[Gfoss] (senza oggetto)

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Ven 23 Maggio 2014 21:18:58 CEST


Si,
i tempi sono maturi perchè l'OS ed il FLOSS possano confrontarsi alla
pari con altri prodotti e soluzioni su tutte le materie e gli ambiti
della Geomatica.

Ma l'Openness riguarda anche altri spazi, sollecitatici dalle
direttive europee, dall'Agenda Digitale, dal CAD.

Ad esempio come supportare efficacemente la partecipazione nella
valutazione di piani e programmi (es.: mediante la condivisione dei
quadri conoscitivi su cui le scelte vengono valutate, secondo formati
aperti, favorendone la fruizione con SW FLOSS, con documentazione
efficace, ecc.), come supportare la diffusione delle competenze
informatiche e nello specifico quelle riguardanti i GFLOSS presso gli
operatori delle PA (es.: i piccoli comuni, ancora oggi utenti quasi
esclusivamente di sistemi CAD), riducendo il digital divide proprio in
quella amministrazione pubblica che oggi è più che mai inadeguata alle
evoluzioni tecnologiche ed alle sollecitazioni normative e delle
criticità con cui si deve confrontare (dall'abusivismo,
all'inquinamento e contaminazione ambientale, alla progettazione del
territorio, al contrasto dell'evasione fiscale, ecc.).

Si tratta quindi della Geomatica applicata alle esigenze e criticità
che la gestione del territorio, la copianificazione, la partecipazione
nei processi decisionali, la condivisione di dati e servizi, una vera
crescita di servizi ed infrastrutturazioni Inspire, una crescita
culturale, la capacità di condividere esperienze, la capacità di
progettare con nuovi capitolati e specifiche interoperabili i
basamenti conoscitivi, ci pongono quotidinanamente.

Se la PA ed i cittadini e le associazioni e il volontariato non
riescono a trovare spazi per confrontarsi e indirizzarsi
reciprocamente e lavorare insieme su queste tematiche, e forse anche
questo potrebbe essere il ruolo di eventi quali le prossime Conferenze
Asita o altri eventi similari - anche i Gfoss Day, difficilmente si
potrà superare questo stato di autoreferenzialità e di operare
disordinatamente da parte dei diversi attori.

