[Gfoss] inquietante?

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Ven 14 Nov 2014 18:24:26 CET


Perchè Openness?

Il motivo è condividere le conoscenze liberamente e senza vincoli con tutti.

Perhè Open Data? La sollecitazione recente dai livelli governativi,
nazionali ed europei, è anche finalizzato ad un rilancio
dell'economia, in particolare quella delle PMI.

Non certo delle multinazionali che prendono le materie prime e la
manovalanza dove costano di meno, pagano le tasse in paesi dal "fisco
agile" ( http://en.wikipedia.org/wiki/Luxembourg_Leaks ), e magari
investono i profitti per favorire condizioni per ridurre i costi delle
materie prime e della manovalanza (es.: guerre) e per favorire
condizioni vantaggiose nei paradisi fiscali (es.: corruzione).

Non si possono definire licenze che vincolino chi scarica (il SW OS,
l'OD) a comportamenti etici...... (mi sembra di aver visto qualcosa
del genere a proposito della suite LAS).

Ma credo vadano comunque viste con diffidenza tutte queste iniziative
delle varie multinazionali, che costruiscono il loro successo
commerciale adottando la politica del diavolo con Faust
(http://it.wikipedia.org/wiki/Faust).

Es.: Geopackage, fortemente così voluto dalle multinazionali del SW
GIS, raccoglie tutta la mia diffidenza!

ciao,
Maurizio



Il 14/11/14, G. Allegri<giohappy a gmail.com> ha scritto:
> Marica,
> anch'io auspico che le PA si appoggino il più possibile (e per quanto
> possibile) su infrastrutture aperte.
> Ma non è questo il punto. A mio avviso è fuorviante mischiare Open Data e
> Open Source perché, pur avendo una radice comune nel concetto di libertà
> della conoscenza, sono rami che non necessariamente possono e devono essere
> approcciati con gli stessi paradigmi.
>
> A valle di questo domando: quale architettura aperta, attualmente, è in
> grado di fornire servizi cloud per per un'infrastruttura dati? Non intendo
> da un punto di vista tecnologico (per questo ci sono già strumenti a
> bizzeffe). Intendo come infrastruttura, ovvero architettura fisica,
> macchine, storage, personale, ecc.
> Si è lodato Chicago per avere aperto i dati ad una forma collaborativa. Lo
> ha fatto su Github, che non mi pare un'infrastruttura aperta e libera.
> Lo dico a me per primo: attenzione a non diventare ideologici...
>
> giovanni
>
> Il giorno 14 novembre 2014 12:49, Marica Landini <bulma a ferrara.linux.it>
> ha scritto:
>
>> Quello che non vorrei che passasse in certi ambiti (es. PA)
>> che l'unico modo di fare Open Data sia farlo con software closed...
>>
>> Inoltre (sempre parlando di PA) in un processo di apertura del dato, non
>> auspicherei che questi finiscano nel blackbox di un closed provider.
>>
>> Saluti,
>> Marica
>>
>> 2014-11-14 12:43 GMT+01:00 G. Allegri <giohappy a gmail.com>:
>>
>> Evito il più possibile d'inserirmi in questo tipo di thread ma non posso
>>> fare a meno di dissentire stavolta.
>>> Cosa c'è di inquietante? A parte lo spirito di fondo che li accomuna,
>>> open data e open source non vanno necessariamente insieme. e non ci vedo
>>> niente di male che anche un software proprietario fornisca strumenti di
>>> supporto alla gestione di cataloghi OD.
>>> Ognuno è libero di pensare che sia speculazione, ma ci sono contesti in
>>> cui l'impiego di sw proprietario deriva da requisiti sensati, o comunque
>>> non per mala fede. Ben venga che anche in tali contesti sia favorita
>>> l'apertura dei dati con appropriati strumenti.
>>> Spero che nessuno pensi che chiunque usa software proprietario è in mala
>>> fede -> chiunque apre i dati tramite strumenti proprietari lo fa per
>>> secondi fini!
>>>
>>> giovanni
>>>
>>>
>>> Il giorno 14 novembre 2014 12:28, Paolo Cavallini
>>> <cavallini a faunalia.it>
>>> ha scritto:
>>>
>>> Il 14/11/2014 12:24, Matteo Ghetta ha scritto:
>>>>
>>>> > spero non sia già passato in lista, ma, da un'altra mailing list che
>>>> > seguo è venuto a galla questo:
>>>> >
>>>> >
>>>> http://www.esriitalia.it/news/1297-arcgis-opendata-una-nuova-opportunita.html
>>>>
>>>> come dico da tempo, la liberazione dei dati puo' favorire i
>>>> monopolisti,
>>>> se non fatta
>>>> con attenzione, esattamente come il software libero, ma no GPL, puo'
>>>> favorire chi lo
>>>> sfrutta per propri fini; anzi, forse ancora di piu'.
>>>>
>>>> saluti.
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