<div>>Il problema secondo me sta nel fatto che i dati sono di proprietà
ministeriale e pubblica, quindi mi pare strano che il Ministero dei Beni
Culturali possa decidere di <br>>far finanziare un progetto pubblico
direttamente ad ESRI che sfrutta i dati per farsi pubblicità.</div>
<div>><br></div><div>>Pochi giorni fa in un incontro con il MIBAC, mi è
stato fatto notare che io dovrei scegliere se sviluppare un plugin per
il GIS open source libero o avere una ditta >che fa scavi archeologici,
proprio perchè il mio plugin esiste per gestire dati ministeriali e con
la "scusa" dell'OPEN SOURCE che arriva a molti perchè è <br>>"gratuito", io
mi faccio pubblicità alla mia attività commerciale.</div>
<div><br>Intanto qui si parla di un Dipartimento di una Universita' .<br>E probabilmente hanno un punto di vista leggermente differente.<br>Una universita' e' incoraggiata a trovarsi i fondi sul mercato. <br>
<br>Per il resto la posizione del Ministero mi pare assolutamente condivisibile.<br>Infatti la differenza che mi pare di captare dai discorsi e' che in questo caso del Salento, <br>l'ente (l'universita' ) non tira fuori un euro.<br>
Per cui una contropartita deve pur esserci.<br>Invece se è l'ente che paga e' lecito che pretenda di essere lui il benemerito e non la ditta che ha prodotto la risorsa.<br><br><div>>Altra cosa che mi chiedevo è: come può competere un software GFOSS,
mettiamo QGIS, in un bando come dovrebbe essere stato quello del
Salento (visto che <br>>si tratta di un settore pubblico), se non può mettere
in campo 300.000 euro? O mi sbaglio?</div>
<div><br>Esiste quindi un bando di una gara ?<br>Non mi e' ancora chiara questa parte.<br><br>Ma ammettendo che sia cosi'.<br>E' una strategia commerciale in piena regole.<br></div>Ne va apprezzato l'impostazione, molto intelligente.<br>
<br>Probabilmente a un bando del genere , una ditta avrebbe potutto partecipare indipendentemente dal software che usava.<br>Caso mai, nel caso di una società come la ESRI che ha ricavi anche dalla vendita del software ha potuto conteggiare <br>
nella stima dell'offerta anche il ritorno dal punto di vista della maggiore diffusione dei loro prodotti.<br>Questo avrebbe potuto permettergli di portare l'offerta a cifre maggiori rispetto ad altri concorrenti.<br>
<br>Sara' forse il caso di comprare un po' di azioni della ESRI ? :)<br><br></div><div class="gmail_quote">Il giorno 12 febbraio 2012 14:25, Luca Mandolesi <span dir="ltr"><<a href="mailto:mandoluca@gmail.com">mandoluca@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="gmail_quote"><div class="im"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Non sarebbe logico che la ESRI metta a disposizione i fondi per l'inventariazione e poi la messa in rete la possa fare qualcun altro.<br>
<br>
NOn vi e' niente di male in un ritorno pubblicitario, oltretutto questo crea comunque ricchezza perche' alla fine l'Universita del Salento avra come ritorno un inventario e una base-dati che certamente potranno usare anche per altri scopi.<br>
<br>
E la esri avra' come ritorno extra un altro buon numero di neo-laureati che escono dall'universita' con una robusta conoscenza dei sistemi esri.<br></blockquote><div><br></div></div><div>Il problema secondo me sta nel fatto che i dati sono di proprietà ministeriale e pubblica, quindi mi pare strano che il Ministero dei Beni Culturali possa decidere di far finanziare un progetto pubblico direttamente ad ESRI che sfrutta i dati per farsi pubblicità.</div>
<div><br></div><div>Pochi giorni fa in un incontro con il MIBAC, mi è stato fatto notare che io dovrei scegliere se sviluppare un plugin per il GIS open source libero o avere una ditta che fa scavi archeologici, proprio perchè il mio plugin esiste per gestire dati ministeriali e con la "scusa" dell'OPEN SOURCE che arriva a molti perchè è "gratuito", io mi faccio pubblicità alla mia attività commerciale.</div>
<div><br></div><div>Qui invece abbiamo ESRI, che si può permettere di finanziare un progetto e sfruttarne l'immagine per pubblicità propria...a me starebbe bene, se vi fosse PAR CONDICIO...ogni volta la stessa storia...</div>
<div><br></div><div>Altra cosa che mi chiedevo è: come può competere un software GFOSS, mettiamo QGIS, in un bando come dovrebbe essere stato quello del Salento (visto che si tratta di un settore pubblico), se non può mettere in campo 300.000 euro? O mi sbaglio?</div>
<div><br></div><div><br></div><div><br></div></div>
</blockquote></div><br><br clear="all"><br>-- <br>-----------------<br>Andrea Peri<br>. . . . . . . . . <br>qwerty àèìòù<br>-----------------<br><br>