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<META HTTP-EQUIV="Content-Type" CONTENT="text/html; charset=iso-8859-1">
<META NAME="Generator" CONTENT="MS Exchange Server version 6.5.7654.12">
<TITLE>RE: [Gfoss] R: Distribuire dati: web o desktop?</TITLE>
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<!-- Converted from text/plain format -->
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<P><FONT SIZE=2>A proposito di cluod, la webmail si è "mangiata" un intervento molto articolato che avevo appena scritto per scadenza della sessione -:). Chissà se in ufficio con il fido thunderbird sarebbe successo lo stesso..<BR>
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Colto dalla pigrizia di riscriverlo sintetizzo: a mio giudizio i mondi desktop, web e mobile non sono necessariamente in contrapposizione e la corsa a farli convergere troppo forse non è sempre sensata.<BR>
<BR>
Ogni impiego ha e penso continuerà ad avere i suoi strumenti ideali, che nel tempo magari cambieranno ma non credo convergeranno mai totalmente.<BR>
<BR>
Per estremizzare non credo che verrà mai redatto un piano regolatore solo con strumenti basati su browser o tramite tablet, come un webgis sarà probabilmente lo strumento più adatto per la visualizzazione dello stesso per il pubblico che non ha già in uso uno strumento desktop.<BR>
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Si faranno sicuramente grossi passi avanti nella cnvergenza degli strumenti, ma oltre un certo punto non è più un'esigenza funzionale ma meramente di marketing di chi vede device e servizi<BR>
<BR>
Il punto centrale è infrastrutturale: sicuramente se espongo i miei dati in maniera standard interoperabile riesco ad accontentare tutti, lasciando la scelta dello strumento in funzione dell'uso che se ne deve fare.<BR>
<BR>
Dal mainframe siamo passati al client-server per poi passare al web, oscillando tra soluzioni centralizzate e distribuite a più riprese... ma ognuna porta vantaggi e svantaggi e quindi vanno usate, a mio giudizio, ognuna nel contesto nel quale dà il meglio<BR>
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-----Original Message-----<BR>
From: gfoss-bounces@lists.gfoss.it on behalf of G. Allegri<BR>
Sent: Tue 10/30/2012 11:07 PM<BR>
To: Andrea Peri<BR>
Cc: gfoss@lists.gfoss.it<BR>
Subject: Re: [Gfoss] R: Distribuire dati: web o desktop?<BR>
<BR>
Il mercato si sta segmentizzando tantissimo. Come ha detto Sandro,<BR>
sviluppare cross-platform sta tornando ad essere un lavoro oneroso, tant'è<BR>
che si stanno cercando tutte le strade per costruire e vendere ambienti di<BR>
sviluppo cross, che astraggono gli ambienti (da Appcelerator a<BR>
MonoTouch/Xamarin).<BR>
E' ovvio che tutto ciò ha evidenti vantaggi commerciali per tutta la catena<BR>
della produzione software. I dolori sono per chi vuole garantire software<BR>
cross, amari liberi.<BR>
<BR>
Di chi sarà il futuro? Apparentemente il futuro è nel paradigma "Internet<BR>
as a platform". I device probabilmente sfumeranno sempre più tra di loro,<BR>
percui credo che tra un po' di tempo sarà difficile distinguere cos'è<BR>
"desktop" e cos'è "web". Basta vedere i mostruosi investimenti in SaaS, da<BR>
Adobe a Microsoft a Google, ecc., oppure farsi un giro tra le<BR>
caratteristiche di ChromeOS (e relativo Chromebook).<BR>
La domanda drammatica è: l'infrastruttura che dovrà supportare il nuovo<BR>
paradigma, sarà economicamente, socialmente, ecologicamente sostenibile? Il<BR>
mercato probabilmente spingerà tutto in quella direzione... ma non è<BR>
scontato che che ciò avvenga secondo uno sviluppo del tutto lineare e<BR>
prevedibile.<BR>
<BR>
giovanni<BR>
<BR>
Il giorno 30 ottobre 2012 21:43, Andrea Peri <aperi2007@gmail.com> ha<BR>
