[Gfoss] Quale formato?

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Dom 9 Nov 2014 23:40:38 CET


Il futuro è dei Database su file.

Un DBMS (noi puntiamo su Splite e personalmente sono diffidente
rispetto ad un geopackage voluto dalle multinazionali) consente di
conservare tutto quanto occorre, mantenendo relazioni, indici, (in
prospettiva) metainformazione e vestizioni, (in prospettiva) history
delle operazioni fatte per costruire la tabella, la capacità di
produrre facilmente statistiche sui domini delle diverse colonne, ecc.

Stiamo verificando la possibilità di sfruttarlo anche per i dati raster.

Stiamo investendo sul porting da GVSIG+Postgres verso Qgis+Splite di
modellli numerici per interagire con dati materia di acque sotterranee
e superficiali (Sid&Grid).

Splite è fenomenale anche per la pubblicazione di dati (molti nostri
WMS attingono a tabelle su Splite, e magari dallo stesso DBMS attinge
anche un Dataseltzer per servire i medesimi dati sotto forma di viste
interrogabili).

Uno shp non consente nulla di tutto questo. Ed è delicatissimo (dal
rischio di sfasare DBF rispetto a SHP, al fatto che non veicola
notizia rispetto allo SRID).

Il fatto è che nessuno si pone il problema di "progettarsi" il proprio
formato dati, ma tutti aspettano quello che gli arriverà dalle
multinazionali!

Credo ed auspico che il futuro possa vedere la massima diffusione dei
DBMS: repository robusti (Postgresql+Postgis) affiancati da DBMS su
file (agili da scambiare), con capacità di eseguire (sia su PG che su
SPLITE) query geografiche funzionali sia alla
verifica/collaudo/predisposizione dei dati che alla loro
pubblicazione/divulgazione.

Dei client GIS e WebGIS (tramite servizi WMS/WFS) che accedono ai dati
conservati in quei DBMS (sarebbe fantastico avere lo stesso GRASS ed R
accedere in maniera nativa ai dati sui DBMS).

E tools GDAL/OGR per trasferire dati da un formato/vettore ad un altro
(facendosi carico, ove disponibili, anche di metainformazione e
vestizioni).

Il 09/11/14, stefano campus<skampus a gmail.com> ha scritto:
> una domanda (storica) però mi sorge immediata:
> se è, come è vero, un formato orrendo, perchè è ancora in pista da più di 20
> anni e gode di ottima salute tra molti utenti?
> non si può negare infatti che al netto di tutti i difetti che sono stati
> elencati, in 2 secondi comincio a popolare una struttura fisica che ho
> impiegato 10 minuti a creare.
>
> i sostituti mantengono/manterranno questa semplicità?
>
> s.
>
>
>
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