[Gfoss] R: Video introduttivo alla Direttiva INSPIRE

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Dom 18 Ott 2015 12:01:28 CEST


Ciao Giovanni.
daccordissimo che questi argomenti richiederebbero una giornata inera.
daccordissim che il problema principale sia la mappatura dei modelli.

Volevo passare d questo argomento nella mia risposta precedente, ma non
volevo incasinare ulterirmente il discorso ed avevo quindi edulcorato.

La mappatura tra modelli specifici e' un argomento complesso, ma
altrimentinon sarebbe un argomento affascinante e interessantissimo.

In questo argomento si scontrano 3 faglie ettoniche che si muovono
indipendenti.
Una e' il softwares di trasformazione.
La seconda e' il linguaggio descrittivo dei modelli che chiaramente deve
andare a braccetto con il software di trasformazione e il terzo e' la
descrivibilita' di un modello.

Perche' non tutti gli aspetti di un modellosono descrivibili con un
determinato linguaggio. Li' forse ci sono i probemi maggiori.

Un esempio banale lo abbiamo avuto nei nostri modelli xsd del gml
topologico che avevamo adottato per il nostro dbtopografico ai tempi del
multiscala.
I modelli xsd descrivevano perfettamente il frammento di elemento XML con
la sua componente geometrica e topologica.

Ma non riuscivano (o non riuscivamo noi) a descrivere la componente
relazionale in particolare mi riferisco a quella relazionale topologica.
Per cui tradottoin termini concreti, non riuscivamo ad avere una
validazione che ci controllasse se gli edge che erano dichiarati come
contorni della surface (suolo) erano realmente presenti nel gml o no.

Li' dovemmo implementare giocoforza dei controlli a parte.

Questo perche' il modello descrittivo del nostro xsd si fermava solo al
controllo del singolo oggetto e non si spingeva a controllare le relazioni
tra oggetti.

QUindi so' benissimo che non è difficile, di piu'.

Se poi pensi che la maggior parte degli archivi che vengono prodotti
provengono da ambienti dove e' gia' una conquista riuscire a maneggiare un
QGIS. Ti fa' capire che cosa ci aspetta.

Io spero di aver fortuna e andarmene in pensione prima.
Mi mancano solo 20 anni.


:)


Il giorno 18 ottobre 2015 11:22, G. Allegri <giohappy a gmail.com> ha scritto:

