[Gfoss] Lotta impari ... povera Italia :(

GEOgrafica geografica a alice.it
Sab 7 Feb 2015 11:47:03 CET


Il giorno 06/feb/2015, alle ore 21:31, Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta a gmail.com> ha scritto:

> Marco,
> non riesco a capire se ti dà fastidio che in questa mailing list spesso si osteggino i software proprietari (non commerciali, per favore, almeno le basi…),
La prima cosa che mi dà fastidio è il tono saputello con cui ci si interfaccia con le persone senza conoscerle. Lo scrivo per l’ultima volta, e poi basta: ho esperienza di GIS da oltre 20 anni, di informatica da oltre 30, e so perfettamente la differenza tra proprietario e commerciale, come pure so perfettamente che in ML c’e’ una grossa fetta di persone che continua a confondere OpenSource e GRATIS, e ad usare in maniera intercambiabile “proprietario” e “commerciale". Le basi io le ho, spero che le abbiano anche gli altri.
La seconda cosa che mi dà fastidio è che in questa ML si OSTEGGINO, come dici tu, i sw proprietari, quando secondo me lo scopo è concentrarsi e migliorare i sw Open e non contrastare gli altri sw. Il mio parere è che, anzitutto, i sw vanno prima di tutto CONOSCIUTI per le funzioni che offrono e per la possibilità di risolvere problemi concettuali, e non giudicati a priori sul fatto se sono proprietari od open, considerazione che riguarda un altro ambito, non più prettamente tecnico. 
Per lungo tempo il software open che qui va per la maggiore - ovviamente parlo di QGIS: tanto è vero che spesso ho rimarcato come secondo me questa ML si rischia di confondere con una ML di QGIS - non ha avuto alcuna funzione o plugin rivolto alla gestione di dati 3D, mentre i vari tool proprietari ce le avevano eccome da più lustri. Però l’atteggiamento della ML era che i sw proprietari non si potevano manco nominare , nemmeno per discutere di una specifica funzione che in questi era presente e che per esempio non si ritrovava nelle funzioni di QGIS. Sicchè su alcuni argomenti (ad esempio, proprio il 3d, argomento che mi sta a cuore da sempre visto che mi occupo prevalentemente di quello) molti sw GIS open sono stati per lungo tempo piuttosto indietro, o a livello di funzioni offerte o a livello di semplicità di utilizzo: e non c’era nemmeno tanta discussione sul tema, che magari sarebbe nata prima, se ci fosse stato maggior confronto costruttivo con gli strumenti proprietari di cui stiamo parlando e che mettevano già a disposizione certe funzionalità. 
Anzi, addirittura i rari thread sull’argomento venivano bollati come “fastidiosi” da altri utenti, concentrati su altre problematiche. 
Io dico che a mio parere un atteggiamento mentale scientifico mi fa prendere in considerazione tutti gli strumenti sw disponibili e mi porta a conoscerli: successivamente potrò fare una scelta di tipo ideale, etico, funzionale eccetera. I discorsi puramente ideologici mi infastidiscono moltissimo, e ribadisco questo mio bisogno di essere libero… anche se libero può per me voler dire anche “libero di usare - talvolta - ... software non libero”.

> o se invece non vedi proprio i molteplici vantaggi che i software liberi portano agli individui e alla società.
Posso non avere una opinione così radicale sull’argomento? E’ concesso?

> spero tu comprenda che chi è iscritto e scrive in una lista pubblica che si chiama GFOSS creda nei GFOSS e molto spesso sia convinto della loro maggiore utilità rispetto a concorrenti proprietari.
Capisco l’atteggiamento della ML rispetto al sw GFOSS e lo rispetto e in parte lo condivido (in particolare nel punto “creda nei GFOSS”), ma per quanto riguarda la specifica funzionalità, ripeto, penso che si debba scendere dal piano idealistico/ideologico al piano operativo. E non sono convinto che, SEMPRE e per DEFINIZIONE, in qualunque istante, in qualunque release, un sw open sia migliore, dal punto di vista operativo, da un sw proprietario. Anche perché gli strumenti si possono migliorare cammin facendo. (Ad esempio chi sostiene che GIMP è, ad oggi, del tutto equivalente a Photoshop evidentemente non ha necessità di utilizzare davvero le funzioni più avanzate di Photoshop).

