[Gfoss] Visualizzazione dati espressi in sistemi di riferimento ad assi invertiti

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Sab 4 Nov 2017 18:36:43 CET


On Sat, 4 Nov 2017 17:57:55 +0100, Andrea Peri wrote:
> Quindi:
> internamente un software GIS puo' ragionare sempre in X,Y, ma quando
> esporta o importa dati da o verso formati che supportano l'inversione 
> degli
> assi e in sistemi di riferimento che richiedono l'inversione degli 
> assi,
> deve rispettare la specifica, altrimenti si pone fuori da una logica 
> di
> colloquio con tutto il resto del mondo.
>

Andrea,

sostanzialmente concordo con la tua analisi che mi pare impeccabile.

purtroppo pero' il mondo reale non e' mai cosi' semplice, e prima o
poi inevitabilmene capita di incontrare dati prodotti da componenti
sw che non seguono le regole, oppure che le interpretano a capocchia.

ragion per cui e' sempre saggio gestire un parametro aggiuntivo ad
hoc che permetta di fare l'override dell'impostazione standard:
p.es. per le funzioni di supporto WFS / WMS di SpatiaLite e
RasterLite2 ho dovuto introdurre "swap_axes=0 | 1" che consente di
forzare o meno l'inversione degli assi quando eventualmente si
incontra un server non conforme alle regole (e capita di incontrarne
molto piu' spesso di quanto uno si immagini).
e mi par di capire che pure GDAL offre qualcosa di analogo per
il GML.

insomma, alla fin fine il fatto che tutti gli standard OGC piu'
recenti impongano di invertire gli assi quando si tratta di
sistemi di coordinate geografici (ed in pochi altri casi, come
i nostri ultimi italici IGM) non e' una tragedia, ma e'
sicuramente una fonte di confusione di cui si sarebbe fatto
volentieri a meno.

giusto per finire, penso che sia illuminante rocordare come e
perche' da un certo punto in poi le specifiche OGC hanno cambiato
improvvisamente rotta introducendo questo strano criterio di
inversione degli assi per le coordinate geografiche.
Sono personalmente al corrente dei fatti perche' me li ha
riferiti Paul Daisey di OGC quando collaboravamo per la messa
a punto della specifica GPKG.

- inizialmente tutte le specifiche OGC davano sempre per
   scontato che la prima coordinata rappresentasse la X e
   la seconda la Y.
   ergo, nel caso delle coordinate geografiche prima veniva
   la longitudine e seconda la latitudine, cosi' come pareva
   logico e scontato (almeno: agli occhi di tutte le persone
   di formazione prevalemente informatica).

- a quel punto pero' hanno iniziato a fioccare le proteste
   di chi invece aveva una formazione geografica nel senso
   piu' tradizionale: ormai da secoli vale la regola universale
   per cui si parla sempre di latitudine e longitudine in
   questo esatto ordine; e quindi l'ordine "informatico"
   longitudine e latitudine e' stato giudicato innaturale
   e da respingere tout court.

- ovviamente gli informatici hanno provato a resistere con
   le unghie e con i denti, ma alla fine hanno perso.
   ed ecco che ora tutti gli standard piu' recenti di OGC
   (WMS, WFS, GML etc) impongono l'inversione degli assi
   quando sono in ballo le coordinate geografiche.
   Peccato pero' che tutti gli Spatial DBMS si sono ben
   guardati dal seguire la nuova regola "inversa", e
   quindi si e' venuto a creare un ovvio punto di
   conflitto.

conclusione: a volte il meglio e' nemico del bene :-D

ciao Sandro






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