> Questi thread sono sempre difficili da contenere perché l'argomento è
> vasto e complesso. Seguendo il flusso del discorso, ritengo che
> implementare INSPIRE non sia tanto un problema di servizi ma da dati e dei
> loro modelli. A questo proposito intervengo solo per ricordare l'editor
> foss HALE, del progetto HUMBOLDT,  l'allineamento dei dati tematici alle
> guidelines e agli annessi INSPIRE:
> http://community.esdi-humboldt.eu/projects/hale/wiki
>
> @Andrea il problema delle trasformazioni non è solo sul piano
> geometrico/topologico. Credo che la difficoltà maggiore sia piuttosto nella
> mappatura tra modelli concettuali specifici e locali e gli schema INSPIRE
> (io ne ho fatto esperienza nell'ambito pedologico).
>
> giovanni
> Il 18/ott/2015 10:49, "Andrea Peri" <aperi2007 a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ciao, ho capito perfettamente il punto del tuo discorso.
>>
>> Discorso complesso e anche condivisibile almeno in parte.
>>
>> Le specifiche OGC ovviamente non sono nate per soddisfare Inspire, ma
>> almeno sul fronte DIscovery e Downloading ci sono a giro ottimi prodotti
>> GFoss che si sono evoluti oltre la specifica e comunque sempre in maniera
>> da rimanere compatibili con essa (quella OGC) che forniscono un sufficiente
>> (se non di piu') grado di compatibilit'a con le richieste di Inpsire (sia
>> sul multilinguismo, sia sui named-groups, metadati di servizio conlinks
>> vari, etc...).
>>
>> Non tutti ovviamente i gfoss wms sono a quesot livello, ma alcuni si.
>>
>> Idem per il WFS.
>>
>> Su CSW confrontato al discovery non mi esprimo.
>> Invece sul trasnformation la situazione e' come dici te. Molto in
>> altomare.
>> Ma li' ci ha messo del suo anche Inspire che agiunse il trasnformation
>> alla galassia di servizi solo in un secondo momento.
>> Quais in sordina e moti (io compreso all'inizio) lo avevano scambiato per
>> un serviziodi trasformazione di coordinate.
>> Invece era ben altro.
>> Un serizio di trasformazone dei dati messo apposta per permettere di
>> effettuae trasfrmazioni al volo da un modello dati specifico del paese
>> membro (o dell'ente in questione) verso il modello dati di Inspire.
>>
>> Il fatto che non si fosse ben notato questo dettaglio ha fatto si che si
>> alimentasse un dibattito (a volte anche qui sulla lista gfoss) sulla
>> opportunita' di modificare fisicamente i propri dataset per renderli come
>> li richiede inspire.
>>
>> Perseguendo una logica molto antica per cui se serve avere i dati in 4
>> modi differenti se ne fanno 4 copie e si mantengono tutte e 4.
>> :)
>>
>> Invece se ne deve tener euno solo. Il nostro e avere un buon sistema di
>> trasformazione per trasformarli secondo altri modelli.
>> Rigorosamente al volo per evitre sprechi di spazio disco e per evitare
>> che un eventuale mancato allineamento tra le copie (sempre in agguato)
>> finisce per produrre informazioni differenti a seconda di dove uno guarda.
>>
>> Purtroppo e' piu' difficile rispetto a fare 4 copie e quindi molti penso
>> che finiranno per farsi 4 copie dei dati nei 4 modelli richiesti (4 e' un
>> numero ipotetico) e saranno contenti cosi'.
>>
>> Scendendo nel dettaglio , pero', prima di pensare a un serviziodi
>> trasformazione.
>> Cisono altri problemi piu'basici che andrebbero risolti.
>>
>> Il piu' serio e importante a parer mo e' la presenza di geometrie non
>> valide (che andrebbero risolte) e la non topoogia di alcuni archivi che non
>> possono per loro natura non essere topologici.
>> Altrimenti qualsiasi sistema di trasformazione finira' per dare
>> irrimediabilmente errore.
>>
>> Noi possiamopensare il piu' belsistema di trasformazione dei dati di utto
>> il mondo, ma se i dati in partenza non sono validi geometricamente e
>> topologicamente corretti, non potra' mai realmente fnzionare.
>> E restera' una cattedrale nel deserto.
>>
>> Qui purtroppo scontoiamo le vere carenze.
>> Ancora tropo pochi hanno la percezione di cosa si intende per archivio
>> topologicamente corretto.
>> Ignorando come dice pg che non e' solo uno snap , o pensando altrettanto
>> ingenuamente che una topologia a poligoni (o a regole) da sola riesca a
>> risolvere i problemi topologici di un archivio.
>>
>> Si potrebbe dire che come una macchina di formula-uno vuole una benzina
>> particolare e se ci mettessi dentro un litoro di benzina preso dal
>> distributore sotto casa mi si ingolfa subito.
>> Cosi 'varrebbe per un servizio di traformazione.
>>
>> Prima risolviamo le impurita' dalla benzina e poi pensiamo alla macchina
>> di formula-uno.
>>
>>
>> A.
>>
>>
>> Il giorno 18 ottobre 2015 01:47, Alessandro Sarretta <
>> alessandro.sarretta a gmail.com> ha scritto:
>>
>>> Ciao Andrea,
>>>
>>> On 18/10/2015 01:33, aperi2007 wrote:
>>>
>>> Puoi essere piu' preciso ?
>>>
>>> Io non avevo capito che pg dicesse che mancava del software .
>>>
>>> Non credo l'abbia detto :-)
>>> Io ho scritto che i software non sono ancora abbastanza maturi e stabili
>>> per rispondere a tutto ciò che richiede INSPIRE.
>>>
>>> I links che riportava PG portavano a pagine dove sono gia' elencati
>>> softwares Gfoss e non.
>>>
>>> Certo, però tra il dire che alcuni software gestiscono alcune componenti
>>> di INSPIRE (discovery, download, transformation, ...) e il fatto che lo
>>> facciano in modo pieno e magari anche semplice... ce ne passa :-)
>>>
>>> Inspire richiede una infrastruttura interoperabile.
>>> L'interoperabilita' e' per definizione una metodica per cui software
>>> differenti riescono a colloquiare tra di loro.
>>> Grazie ai servizi wms, wfs, wcs, etc... e a formati open.
>>>
>>> Io mi aspetterei che in un mondo interoperabile un server wms mpaserver
>>> riesca a fornire i medesimi servizi di un server wms fatto con geoserver ed
>>> entrambi riescano a colloquiare in analoga maniera con un qgis.
>>>
>>> E di software penserei che ce ne sono gia' abbastanza.
>>>
>>> Ma forse ti riferisci a qualche compoenente particolare.
>>>
>>> L'interoperabilità si ottiene anche tramite i servizi, che però
>>> innanzitutto devono parlare la stessa lingua. E ricordo che INSPIRE non
>>> richiede CSW, WMS, WFS, ... ma Discovery, View, Download, ... services, il
>>> che comporta alcune differenze (a volte non banali) che non tutti i
>>> software disponibili rispettano in toto.
>>> Tanto per ricordare che INSPIRE è diverso da OGC!
>>>
>>> Il grosso, che mi sembra si tende a dimenticare (e ne trovo conferma
>>> anche in alcuni scambi in lista), è che l'interoperabilità passa sì tramite
>>> i servizi, che però devono veicolare informazioni con un preciso (o meglio,
>>> molti precisi) modello dati: vedi Data Specifications:
>>> http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2
>>> Qui i software (FOSS e non) sono ancora lontani ad esempio dal gestire
>>> GML con complex features in modo efficiente.
>>> E qui ci sarà il grosso lavoro da fare... altro che i metadati :-)
>>>
>>> Sui sensori poi la cosa si fa ancora un po' più complessa, perché ad es
>>> lo standard SOS e il modello dati O&M non sono granché conosciuti e
>>> applicati e le componenti sia server sia client anche qui non sono ancora
>>> molto stabili.
>>>
>>> Spero di aver aggiunto info utili.
>>>
>>> Ale
>>>
>>> --
>>>
>>> Alessandro Sarretta
>>>
>>> skype/twitter: alesarrett
>>> Web: ilsarrett.wordpress.com
>>>
>>> Research information:
>>>
>>>    - Google scholar profile
>>>    <http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
>>>    - ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
>>>    - Research Gate
>>>    <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
>>>    - <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>
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>>> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
>>> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
>>> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni
>>> dell'Associazione GFOSS.it.
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