[Gfoss] R: Video introduttivo alla Direttiva INSPIRE
Alessandro Sarretta
alessandro.sarretta a gmail.com
Dom 18 Ott 2015 01:47:08 CEST
Ciao Andrea,
On 18/10/2015 01:33, aperi2007 wrote:
> Puoi essere piu' preciso ?
>
> Io non avevo capito che pg dicesse che mancava del software .
Non credo l'abbia detto :-)
Io ho scritto che i software non sono ancora abbastanza maturi e stabili
per rispondere a tutto ciò che richiede INSPIRE.
> I links che riportava PG portavano a pagine dove sono gia' elencati
> softwares Gfoss e non.
Certo, però tra il dire che alcuni software gestiscono alcune componenti
di INSPIRE (discovery, download, transformation, ...) e il fatto che lo
facciano in modo pieno e magari anche semplice... ce ne passa :-)
> Inspire richiede una infrastruttura interoperabile.
> L'interoperabilita' e' per definizione una metodica per cui software
> differenti riescono a colloquiare tra di loro.
> Grazie ai servizi wms, wfs, wcs, etc... e a formati open.
>
> Io mi aspetterei che in un mondo interoperabile un server wms
> mpaserver riesca a fornire i medesimi servizi di un server wms fatto
> con geoserver ed entrambi riescano a colloquiare in analoga maniera
> con un qgis.
>
> E di software penserei che ce ne sono gia' abbastanza.
>
> Ma forse ti riferisci a qualche compoenente particolare.
L'interoperabilità si ottiene anche tramite i servizi, che però
innanzitutto devono parlare la stessa lingua. E ricordo che INSPIRE non
richiede CSW, WMS, WFS, ... ma Discovery, View, Download, ... services,
il che comporta alcune differenze (a volte non banali) che non tutti i
software disponibili rispettano in toto.
Tanto per ricordare che INSPIRE è diverso da OGC!
Il grosso, che mi sembra si tende a dimenticare (e ne trovo conferma
anche in alcuni scambi in lista), è che l'interoperabilità passa sì
tramite i servizi, che però devono veicolare informazioni con un preciso
(o meglio, molti precisi) modello dati: vedi Data Specifications:
http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2
Qui i software (FOSS e non) sono ancora lontani ad esempio dal gestire
GML con complex features in modo efficiente.
E qui ci sarà il grosso lavoro da fare... altro che i metadati :-)
Sui sensori poi la cosa si fa ancora un po' più complessa, perché ad es
lo standard SOS e il modello dati O&M non sono granché conosciuti e
applicati e le componenti sia server sia client anche qui non sono
ancora molto stabili.
Spero di aver aggiunto info utili.
Ale
--
Alessandro Sarretta
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