<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:arial, helvetica, sans-serif;font-size:12pt"><div><span>Ciao!</span></div><div><br><span></span></div><div><span>Sono docente universitaria all'Università di Bucarest, Facoltà di Geografia (Romania) e utilizzo sia in ambito master sia per gli studenti della facoltà di tre anni (sistema Bologna) alcuni programmi Open Source: QGIS, GRASS, gvSIG, Sextante, GIMP, Inkscape, OpenOffice e LibreOffice. Aggiungerei altri due programmi liberi di cartografia: Philcarto e Phildigit realizzati e distribuiti gratuitamente dal prof. Philippe Waniez di Bordeaux (Francia) sul suo sito.<br></span></div><div>Ho scelto i programmi Open Source dopo la conferenza ASITA svolta all'Aquila (grazie, GFOSS!!) perché ho visto i loro vantaggi. Inoltre, io e i miei studenti viviamo in un Paese abbastanza povero, dove le possibilità finanziarie di comprare i programmi è limitata... e non mi piace rubare
(voglio dire usare un programma senza una licenza valida). Usando i programmi Open Source, gli studenti possono imparare senza rubare i programmi proprietari.</div><div><br></div><div>Altri miei colleghi utilizzano per le loro lezioni di informatica o GIS il sistema operativo Ubuntu e l'hanno installato su tutti i computer della facoltà. Così, molti studenti sono passati a Ubuntu. Io sono rimasta a Windows...</div><div><br></div><div>Dunque, un altro punto sulla mappa: Bucarest.<br></div><div><br></div><div>Gabriela<br><span></span></div><div><br></div><div style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;"><div style="font-family: times new roman, new york, times, serif; font-size: 12pt;"><font face="Arial" size="2"><hr size="1"><b><span style="font-weight:bold;">Da:</span></b> Paolo Cavallini <cavallini@faunalia.it><br><b><span style="font-weight: bold;">A:</span></b> Claudio <cla.schifani@gmail.com><br><b><span
style="font-weight: bold;">Cc:</span></b> silvio grosso <grossosilvio@yahoo.it>; gfoss@faunalia.it<br><b><span style="font-weight: bold;">Inviato:</span></b> Venerdì 29 Aprile 2011 19:41<br><b><span style="font-weight: bold;">Oggetto:</span></b> Re: [Gfoss] Software e pirateria in Italia<br></font><br>Il giorno ven, 29/04/2011 alle 15.41 +0200, Claudio ha scritto: <br>> Condivido pienamente quanto detto!<br>> e nel mio piccolo posso dire che è da un paio di anni che a Venezia (in ambito master) usiamo sw open source gis come gvsig, sextante, grass e qgis. Ciò vale per gran parte dei moduli didattici. Credo che anche all'uni di Pisa si sia avviato un processo di innovazione culturale dal punto di vista sw.<br>> <br>> le soluzioni gis open source ci sono e sono validissime, dunque si può fare benissimo didattica :-)<br><br>Ottime notizie, grazie. Posso chiedere a tutti, e specialmente ai<br>docenti e agli studenti, di farci sapere
dove vengono usati, quali sw,<br>quali sono i motivi che hanno portato alla scelta, quali i problemi e i<br>vantaggi riscontrati?<br>Sarebbe bello che gli accademici della comunita' ci dessero una mappa<br>dell'adozione di GFOSS.<br>Saluti.<br>-- <br>Paolo Cavallini: <a href="http://www.faunalia.it/pc" target="_blank">http://www.faunalia.it/pc</a><br><br>_______________________________________________<br>Iscriviti all'associazione GFOSS.it: <a href="http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione" target="_blank">http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione</a><br><a ymailto="mailto:Gfoss@lists.gfoss.it" href="mailto:Gfoss@lists.gfoss.it">Gfoss@lists.gfoss.it</a><br><a href="http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss" target="_blank">http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss</a><br>Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.<br>Non inviate messaggi commerciali.<br>I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente<br>le
posizioni dell'Associazione GFOSS.it.<br>502 iscritti all'11.2.2011<br><br></div></div></div></body></html>