Ciao,
grazie,
Maurizio

Il 23/05/14, G. Allegri<giohappy a gmail.com> ha scritto:
> Anch'io la penso come Andrea. Essere presenti negli ambiti specifici,
> portando proposte e soluzioni open sullo stesso tavolo delle altre. Credo
> sia il modo più maturo per alimentare il confronto e l'arricchimento
> reciproco. Anche chi non ne ha mai sentito parlare si potrà interessare
> all'intero del suo settore d'interesse.
> La sessione dedicata, l'area protetta, poteva andar bene quando nessuno
> aveva mai sentito parlare di questa roba, ma adesso mi sembra limitativa e
> rischia, a mio avviso, di far pensare "ecco quelli open... lasciamoli
> divertire, che delle cose serie si parla da altre parti". Scusate la
> franchezza...
>
> Giovanni
>
>
> Il giorno 23 maggio 2014 18:50, Andrea Giacomelli <pibinko a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> Ciao Iacopo,
>>
>> immagino che Maurizio avrà modo di dare una risposta alla tua domanda.
>>
>> mi piace giusto ricordare che il tema del come "ricollegare tutte le
>> proposte al contesto open" si è proposto sin dalla prima volta che la
>> comunità aveva iniziato a darsi una "coscienza" (era il Linux Day 2007, e
>> poi la cosa fu già discussa per i primi ASITA in cui GFOSS.it esisteva).
>>
>> Il dilemma è sempre: sessione dedicata, stand dedicato, altre forme di
>> visibilità dedicata (es. "capitolo di atti dedicato") o "liberi tutti" e
>> presenza pervasiva in varie sessioni e stand?
>>
>> la scelta, oltre che a derivare dalla concertazione delle parti
>> coinvolte,
>> credo sia anche una questione di maturità.
>>
>> per come vedo io lo sviluppo della storia, le sessioni dedicate e altre
>> forme di "evidenza", sono anche una forma di protezione, come quando i
>> bimbi imparano a nuotare e magari gli metti un po' di boe intorno, o
>> giocano a calcio nel campo grande ma tirano i calci d'angolo ravvicinati.
>>
>> una comunità che da sette anni (buoni) esiste e fa cose nel mondo e nel
>> mercato e dichiara all'universo informatico di essere una realtà di punta
>> potrebbe anche provare a fare a meno di una sessione dedicata.
>>
>> che ne pensano gli stakeholder?
>>
>> un saluto!
>>
>> andrea
>> http://www.pibinko.org
>>
>>
>>
>>
>> Il giorno 23 maggio 2014 17:48, Iacopo Zetti
>> <iacopo a controgeografie.net>ha scritto:
>>
>> Ciao Maurizio e saluti a tutti.
>>> Una domanda rispetto alla tua (ottima) iniziativa. Da quel che leggo la
>>> proposta mira a incoraggiare presentazioni specifiche sul tema openness,
>>> ma in molti altri abstract ci saranno temi che non sono centrati
>>> sull'openness, ma che usano strumenti e dati open per fare ricerca,
>>> promozione, ecc. (per altro ci saranno abstract già inviati
>>> significativi per la questione). Pensi che siano da ricondurre in
>>> qualche modo al tema? e Come?
>>> Faccio un esempio per chiarezza. Con un collega ho inviato un abstract
>>> su una ricerca che usa dati di varia fonte e QGis per sviluppare alcune
>>> analisi originali, naturalmente citeremo le fonti dei dati, metodi e
>>> strumenti utilizzati, ma non abbiamo pensato a chiarire nell'abstract
>>> (neanche nel titolo) che facevamo riferimento al tema openness.
>>> Pensiamo sia utile ricollegare tutte le proposte di questo tipo o simili
>>> al contesto open e come?
>>>
>>> Saluti
>>>
>>> Iacopo
>>>
>>> P.S. scusate per il discorso un po' arzigogolato
>>>
>>> On ven, 2014-05-23 at 16:10 +0200, Maurizio Trevisani wrote:
>>> > Ciao,
>>> > ho incontrato oggi il Presidente del Consiglio Scientifico di Asita (
>>> > http://www.asita.it/it/la-federazione/cariche-sociali ) con cui ho
>>> > convenuto della necessità di riconoscere spazi alle problematiche
>>> > dell' Openness, coniugata nelle sue diverse forme (Geografia
>>> > volontaristica, Open Knowledge, Open Source, ecc. oltre che, dal lato
>>> > delle PA, trasparenza, coinvolgimento nei processi partecipativi,
>>> > rilascio come Open Data del patrimonio informativo su cui vengono
>>> > costruite le decisioni, i piani, i programmi, effettiva attivazione di
>>> > servizi Inspire, formazione sugli OS in diversi casi obbligatori ed
>>> > unica soluzione possibile in questi tempi di vacche magre).
>>> >
>>> > Abbiamo, avete pochissimo tempo, solo la prossima settimana (i termini
>>> > saranno dilazionati fino al 31 maggio), per presentare abstract (
>>> >
>>> http://www.asita.it/it/home/16-istituzionale/18a-conferenza/57-invio-abstract-2014
>>> > ), ed anche in virtù delle sottomissioni che registreranno vi potranno
>>> > essere spazi per confrontarci con il Consiglio Scientifico rispetto ad
>>> > una efficace presentazione degli interventi delle comunità GFLOSS.
>>> >
>>> > In particolare segnalavo come la presenza di importanti aziende del
>>> > GFLOSS caratterizzi la Toscana come un contesto di particolare
>>> > rilevanza e fertilità nel panorama dell'OS italiano.
>>> >
>>> > I temi (ma forse in futuro potrebbe esservi l'aggiuta di ulteriori
>>> > tematiche che possano meglio rappresentare tutte le questioni relative
>>> > all'Openness nelle sue diverse articolazioni) più attinenti ci
>>> > sembravano il numero 11 ed il numero 14.
>>> >
>>> > Ma, appunto anche sulla base dell'interesse che la comunità GFOSS
>>> > dimostrerà nel volersi testimoniare come realtà vivace ed importante
>>> > (anche alla luce delle recenti evoluzioni normativi in materia di OS
>>> > nella Pubblica Amministrazione) del contesto italiano e del panorama
>>> > toscano, mi sembra di aver recepito l'intenzione del Presidente del CS
>>> > a dare adeguata attenzione e risalto alla Associazione ed alle
>>> > Comunità ed Aziende che vi fanno capo.
>>> >
>>> > Se mi ponete domande rispetto alla Conferenza, alle sue sessioni e
>>> > temi, alle possibilità di trovare spazi (non gli stand, dove i costi
>>> > del Palaffari non consentono all'Associazione di concedere stand
>>> > gratuitamente - ma forse per quelli potreste anche costituire dei
>>> > raggruppamenti?) nell'ambito delle sessioni già previste o forse
>>> > addirittura (potrebbe essere) in una specifica, mi impegno a
>>> > veicolarle al Consiglio Scientifico dell'Associazione e a farvi
>>> > sapere.
>>> >
>>> > Grazie,
>>> > scusate la prolissità,
>>> > ciao,
>>> > Maurizio
>>> >
>>> >
>>> >
>>> >
>>> >
>>> > REMINDER - CALL FOR ABSTRACT ASITA 2014
>>> >
>>> > Con la presente ricordiamo che sul sito www.asita.it è disponibile
>>> > l'applicativo (http://www.asita-2014.com/asita/SubmitAbstract.php) per
>>> > inviare delle proposte di comunicazione in occasione della 18ma
>>> > Conferenza Nazionale ASITA che si terrà a Firenze, presso il Palazzo
>>> > degli Affari, dal 14 al 16 ottobre 2014.
>>> >
>>> > Gli abstract potranno essere inviati entro il 23 maggio p.v.
>>> > (
>>> http://www.asita.it/it/la-conferenza-asita/invio-abstract-2014/scadenze).
>>> >
>>> > Vi invitiamo inoltre a visitare la pagina del sito con le schede
>>> > esplicative e le parole chiave per ogni argomento/tema
>>> > (http://www.asita.it/it/la-conferenza-asita/invio-abstract-2014/temi).
>>> >
>>> > Approfittiamo dell'occasione per segnalare che è possibile inviare i
>>> > paper definitivi (che verranno pubblicati sui proceedings) secondo le
>>> > due seguenti modalità:
>>> >
>>> > 1. invio di abstract esteso di 2 pagine (contenente un riassunto del
>>> > lavoro svolto e che verrà presentato in occasione della conferenza
>>> > con,
>>> > se possibile, l'indicazione di riferimenti bibliografici a lavori già
>>> > pubblicati o in corso di pubblicazione inerenti la stessa tematica)
>>> >
>>> > 2. invio paper completo di 6/8 pagine.
>>> >
>>> > Rimaniamo a disposizione per chiarimenti e ci scusiamo anticipatamente
>>> > per eventuali invii multipli.
>>> >
>>> > Distinti saluti,
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