> In particolare sottolineo, come altri prima di me, che in contesti di PA e ancor di più educativi (vedi Università) gli strumenti liberi (non QGIS, ma qualunque FOSS) dovrebbero essere il default,
mentre per quanto riguarda la PA sono in buona misura d’accordo, per l’ambito educativo non lo sono per nulla, e proprio qui sta il nocciolo della questione, che mi porta a risponderti con forza e decisione.

Primo, perché’ l’educazione e la didattica non sono assolutamente questioni legate alla gestione della Pubblica Amministrazione e alla gestione del danaro pubblico, ma alla formazione dei propri utenti, e secondo perché la formazione (in particolare quella scientifica) sta su un altro piano rispetto alle numerose considerazioni di tipo etico, idealistico, ideologico che sono connesse al discorso “sw open”. 
La formazione deve anzitutto creare conoscenza, e successivamente capacità operativa. Quindi, non deve escludere nulla, e magari dare l’opportunità allo studente di utilizzare strumenti che, se dipendesse solo dalle sue possibilità, non vedrebbe mai, o meglio, non potrebbe usare mai, perché - ad esempio - sono costosi  Questo ovviamente vuol dire far studiare SIA gli strumenti proprietari/commerciali SIA gli strumenti Open: ma ripeto: non è assolutamente detto che ci siano sempre e comunque strumenti open all’altezza di altri strumenti proprietari. 

Facciamo un esempio un po’ diverso nel quale sono incappato nella mia esperienza professionale: in un laboratorio di fotogrammetria, l’università X permette di usare uno stereorestitutore digitale di una nota ditta di strumentazione topografica. Quello strumento, del costo di svariate decine di migliaia di euro, funziona solo con il sw proprietario della stessa ditta (che costa altrettanto, ma che soprattutto è iper-blindato, ovvero non si sa nulla di come funziona a livello di codice). Lo studente può imparare ad usare quello strumento facendo il laboratorio, e imparare a produrre DEM in maniera servoassistita tramite fotogrammetria digitale. Si può in quel modo rendere conto di come funziona una procedura professionale di altissimo livello (usata dalle ditte che fanno riprese aeree, dove magari lo studente potrebbe desiderare di andare a lavorare) e ottenere un risultato, può analizzare gli errori ottenuti, e può anche rendersi conto di quanto la chiusura di quel software di gestione sia davvero, in quel caso, una cosa deleteria, perché la mancanza di documentazione sulle procedure relative alla gestione degli errori nelle interpolazioni fa sì che il risultato dell’elaborazione sia praticamente “insindacabile”. Secondo una logica “only FOSS” cosa dovrebbe fare il professore? Non fare per nulla il laboratorio, visto che non c’e’ un sw open che è in grado di gestire l’hw proprietario? Oppure il laboratorio dovrebbe sviluppare un sw ad hoc (cosa tra l’altro impossibile visto il mancato supporto della casa madre riguardo all’hardware)? Ma se il laboratorio è interno alla facoltà di geologia e non, per dire, di informatica, non è forse che il suo compito sia di concentrarsi sullo scopo dell’analisi, più che sul tipo di strumento che si sta utilizzando, o meglio, sullo sviluppo del software per la gestione di un hw? Il mio parere è che il laboratorio va assolutamente fatto, il sw proprietario va usato, ma non in maniera acritica: ossia lo si mette alla prova, lo si usa, e si cerca di trovarne i limiti tecnici e concettuali. Così lo studente ha messo nel suo bagaglio culturale una serie di competenze in più, e magari oltre a quelle è riuscito anche a sviluppare una posizione più matura e critica. Certo non credo che un atteggiamento costruttivo dal punto di vista didattico sia quello di gridare allo scandalo perché in quella facoltà si fa un laboratorio usando strumenti hw e sw proprietari. 

