[Gfoss] Fwd: [Discussioni] Le "sette sorelle" del software

aperi2007 aperi2007 a gmail.com
Sab 25 Apr 2015 08:08:57 CEST


Ciao Paolo,

NOn sono molto daccordo con l'impostazione del tuo ragionamento.
Capisco che probabilmente intendevi altro, il senso e' un po' differente.

Il punto dirimente non puo' essere che si deve finanziare prodotti 
italiani e ignorare quelli esteri.

Prendi ad esempio QGIS:
QGIS e' un progetto internazionale su cui mi pare di capire che L'italia 
non e' il maggiore contribuente, almeno se vado a vedere gli sponsor 
bronze/silver e gold. Sono quasi tutti esteri.
Cio' nonostante molti , anche in italia lo usano e immagino che qualcuno 
(probabilmente non tutti) sia anche soddisfatto di usarlo.
Noi stessi ci abbiamo investito per migliorarlo , seguendo anche le 
nostre necessita', quando ne avevamo la possibilita' e vi era una valida 
ragione legata ad aggiungere ad esso delle evoluzioni che ci servivano 
per i nostri lavori.
Ora che abbiamo meno disponibiltia' stiamo alla finestra e pero' taiamo 
beneficio degli investimenti fatti che nel tempo si vanno evolvendo 
grazie anche ai finanziamenti che arrivano da altre nazioni.

La tua obiazione va nella direzione di contestare anche questo nostro 
approccio.
Perche' se te dici che dovremmo puntare su progetti italiani, , stai 
dicendo che dovremmo alimentare i soliti orticelli che negli anni hanno 
creato delle rendite di fatto senza nessun beneficio specifico per la 
collettivita'.
Dico nessun vantaggio perche' se si dice che gli italiani devono 
finanziare progetti italiani, poi i francesi finanzieranno progetti 
francesi, gli svizzeri idem e i tedeschi non saranno da meno.
E allora si ritorna alle solite sabbie mobili che ci ha portato dove 
siamo oggi.

L'obiettivo a cui si deve tendere e' avere dei softwares GIS gfoss 
sempre migliori efficienti e con sempre meno difetti (a proposito del 
bacone galattico sui tfw di ieri...). I veri profitti per la comunita' 
delle perosne che lavorano con i GIS devono arrivare dal proprio lavoro, 
e se uno opera con i gis , avra' profitto se dispone di un software GIS 
valido efficiente e con sempre meno difetti. Certo ci sono anche quelli 
che di mestiere scrivono codice GIS, ma l'impiego di qgis che e' 
OpenSource va anche nella direzione di aprire una strada di lavoro anche 
a loro.
E anche li' pero' non puo' valere il principio che si da' a un italiano 
perche' e' italiano.
Si da' a un italiano perche' (e se ) e' bravo.

Saluti,

A.

Il 25/04/2015 07:29, Paolo Cavallini ha scritto:
> Salve.
> Una minianalisi interessante, e direi totalmente condivisibile.
> Aggiungo, per il nostro settore, i 5 milioncini abbondanti di:
> http://www.blia.it/appalti_pubblici/index.php?k=10135
> (e ovviamente non è tutto qui), mentre qui i progetti, anche largamente
> italiani, fanno fatica a racimolare qualche migliaio di euro.
> Il prossimo amministratore / politico che mi viene a dire che dobbiamo
> avere fiducia nelle capacita' del nostro paese, ho i numeri per
> rispondergli: se per primi gli amministratori investono in competenze
> estere piuttosto che in quelle italiane, cosa ci dobbiamo aspettare dal
> futuro?
> Saluti.
>
> --------  Messaggio Inoltrato --------
> Oggetto: [Discussioni] Le "sette sorelle" del software
> Data: Sat, 25 Apr 2015 00:19:27 +0200
> Mittente: Antonio <antonio2 a blia.it>
> Rispondi-a: Discussioni sul software libero. <discussioni a softwarelibero.it>
> A: Discussioni sul software libero. <discussioni a softwarelibero.it>
>
> Una volta nel petrolio c'erano le "sette sorelle", ora ci sono nel software.
> IBM, Oracle, Microsoft, SAP, Accenture, CA, Adobe in Italia fanno affari
> d'oro.
>
> Centinaia di milioni di euro che vanno verso l'estero quando si
> potrebbero investire qui da noi (anche grazie al FOSS).
>
> Alcuni esempi di appalti milionari? Eccoli:
>
> IBM https://www.blia.it/appalti_pubblici/?k=13639 (senza parlare di
> tutti quegli appalti in cui IBM fa parte di una rete di imprese, tipo
> qui http://www.blia.it/appalti_pubblici/?k=10134 o qui
> https://www.blia.it/appalti_pubblici/?k=10429 )
>
> Oracle https://www.blia.it/appalti_pubblici/index.php?k=19425
>
> Microsoft https://www.blia.it/appalti_pubblici/index.php?k=17921
>
> SAP https://www.blia.it/appalti_pubblici/index.php?k=22515
>
> Accenture https://www.blia.it/appalti_pubblici/index.php?k=411
>
> ecc.
>
> Molte di queste aziende "fanno i soldi" con i database, e in effetti a
> guardare quante installazioni dei loro prodotti ci sono nella P.A. (v.
> https://www.blia.it/db_pa/index.php ) la domanda, come direbbe qualcuno,
> sorge spontanea.
> Ma è davvero necessario un db Oracle ad un comune di neanche 7000
> abitanti (Abbadia San Salvatore) per citarne uno, ma di casi del genere
> ce ne sono a migliaia.
>
> Voglio chiudere questa mail con una chiosa, in Italia abbiamo gente
> brava e preparata, in grado di costruire cluster di DB (con Apache
> Hadoop ad esempio) e altri che si inventano motori nuovi di DB NoSQL,
> come ad esempio uno che conosco personalmente, Salvatore Sanfilippo, che
> da solo (e successivamente con pochi altri) ha realizzato Redis (v.
> http://redis.io/ ).
> E la P.A. invece che fa? compra un Oracle da migliaia di euro per
> gestire una manciata di record ...
>
> Saluti e una buona notte per chi è ancora sveglio/a.
>
> Antonio
>
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