[Gfoss] aprire sld con qgis

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Dom 1 Mar 2015 13:26:08 CET


On Sun, 01 Mar 2015 10:40:39 +0100, aperi2007 wrote:
> IL formato SLD pur essendo uno standard ha avuto uno sviluppo molto
> sfortunato.
>
> Ogni software che lo ha implementato ha pensato bene di interpretarlo
> a modo suo.
> Anche qgis non e' sfuggito a questa regola comportamentale.
> Per cui l' SLD di qgis non credo che sia letto da Arcgis, come pure
> l' SLD di arcgis non e' letto da qgis.
>
> O meglio:
> lo leggono, ma poi la meta' delle cose che ci stanno scritte non le
> capisce o le capisce male e quindi non ti ritrovi cio' che ti aspetti
> di vedere.
>

On Sun, 1 Mar 2015 04:27:49 -0700 (MST), Marco wrote:
> Grazie.
> Sei stato "sconfortatamente" chiarissimo e schietto.
>

sostanzialmente concordo con quel che dice Andrea, ma credo che
sia utile un pizzico di approfondimento piu' mirato.

lo standard OGC Symbology Encoding di per se stesso non e'
affatto male; prevede un sacco di funzionalita', e' ragionevolmente
completo e specifica molto chiaramente come andrebbero fatte le
cose passo per passo e con abbondanti esempi concreti.

naturalmente come in qualsiasi specifica standard che mi sia
mai capitato di studiare ci sono alcune falle e qualche inconsistenza,
ma rispetto ad altri documenti analoghi direi che questo e' uno di
quelli piu' chiari e meno ambigui.
chi fosse eventualmente interessato ad approfondire puo' scaricarsi
(gratuitamente) la specifica ufficiale da questa URL:
http://portal.opengeospatial.org/files/?artifact_id=16700

per altro SLD/SE e' interamente basato su XML ed OGC offre un
ottimo servizio di pubblicazione di tutti gli schemi formali XSD,
per cui e' relativamente facile verificare in modo neutrale ed
oggettivo se uno stile utente e' totalmente adrerente allo
standard OGC oppure no.

ma allora perche' all'atto pratico lo standard non e' affatto
standard ?

la risposta e' tanto semplice quanto sconfortante: perche'
praticamente tutte le principali implementazioni (sia proprietarie
sia open source) si sono alacremente affannate ad introddurre
un sacco di tags fuori standard (vendor-specific options):
ovviamente tutte diverse e tutte incompatibili (appunto,
vendor-specific ... funzionano solo con quel determinato
applicativo e verranno sistematicamente ignorate da tutti
gli altri)

sicuramente dietro c'era la lodevole intenzione di fornire ai
propri utenti/clienti funzionalita' ancora piu' avanzate e
sofisticate.
ma cosi' il risultato finale e' che molti dei fogli di stile
che vengono spacciati per "SLD/SE" tutto sono meno che conformi
allo standard OGC ... ed infatti, a controprova, non passano
affatto una verifica formale di validita' rispetto agli schemi
XSD di riferimento pubblicati da OGC

concludendo: non basta appiccicarsi semplicemente addosso
un'etichetta per essere realmente standard.
spesso il rispetto rigoroso di uno standard puo' anche implicare
la rinuncia a qualche funzionalita' extra, ma in compenso dovrebbe
sempre assicurare una reale interoperabilita' universale, altimenti
che razza di standard sarebbe mai ?

in campo alimentare e' tassativamente proibito etichettare come
"parmigiano reggiano" un formaggio (magari altrettanto ottimo)
prodotto in lombardia; sono obbligato a chiamarlo "grana padano".
peccato che la stessa identica regoletta non si applichi anche
nel caso dei componenti software :-D

ciao Sandro




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