> mentre molto spesso (un po' per abitudine, un po' per ignoranza, un po' forse per compiacenza?) è il contrario.
Infatti, in questa discussione la cosa che mi ha molto infastidito è stato il commento “che schifo”, non argomentato ma buttato lì a commento di un post di uno studente, dando per scontata la malafede o quantomeno l’ignoranza del docente. Questo è un esempio di un modo di fare per partito preso, secondo me.
> 
>> E sai già che il giovane professionista non avrà mai, nella sua vita professionale, alcuna possibilità di lavorare con ArcGIS o con Autocad (peccato che questa cosa vada contro qualunque statistica). 
> Riguardo a questo, le statistiche spesso non dicono quanti di quei software sono regolarmente licenziati.
Allora siccome molti lavoreranno su sw piratati noi eliminiamo il problema alla radice non insegnando ad usare quei software e tagliando a priori un bagaglio di conoscenze ad uno studente che diventerà un tecnico. Il fatto che la gente usi software piratato è una questione etica ma non c’entra con la conoscenza.

> E di cattivi esempi ne conosco personalmente un bel po' sia nel privato sia nel pubblico. Anche questo fa parte di un modo scorretto di fare concorrenza a chi invece opera correttamente, o pagando una licenza o usando strumenti liberi.
> E i costi di licenza sono un ostacolo per molti normali professionisti che non si possono permettere alcune migliaia di € ogni anno per tenere aggiornati i loro software (e vogliono continuare a comportarsi onestamente). Se tu te lo puoi permettere, buon per te…
Questo discorso riporta il problema al fatto che il software open è gratis mentre quello proprietario è commerciale. Alla fine l’argomento (le basi) che è uscito dalla porta rientra sempre dalla finestra.

> E questo è un modo generalista e infantile per tirar dentro in un giudizio offensivo molte delle persone (compreso chi questa lista l'ha creata e la mantiene) che a questa lista partecipano dedicando loro tempo e risorse ad altre persone (compreso te) in modo gratuito e quasi sempre disinteressato proprio perché credono nei GFOSS…
Riguardo a questa ML, ho sempre trovato davvero sciocco ed infantile che, per un lungo periodo, ogni volta che qualcuno scriveva la parola ESRI arrivasse puntuale una reprimenda dicendo che in questa ML “non si può parlare di sw proprietario”, e quindi in decine di messaggi tanti utenti dovevano esibirsi in giri di parole tipo “il famoso software commerciale” “la sw house che comincia per E…”. Ho trovato anche estremamente sgradevole l’essere costretto a utilizzare un indirizzo email creato ad hoc per questa lista, solo perché quello standard rimanda al dominio della nostra ditta , sul quale si trovano i prodotti che commercializziamo, tra i quali ci sono anche prodotti commerciali/proprietari.

In ogni caso, per non dilungarmi ulteriormente chiudo qui il mio intervento, riassuntivo delle varie risposte che avrei voluto dare ai singoli messaggi a me rivolti, con toni più o meno pacati e con considerazioni più o meno radicali. Capisco perfettamente che la mia opinione non è condivisa, il ché è naturalmente più che legittimo (come ovviamente ritengo assolutamente legittima la mia posizione critica all’interno della ML). Sottolineo però che, in generale, in questa ML mi trovo molto a disagio, perché trovo posizioni integraliste con le quali faccio fatica ad interfacciarmi. Per carattere sono piuttosto portato alla dialettica ed anche alla polemica, ma questa cosa alla fine è deleteria prima di tutto per me che in fin dei conti spendo energie e risorse in modo poco utile, oltre a tediare altri utenti. Cancellarmi dalla ML però mi secca, perché perderei comunque tutta una serie di informazioni che passano di qui e che reputo utili. 

Quindi, vedrò di impegnarmi a tacere anche se leggo cose che mi fanno saltare la mosca al naso.
Chiedo venia a chi si è sentito infastidito dal mio post, così come altri post hanno decisamente infastidito me.

Saluti

Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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