scritto:<BR>
<BR>
> >Anche solo restando ristretti al GIS, posso affermare che nel mio lavoro il<BR>
> >desktop, oggi, non può essere sostituito.<BR>
> ><BR>
> >Dove potrei effettuare tutte quelle elaborazioni spaziali quotidiane su<BR>
> >montagne di *dati* locali? Dove li leggo e dove salvo i risultati? Non<BR>
> >vogliate neanche a pensare di coinvolgere la rete su volumi di dati così<BR>
> >elevati.<BR>
><BR>
> Non ti è chiaro perche' continui a proiettare l'impiego di una<BR>
> intrastruttura completamente remotizzata su un impiego locale.<BR>
><BR>
> In tale modo è ovvio che non ti puo' tornare, è logico che non lo sia.<BR>
><BR>
> I dati devono stare nella rete stessa. Non devono essere locali.<BR>
> Pensa a dati in rete. progettati per stare in rete, su strutture di dati<BR>
> anche esse pensate e progettate per favorire il transito in rete.<BR>
> Dati a cui chi ha titolo accede da dovunque esso si trovi , con l'unica<BR>
> necessita' di un accesso internet e un dispositivo sufficientemente potente.<BR>
><BR>
> Ma non un dispositivo con tanto spazio disco. Con uno spazio sufficiente<BR>
> per il minimo vitale e niente di piu'.<BR>
><BR>
> Il fatto che i dati siano locali sul tuo PC è solo una condizione al<BR>
> contorno.<BR>
> Immagina di non sapere dove relamente il tuo file-system abbia collocata<BR>
> una determinata cartella.<BR>
> Per quello che ne sai il contenuto di quella cartella potrebbe trovarsi a<BR>
> migliaia di km di distaza.<BR>
> Magari quando copi i tuoi dati su una cartella del tuo filesystem, tale<BR>
> cartella è fisicamente collocata "vai tu a sappi dove".<BR>
> Su un server della Apple o di Google o di Microsoft o di qualche altro<BR>
> provider.<BR>
> L'unica cosa che ti fa' capire oggi che un dato è locale sul tuo pc<BR>
> anziche' su un server remoto sono i tempi di attesa.<BR>
> Ma anche i tempi di attesa sono legati a metodi elaborativi e algoritmi<BR>
> pensati per elaborare dati locali e quindi non sono efficienti quando i<BR>
> dati non lo sono.<BR>
><BR>
> Uno smartphone per te è inusabile?<BR>
> Anche li' si potrebbe discuterne.<BR>
> Ora puo' darsi , tra qualche anno chissa'.<BR>
> I dispositivi piu' ingombranti sono la tastiera e il video.<BR>
><BR>
> Il video potrebbe essere sostituito da un paio di occhiali con un<BR>
> connettore jack che ti mostrano l'equivalente di un montor a 42 pollici.<BR>
> La tastiera potrebbe divenire un sistema che sfrutti il movimento della<BR>
> pupilla, oppure per restare nel classico,<BR>
> un microtrasduttore wifi con un paio di accelerometri che permettono di<BR>
> digitare su un tavolo (la tastiera ti viene mostrata nel visore a occhiale).<BR>
> Ecco che la parte piu' ingombrante del PC è gia' sostituita. Resta lo<BR>
> spazio disco.<BR>
> Ma anche li', 64Gbyte sono ormai alla portata.<BR>
> Poi per il resto ci pensa la rete.<BR>
><BR>
> Io non credo che si vogla tanto, magari tra 5-6 anni qualcosa del genere<BR>
> si potrà gia vedere.<BR>
><BR>
><BR>
> --<BR>
> -----------------<BR>
> Andrea Peri<BR>
> . . . . . . . . .<BR>
> qwerty àèìòù<BR>
> -----------------<BR>
><BR>
><BR>
> _______________________________________________<BR>
> Gfoss@lists.gfoss.it<BR>
> <A HREF="http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss">http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss</A><BR>
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.<BR>
> Non inviate messaggi commerciali.<BR>
> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni<BR>
> dell'Associazione GFOSS.it.<BR>
> 605 iscritti al 10.7.2012<BR>
><BR>
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</FONT>
</P>
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