagare niente a<br>
>nessuno, e poi avere anche garanzie, che probabilmente non
ha neppure<br>
>con il sw proprietario, li' non so se ridere, arrabbiarmi,
o chiamare<br>
>la neuro.<br>
<br>
Occorre pero' essere onesti altrimenti parrebbe che il
software GFoss<br>
offra totali garanzia.<br>
Non è del tutto vero, e occorre stare attenti perche'
addirittura<br>
introduce delle dinamiche nuove che non sono presenti nel
softwares<br>
commerciali.<br>
<br>
E di cui occorre stare attenti e con gli orecchi dritti.<br>
<br>
Ad esmepio:<br>
Il software commerciale proprio per il fatto di essere chiuso
un<br>
vantaggiolo ha ed è che tutte le volte che lo compri sai
quello che<br>
compri. :)<br>
<br>
Mi spiego con il solito esempio della grande ditta.<br>
Si era ipotizzato che dal software proprietario ci poteva
ricavare un<br>
extraguadagno da un eventuale sconto sull'acquisizione delle
licenze.<br>
<br>
Ma anche dal software GFoss possono venire dei vantaggi,
magari non<br>
come extra-guadagno subito, ma come ganrazia di una nicchia di
lavoro<br>
per gli anni a venire.<br>
<br>
Infatti supponendo che abbia da mettere in piedi il solito
sistema<br>
chiavi in mano, magari con un anno si manutenzione/gestione
del<br>
sistema.<br>
SI prende il software GFoss, ci mete dentro tre o quattro
cambiamenti<br>
al suo modo di funzionare, chesso' cambia qualche protocollo
di<br>
comunicazione , mondifica insomma 4 bischeratine.<br>
<br>
Ovviamente lo fa' solo sulla versione rilasciata a quel
cliente, ed<br>
ecco che ha creato una nicchia di mercato tutta sua.<br>
Se dopo quanche anno il sistema viene passato in appalto ad
altro<br>
soggetto questi non riuscira' piu' a mettercile mani, i
protocolli non<br>
tornano , non colloquino etc...<br>
<br>
Anche questo è uno scenario che il cliente potrebbe temere.<br>
Perche' creerebbe una sorta di dipendenza nei confronti di chi
ha<br>
sviluppato/rimaneggiato il sistema.<br>
<br>
Chi gli garantisce che cio' che la ditta ha messo in piedi con
il<br>
software GFoss di turno sia replicabile o non sia una cosa<br>
customizzata talmente che un altro soggetto non potrebbe
rimetterci le<br>
mani ?<br>
<br>
Anche questo è un comportamento moralmente deprecabile, specie
se<br>
viene compiuto all'insaputa del cliente oppure mascherato
sotto<br>
discorsi del tipo:<br>
"abbiamo fatto delle correzioni a dei difetti riscontrati", o
frasi<br>
del genere....<br>
I commerciali delle ditte sono maestri nell'intortare i
discorsi in<br>
maniera da darla a bere a chiunque.<br>
<br>
In casi come questi il software commerciale offre una garanzia
in piu'<br>
proprio dall'essere chiuso e quidi non modificabile.<br>
:)<br>
<br>
Saluti,<br>
<br>
--<br>
-----------------<br>
Andrea Peri<br>
. . . . . . . . .<br>
qwerty àèìòù<br>
-----------------<br>
_______________________________________________<br>
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target="_blank">http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss</a><br>
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.<br>
I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le
posizioni dell'Associazione GFOSS.it.<br>
638 iscritti al 28.2.2013</blockquote>
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